Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tramonto (e trasfigurazione) di una ‘tradizione’
Michele Ciliberto
Nel 1951, in un saggio molto bello (L’influenza culturale di Benedetto Croce, «L’approdo letterario», n. s., ottobre-dicembre 1966, [...] , in effetti, una sorta di congedo definitivo dalla società e dalla cultura italiana ‒ almeno nelle forme con cui vi era stato presente nell’ di formazione, in Italia, di una democrazia antifascista, di una democrazia progressiva ‒ per utilizzare il ...
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Croce e il Concordato del 1929: ‘Parigi non vale una messa’
Daniele Menozzi
Una rievocazione del discorso al Senato del 1929
Nel discorso pronunciato l’11 marzo 1947 all’Assemblea costituente sul progetto [...] Mussolini, la Conciliazione e il Congresso filosofico del 1929, «La Cultura», 1966, 4, p. 445). È vero che Croce collocava che, a queste date, la sua posizione fosse ormai nettamente antifascista. Come è noto, dopo la fine della grande guerra, Croce ...
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MILANI COMPARETTI, Lorenzo
Michele Di Sivo
– Nacque a Firenze il 27 maggio 1923 da Albano Milani e da Alice Weiss. La sua era una famiglia di possidenti e intellettuali di forte impronta laica. Il padre, [...] degli amici del periodo milanese giungevano alla scelta dell’impegno antifascista – O. Del Buono era in un campo di a pane, a casa, a caldo. Si misura sul grado di cultura e sulla funzione sociale» e «la distinzione in classi sociali non si ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] rinnovamento che, al di là del cinema, fece leva sull'unità antifascista (che vide molti intellettuali, fra cui moltissimi del gruppo di " numero di "Il Politecnico", di un'arte e una cultura che non si fossero limitate a consolare delle sofferenze, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Da Ruffini a Jemolo: libertà religiosa e rapporti tra Stato e Chiesa
Francesco Margiotta Broglio
Francesco Ruffini
Richiamando nel 1967 le esperienze della prima infanzia di Francesco Ruffini (al quale [...] ed eccentrica rispetto a tale cultura» (p. 242).
Contestato nelle aule dell’Università di Torino dagli studenti del Gruppo universitario fascista, Ruffini – tra i firmatari, con Jemolo, del Manifesto degli intellettuali antifascisti («Il mondo», 1 ...
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Carlo Bersani
Abstract
Il rapporto fra elementi di frattura e di continuità; le forze ideali ed i soggetti politici che si confrontarono in Assemblea Costituente, vengono descritti attraverso alcuni momenti [...] ), il quadro e gli equilibri fra i partiti, e fra le loro culture, prendevano una forma quantomeno sostanzialmente diversa da quella che aveva caratterizzato la storia dell’antifascismo tra le due guerre nonché, poi, quella della Resistenza e dei ...
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PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] varie riviste, per lo più in Atene e Roma e La cultura.
Nelle lettere a Paolo Emilio Pavolini, direttore di Atene e si dichiara un gentiliano non fascista e come non fascista o antifascista si mostra in lettere successive (22 novembre 1925, 31 marzo ...
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MONDADORI, Arnoldo
Maria Iolanda Palazzolo
– Nacque a Poggio Rusco, in provincia di Mantova, il 2 nov. 1889, terzogenito di Domenico Secondo e di Ermenegilda Cugola.
Il padre, «piccolo artigiano tuttofare» [...] il quadro di un editore del tutto organico alla cultura del regime fascista, della quale fu divulgatore attento, abile 1945, Alberto, che aveva maturato una sincera scelta antifascista, esplicitando apertamente il proprio dissenso con la linea ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pietro Silva
Domenico Fisichella
Personalità aperta, disponibile, mai rancorosa, generosa verso gli allievi, Pietro Silva è in pari tempo uomo di principi morali e politici fermi e rigorosi. Accademico [...] al primo la sensazione viva e diretta dell’utilità sociale dell’alta cultura, e pone i secondi, talvolta portati a perdersi tra le nuvole per tutte le bandiere e per tutte le stagioni. Antifascista durante il fascismo, egli rifiuta nel 1925 l’invito ...
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La Scuola Normale di Pisa negli anni Trenta
Andrea Mariuzzo
Dalla memoria alla storia
Sono noti i giudizi sulla Scuola Normale Superiore che Yvon De Begnac ha attribuito a Benito Mussolini: «Locanda [...] una generazione, 1962), in base alla quale i maggiori centri di cultura accademica, collegi della Normale in testa, erano veri e propri centri di educazione a un antifascismo velato dall’aspetto di ‘fronda’ interna.
Tale tendenza interpretativa, nel ...
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archeo-comunista
s. m. e f. e agg. (iron.) Comunista d’antan. ◆ C’è un numero verde per trovare sei uomini scomparsi di 500 mila anni fa. […] Non era una riunione di pazzi, quella che si è svolta in un piccolo centro non lontano da Pechino....
ruolo
ruòlo s. m. [dal fr. rôle, che è dal lat. tardo rŏtŭlus «rotolo»]. – 1. Elenco, registro, prospetto o quadro, in cui sono registrati in un ordine funzionale, corredati dagli elementi di rilevante interesse, i nomi delle persone che fanno...