Pittore e incisore (Heemskerk 1498 circa - Haarlem 1574). Si formò ad Haarlem, nella bottega di J. van Scorel (1527-29), una cultura e uno stile "romanista". Presto in concorrenza con Scorel, ne provocò [...] il ritorno a Utrecht. Nel 1532 H. eseguì S. Luca che dipinge la Madonna, per la gilda dei pittori. Dal 1532 al 1536 viaggiò in Italia: a Roma conobbe G. Vasari e fu protetto dal cardinale Willem van Enkevoorz, ...
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Scrittore sudafricano di lingua inglese (n. Krugersdorp 1932 - m. 2007). Maestro di scuola, in parte autodidatta, diede voce e spazio alla cultura nera attraverso un'intensa attività editoriale e teatrale. [...] Rappresentò la condizione della gente di colore durante l'apartheid in raccolte poetiche ricche di tensione e di musicalità (Hurry up to it!, 1975; The blues is you in me, 1976; The Soweto I love, 1977; ...
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Critico e storico letterario (Belgrado 1868 - ivi 1939). Prof. all'univ. di Belgrado, fu tra i fautori di un rinnovamento della cultura serba fondato su modelli occidentali, soprattutto francesi e inglesi. [...] Sull'esempio di Sainte-Beuve, analizzò il dato letterario in prospettiva comparatistica e alla luce della biografia dell'autore; autorevole tribuna delle sue idee e dei suoi metodi fu la rivista Prilozi ...
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Critico e scrittore ceco (Liberec 1867 - Praga 1937), dal 1919 prof. di letterature romanze all'univ. di Praga. Studioso di vasta cultura europea, sostenitore delle avanguardie, rinnovò radicalmente la [...] critica letteraria ceca. Tra le sue opere, oltre al Šaldův Zápisník ("Il taccuino di Š.", 9 voll., 1928-37), si ricordano: Boje o zítřek ("Battaglie per il domani", 1905); Duše a dílo ("L'anima e l'opera", ...
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Pubblicista (Rovereto 1865 - Roma 1952). Fondatore e direttore (1889-90) del periodico La Nazione italiana, si adoperò per la diffusione della cultura italiana in Alto Adige, dando vita all'Archivio per [...] l'Alto Adige (1906-47). Lottò per il confine del Brennero durante e dopo la prima guerra mondiale, fu commissario per l'Alto Adige e promosse la trasformazione in italiano della toponomastica e dei cognomi ...
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Scrittore tedesco (Grosspawlowitz, Moravia, 1873 - Sierre, cantone Vallese, 1959). La sua complessa personalità si formò nel contatto con correnti varie della cultura europea e attraverso l'assimilazione [...] della tradizione antica, lo studio della religiosità primitiva e la conoscenza della religione e filosofia dell'India. La sua vasta produzione di poeta, critico, saggista e pensatore è dominata da una ...
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Regista cinematografico spagnolo (Huesca 1932 - Madrid 2023), fratello di Antonio, tra i maggiori rappresentanti della cinematografia spagnola. Provvisto di una profonda cultura pittorica e musicale, esordì [...] con Los golfos (1960), cui seguì La caza (1965), nei quali offriva una rappresentazione della società spagnola realistica e fortemente critica, ricca di ispirazioni letterarie e suggestioni estetiche. ...
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PIRANDELLO, Luigi
Simona Costa
PIRANDELLO, Luigi. – Secondogenito di Stefano, commerciante di zolfo, e Caterina Ricci Gramitto, nacque a Girgenti (Agrigento dal 1927) il 28 giugno 1867, in una cascina [...] da Renato Simoni nel 1937 a Firenze, al giardino di Boboli. I giganti, allarmato e potente atto d’accusa verso una cultura che ha smarrito il fondante valore sociale dell’arte, divenne a più riprese banco di prova per il regista Giorgio Strehler, con ...
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BARTOLI, Sebastiano
Biagio De giovanni
Nato a Montella probabilmente nel 1629, il B. studiò matematica, filosofia e medicina a Napoli, proprio nel periodo in cui la cultura napoletana si andava affrancando [...] fu acceso protagonista: tanto che anche su di lui si puntarono gli strali di Innocenzo Fuidoro, portavoce modestissimo della vecchia cultura, ma, come è stato rilevato dal Cotugno, autore di giornali in cui era "raccolto e distillato tutto il veleno ...
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Filosofo e storico della filosofia (Castelvetrano 1875 - Firenze 1944). Discepolo alla Scuola normale superiore di Pisa di D. Jaja (che lo avvicinò al pensiero di B. Spaventa), di A. D'Ancona e di A. Crivellucci; [...] il pensiero italiano (1913), Le origini della filosofia contemporanea in Italia (4 voll., 1917-23), G. Capponi e la cultura toscana del sec. XIX (1922). La sua opera storiografica, in cui si avverte l'influenza della prospettiva hegeliano-spaventiana ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...