GRAMSCI, Antonio
Valentino Gerratana
(App. II, I, p. 1075)
Uomo politico e scrittore. Nuova luce sulla sua biografia e sui contenuti della sua opera è stata gettata dagli studi compiuti negli anni più [...] e il prevalere della politica di unità antifascista, furono intensificate le campagne di stampa moderno principe, ivi 1970; AA. VV., Gramsci e la cultura contemporanea (Atti del Convegno internazionale di studi gramsciani, Cagliari, aprile ...
Leggi Tutto
Filosofo e storico, nato a Senosecchia (Trieste) il 15 agosto 1896, morto a Roma il 3 agosto 1959. Suddito austriaco, allo scoppio della prima guerra mondiale riparò in Italia e partecipò da volontario, [...] filosofia moderna e contemporanea (1957). Prese parte alla lotta antifascista e fu, per il partito liberale, membro della Consulta sociologia (Firenze 1940), A. esaminava alcuni aspetti della cultura europea (W. Dilthey, Troeltsch, Max Weber, Meinecke ...
Leggi Tutto
Letterato e patriota, nato a Parma il 10 ottobre 1907, morto a Roma il 24 marzo 1944. Professore di filosofia. Oppositore tenace del fascismo, subì un primo arresto a 20 anni, per aver collaborato a una [...] rivista letteraria chiaramente antifascista. Uomo libero, educò i giovani a pensare e agire da uomini liberi. Fu, nel 1942, e pedagogici (Le antinomie dell'educazione, in La Cultura Magistrale, Milano 1939) alcuni ancora inediti. Una versione ...
Leggi Tutto
GOBETTI, Piero
Corrado Malandrini
Nacque a Torino il 19 giugno 1901 da Giovanni Battista e Angela Canuto.
Entrambi i genitori, di estrazione contadina, provenivano da Andezeno, nel Chierese. Si erano [...] , e per tessere le fila di un'iniziativa antifascista pubblica più ampia. Controllato dalle autorità, anche per a cura di A. Cabella - O. Mazzoleni, Milano 1999; P. G. et la culture des années '20, a cura di M. Cassac, introd. di A. Ottavi, Nice ...
Leggi Tutto
DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] .3, XI [1981], 2, pp. 369 s.; M. Gigante, Wilamowitz nella cultura classica italiana, Napoli 1984, p. 11).
È, d'altro canto, significativo che , il decennio suo più felice. La stessa militanza antifascista (donde, a maggio del '25, la sua adesione ...
Leggi Tutto
DE FELICE, Renzo
Emilio Gentile
Nacque l’8 aprile 1929 a Rieti, figlio unico di Vittorio e Giuseppina Bonelli. La madre era originaria di San Marino, il padre, un funzionario delle dogane, era stato [...] della rivista Tempi moderni dell’economia, della politica e della cultura, fra il 1958 e il 1959 e, successivamente, dicembre 1987 con il titolo Perché deve cadere la retorica dell'antifascismo). Ancor più che nel 1975, da parte di intellettuali e ...
Leggi Tutto
DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] incominciavano a riflettere l'inquietudine nuova che attraversava la cultura e l'azione politica cattolica in Germania e Austria, l'Aventino e il CLN non si può parlare di un antifascismo "unitario"; così i comportamenti del D. vanno collocati in un ...
Leggi Tutto
Comunismo
Massimo L. Salvadori
Significato del termine
Il termine comunismo ha un duplice significato: per un verso designa un progetto di riorganizzazione radicale della società, fondato sull'abolizione [...] ritorno, in un certo senso, alla linea del fronte popolare antifascista. In tutti i paesi dominati dalle potenze fasciste i comunisti assunsero fra il mantenimento del leninismo, ridotto però a cultura politica astratta, e la pratica di un'opposizione ...
Leggi Tutto
DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] fu molto forte, nei rapporti tra le forze antifasciste e all'interno del partito comunista, ove si Foa, Per una storia del movimento operaio, Torino 1980, passim; Id., La cultura della CGIL, Torino 1984, ad Indicem; P. Craveri, Bruno Buozzi e il ...
Leggi Tutto
Censura
Victor Zaslavsky
Introduzione
La censura è una forma di controllo sociale che limita la libertà di espressione e di accesso all'informazione, basata sul principio secondo cui determinate informazioni [...] in una politica culturale che effettui la fusione di cultura e propaganda.
Il governo di Mussolini introdusse la dei giornalisti e altre categorie intellettuali da elementi antifascisti.
Analogamente, anche il governo nazista, per assicurarsi ...
Leggi Tutto
archeo-comunista
s. m. e f. e agg. (iron.) Comunista d’antan. ◆ C’è un numero verde per trovare sei uomini scomparsi di 500 mila anni fa. […] Non era una riunione di pazzi, quella che si è svolta in un piccolo centro non lontano da Pechino....
ruolo
ruòlo s. m. [dal fr. rôle, che è dal lat. tardo rŏtŭlus «rotolo»]. – 1. Elenco, registro, prospetto o quadro, in cui sono registrati in un ordine funzionale, corredati dagli elementi di rilevante interesse, i nomi delle persone che fanno...