Critico letterario, filosofo e uomo politico italiano (Morra Irpina 1817 - Napoli 1883). Massimo esponente italiano della critica romantica, formulò le sue originali teorie partendo dal concetto hegeliano [...] scuola, specialmente quella universitaria, da molti residui della vecchia cultura. Ma già nel 1865 aveva avuto inizio il suo ritorno continuatore. n Massimo esponente ita-liano della critica romantica, De S. concepì anzitutto la critica come " ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] di uno stato di coscienza che sottintende la crisi di una cultura e di un’epoca; dramma nel quale i personaggi, i a una varia letteratura di costume.
Fra gli iniziatori della stagione romantica si annovera M.J. Larra, morto suicida. Ma più che ...
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Letterato (Padova 1730 - Selvazzano, Padova, 1808). Spirito irrequieto, iniziò ma non proseguì la carriera ecclesiastica, pago del solo titolo di abate. Professore nel seminario di Padova, ove era stato [...] Il C., come è stato giustamente osservato, "rappresenta nella cultura italiana del Settecento il punto massimo a cui poteva giungere l concilia sapientemente i motivi tradizionali con quegli spunti culturali che l'età romantica porterà a maturazione. ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] si intersecano dialogando tra se stesse e con le voci della cultura egemone le figure delle l. 'altre', ovvero non bianche e guerra. Dopo aver avuto tanta parte nella l. del periodo romantico esso ritorna nella l. del dopoguerra nell'opera di Miłosz ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] sé stessa, ma come coordinata e quasi documento di uno sviluppo della cultura, o, come oggi si ama dire, della storia spirituale. Se fortunoso, rinacque il platonismo, con un nuovo colorito romantico, pieno di quel calore e quella fantasia che dànno ...
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È nato a Pescara il 12 marzo 1863 da Luisa de Benedictis e da Francesco Paolo D'Annunzio (che, nato nella famiglia Rapagnetta, prese il cognome D'Annunzio che era del nonno Antonio da cui fu legittimato: [...] prodigiosi e al tempo stesso più ingannevoli che la storia della cultura europea possa vantare, per tutto un trentennio e più, dal egoistico, che meglio si accordava al suo individualismo romantico, e avremo Il trionfo della morte (1894), dove ...
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TOMMASEO, Niccolò
Pietro Paolo Trompeo
Nato a Sebenico in Dalmazia il 9 ottobre 1802 da Girolamo, modesto negoziante, e da Caterina Chevessich, morto a Firenze il 1° maggio 1874. La sua famiglia, che [...] . T., Zara 1904; G. A. Borgese, Storia della critica romantica in Italia, Napoli 1905 (2a ed., Milano 1920), capitoli 9 ); C. de Lollis, Un pensoso della forma: N. T., in Cultura, 1912 (rist. in Saggi sulla forma poetica italiana dell'800, Bari 1929 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Federico Chabod
Sergio Bertelli
L’importanza della figura di studioso di Federico Chabod, uno tra i massimi storici del Novecento italiano, non si limita alla sua produzione scientifica, né alla rilevanza [...] di nazificazione dell’Italia era iniziato sin dal 1933, e accusò gli intellettuali italiani di «essersi formati in una culturaromantica» che avrebbe aperto «le porte ai superuomini e alle superazze». Ma questa era, secondo Chabod, una chiamata in ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] di M. d'Azeglio, cui anche il Gastaldi allora guardava, mentre non pochi segni di contatto con motivi della culturaromantica lombarda sono percepibili sulla metà del sesto decennio del secolo nell'evoluzione del F., il quale non solo dà segno ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] , sembrò quasi riportarlo al tempo lontano della Patria Società Letteraria. Il gusto della storiografia scientifica, affinato nella culturaromantica, aveva creato, nel "secolo della storia", un entusiasmo di lavoro e di ricerca cui partecipavano in ...
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bromance s. m. inv. La relazione di stretta amicizia tra due uomini. ◆ Di solito è la femmina, che si intrufola tra due maschi e rovina la pace. Qui sarà un maschio, a rovinare l’armonia della coppia. Il fatto è che Peter, alla vigilia delle...
episodio bottiglia (episodio-bottiglia) loc. s.le m. Episodio di una serie televisiva girato con un budget molto ridotto, di norma utilizzando un unico set e impiegando soltanto attori che fanno parte del cast principale. ◆ A differenza di questa...