Il 5 gennaio 1984, a Catania, poco dopo le 21 e 30, sotto i colpi di killer di Cosa nostra, moriva Giuseppe Fava. Il destino volle che l’assassinio si consumasse davanti a un teatro. Non uno qualunque, [...] , del “messaggio”. Una finalità che Fava persegue tramite impianti fortemente letterari, ancorché risultanti da incontri fra “cultura alta” e “cultura bassa”, e da combinazioni di forme e di generi anche molto distanti fra loro, come la poesia con ...
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Un luogo comune privo di fondamento va per la maggiore tra gli italiani in campo storico: quello della “piramide feudale”. Avrebbe contraddistinto la gestione del potere nell’Europa medievale: sotto il [...] Capita perché questo e altri cliché “medievali” trovano terreno fertile nelle scuole di ogni ordine e grado; infatti la “cultura diffusa” va a depositarsi persino nella maggior parte dei manuali e nella forma mentis di parecchi insegnanti. In questo ...
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«Il racconto della realtà ha un cuore antichissimo. […] Il metodo è la cronaca, il fine è la letteratura». Con queste parole Roberto Saviano illumina la narrativa non fiction: «un genere letterario che [...] il polso dello scrittore nell’atto stesso dello scrivere a inseguire il suo sguardo a tutto tondo intorno alla complessità della cultura mafiosa. In Voi non sapete per la prima volta il lettore non giunge alla catarsi dell’invenzione camilleriana ma ...
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A che serve essere vivi, se non c'è il coraggio di lottare?(Giuseppe Fava, La Violenza, opera teatrale, 1969) Il Grottesco della condizione umana, la maniera buffa,con cui sono organizzati i rapporti umani:per [...] dalla droga […] ci vuole talento, ci vuole fantasia, competenza tecnica. Non a caso abbiamo parlato di un salto di cultura mafiosa. Gli strumenti essenziali sono due: le banche e le grandi imprese economiche (Fava 1983b).Un atto di coraggioRiservare ...
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È nato prima l’overtourism o il caso Roccaraso?Se fino a pochi anni fa overtourism era un termine confinato ai dibattiti accademici e agli approfondimenti sul turismo sostenibile, oggi è diventato una [...] differente è il turismo di massa, che si sviluppa su un’altra scala e con dinamiche più ampie. Come la cultura di massa contribuisce alla creazione di stereotipi e alla sovrapproduzione commerciale, così il turismo di massa alimenta modelli turistici ...
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«Sabato mattina, Prato della Valle, a Padova, è presidiato dalle forze dell’ordine per garantire il tranquillo svolgimento del mercato settimanale. CasaPound torna in piazza con una raccolta firme per [...] lessicale dell’anno nel 2023. Non è parola nuovissima. Come spiega il giornalista Luigi Mastrodonato nel sito Lucy sulla cultura, la parola, però, era stata già usata nelle scienze sociali per indicare il ritorno volontario nel Paese di origine ...
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E qualcosa rimane fra le pagine chiare e le pagine scure. E cancello il tuo nome dalla mia facciata(Rimmel, Francesco De Gregori, 1975) Il profumiere franco-britannico Eugène Rimmel, nel 1834, non avrebbe [...] o Lorca o persino Dylan nel caso di Buonanotte fiorellino o di Piccola mela, commetterebbe un flagrante reato di lesa cultura. E nemmeno Prévert, sebbene sia il più vicino a queste melensaggini, può essere un riferimento citato senza ridere. Né, per ...
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La parola chiave di questa nota è sentimento. Per il vocabolario, «la facoltà e l’atto del sentire», ma anche la «coscienza, la consapevolezza di una condizione». E molto, molto di più.Il sentimento condiviso [...] che siamo, di ciò che siamo stati, di ciò che diventeremo.Le parole di Dante sostanziano la nostra cultura giungendo ai nostri giorni con straordinaria vitalità. Costituiscono la pietra angolare che forgia la quotidianità nella quale siamo immersi ...
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Come spesso dichiarava, Andrea Camilleri aveva un difficile rapporto con Dio e non era credente. Pur riconoscendo che un po’ di fede gli avrebbe fatto avere meno paura, specialmente da vecchio, ammetteva [...] Il corpo e la parola. L’umano come processo nella Bibbia, Magnano (BI), Qiqajon, 2020. L’introduzione allo Speciale Mappe del pianeta Camilleri, tra lingua, stile, arti, cultura e società Immagine: Conversazione su Tiresia, via Wikimedia Commons ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...
L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo della personalità, contribuendo ad arricchire...
Cultura paleolitica dell’Africa settentrionale, che prende il nome dalla stazione di Bir el-Ater (Algeria). È caratterizzata da strumenti peduncolari, soprattutto punte, raschiatoi e grattatoi. Evidenze dell’occupazione ateriana, compresa tra...