Del Débbio, Enrico. - Architetto italiano (Carrara 1891 - Roma 1973). Attivo a Roma, elaborò (1928-33) il primo progetto urbanistico del Foro Mussolini (ora Foro Italico), per il quale realizzò anche alcuni [...] che testimoniano il continuo interesse per la messa a punto di un sistema linguistico che tenesse conto degli apporti della cultura contemporanea: in particolare i progetti per la foresteria Sud (1930) e per la colonia elioterapica (1934-35) poi ...
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Architetto (Stralsunda 1615 - Stoccolma 1681). Dal 1636 arruolato nell'esercito svedese, nel 1646 fu nominato architetto reale e, nel 1661, architetto della città di Stoccolma. Protetto dalla regina Cristina, [...] Francia e Italia, dal quale riportò numerosi disegni e testi di architettura. Tra le sue realizzazioni, particolari riferimenti alla cultura francese si ritrovano nel palazzo reale di Drottningholm (dal 1660) e a quella italiana nel duomo di Kalmar e ...
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(XXX, p. 836; App. II, II, p. 787; III, II, p. 667; IV, III, p. 268)
Al di sopra della media delle regioni meridionali italiane in base alla crescita dell'indice delle condizioni civili e sociali negli [...] di S. Maria di Betlem di Sassari (1989).
Per il 17° e il 18° secolo, accanto agli importanti contributi del convegno Arte e cultura del '600 e del '700 in Sardegna (Cagliari-Sassari 1983), si deve segnalare che nel corso degli anni Ottanta sono stati ...
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GIOVANNI di Pietro, detto lo Spagna (Spagnia, Spana)
Enrico Parlato
Non si conoscono la data e il luogo di nascita di questo pittore, del quale solo il nome di battesimo, il patronimico e l'origine spagnola, [...] P. Scarpellini, Per la storia della storiografia artistica in area ternana, in Dall'Albornoz all'età dei Borgia. Questioni di cultura figurativa nell'Umbria meridionale, a cura di G. Antonucci, Todi 1990, pp. 41-54; R. Cordella, Nuovi dati su alcuni ...
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COLOMBO, Luigi
Susanne von Falkenhausen
Noto con lo pseudonimo di Fillia (dal cognome della madre), nacque il 4 ott. 1904 a Revello (Cuneo) da Domenico e da Maria Fillia. Eccettuati alcuni soggiorni [...] , Prosa e critica futurista, Milano 1973, pp. 38 s., 177-191, 323-325 e passim; Torino 1920-1936. Societa e cultura tra sviluppo industriale e capitalismo, Torino 1976, passim; M. Pinottini, Fillia, Milano 1976 (con bibl.); Torino fra le due guerre ...
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Vedi GIUDAICA, Arte dell'anno: 1960 - 1973
GIUDAICA, Arte
M. Avi-Yonah
La produzione artistica degli Israeliti ebbe probabilmente origine contemporaneamente alla loro storia nazionale intorno al XIII [...] in Palestina. Tuttavia solo nel periodo posteriore all'esilio babilonese (VI sec. a. C.), con il diffondersi della cultura greca in Palestina, si è formata quell'arte che chiamiamo giudaica, con caratteri assai diversi da quelli dei precedente ...
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GIOVANNI FRANCESCO da Rimini
Maria Giovanna Sarti
Figlio di Simone, nacque a Rimini in data imprecisata; è ricordato per la prima volta a Padova nel 1441, quando risulta tra gli iscritti alla locale [...] - G. Zucchini, Miniatori e pittori a Bologna. Documenti del secolo XV, Roma 1968, pp. 89 s.; S. Padovani, Un contributo alla cultura padovana del primo Rinascimento: G. da R., in Paragone, XXII (1971), 259, pp. 3-31; C. Ressort, Retables italiens du ...
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LAZZARO, Domenico (Mimì) Maria
Maria Viveros
Nacque a Catania il 19 genn. 1905 da Giuseppe, decoratore specializzato nella tecnica dello stucco, e da Lucia D'Arrigo. Adolescente, ricevette i primi rudimenti [...] di delinearne il pensiero, espresso proprio attraverso i fitti scambi epistolari con alcuni dei più rappresentativi esponenti della cultura artistica del tempo.
Risale al 1919, per esempio, il carteggio con F.T. Marinetti, che attesta la precoce ...
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FRANCESCO di Gentile
Carlo La Bella
Non si conosce l'anno di nascita di questo pittore originario di Fabriano e attivo nelle Marche tra il sesto e l'ultimo decennio del secolo XV. I referenti figurativi [...] Crivelli, in Arte antica e moderna, IV (1961),1, pp. 175 s.; R. Longhi, Crivelli e Mantegna: due mostre interferenti e la cultura artistica nel 1961, in Paragone, XIII (1962), 145, p. 20 n. 1 ; F. Russoli, La raccolta Berenson, Milano 1962, p. LIX; B ...
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FRANCHI
S. Gasparri
Con il nome di F. (lat. Franci), derivato da un termine germanico che significava 'coraggiosi', i Romani, a partire dal sec. 3° d.C., definivano una confederazione di piccole tribù [...] la riva orientale (media e inferiore) del Reno, non diverse - almeno a giudicare dal punto di vista della cultura attestata archeologicamente - dalle altre tribù loro vicine come i Sassoni o i Frisi, ma evidentemente caratterizzate da una particolare ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...