Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] e della grazia. La vida es sueño è il dramma tipico di uno stato di coscienza che sottintende la crisi di una cultura e di un’epoca; dramma nel quale i personaggi, i luoghi e gli elementi della natura assumono un valore simbolico della condizione ...
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Celebre grammatico alessandrino (1º sec. a. C.), detto Calcèntero (Χαλκέντερος "dalle viscere di bronzo"). Fecondissimo (avrebbe scritto 3500 volumi), compose lavori esegetico-critici, lessicografici, [...] e alcuni oratori. Fu un compilatore dell'opera dei filologi alessandrini precedenti, ma anche mediatore fra quella cultura e la cultura delle età seguenti; alla sua opera dobbiamo buona parte delle nostre conoscenze della letteratura antica. Abbiamo ...
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Linguista e mitologo (Königsberg 1812 - Berlino 1881), uno dei primi grandi cultori della linguistica e mitologia indoeuropee in senso comparativo. K. si staccò da M. Müller in quanto ritenne che ogni [...] popolo avesse sviluppato i proprî miti a seconda del grado di cultura materiale raggiunto; nei miti volle ravvisare una trasposizione di fenomeni meteorologici. Fondò (1851) con Th. Aufrecht la Zeitschrift für vergleichende Sprachforschung (limitata ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] Più circostanziato, ma non per questo meno erosivo, R. Walser, che nella relatività del giudizio incide nel vivo di una cultura svelatasi carica d’ipocrisia.
Fra le due grandi guerre il romanzo è rimasto il genere prediletto, coltivato da molti anche ...
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Caratteri usati nella fase più antica (7°-10° sec.) della scrittura araba, sia epigrafica sia letteraria, con forme rigide impiantate su una linea di base orizzontale. Il nome sembra legato alla metropoli [...] di al-Kūfa (➔), molto importante per lo sviluppo della scienza e della cultura musulmana. ...
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(lat. Raeti) Antichi abitanti delle Alpi centro-orientali, suddivisi in tribù. Secondo gli autori antichi sarebbero stati di origine etrusca: all’arrivo dei Galli in Italia, si sarebbero insediati nelle [...] vallate alpine, rimanendo così separati dal resto del loro popolo. La loro cultura materiale, pur rivelando tratti di forte caratterizzazione locale propri delle comunità montane, si mostra aperta a influssi etruschi, veneti e celtici.
Il retico è ...
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Scrittore finlandese (Viitasaari, Knopio, 1739 - Turku 1804), critico e storico della letteratura; prof. di eloquenza all'univ. di Turku (dal 1777), fu, oltre che classicista, linguista, filosofo, bibliografo, [...] geografo ed economista. Fondò (1770) la società e la rivista Aurora per la diffusione della cultura. Opere: De poësi Fennica (1766-78), De fama magiae Fennis attributae (1789), De praecipuis dialectis linguae Fennicae (1801, in cui per primo volse l' ...
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Filologo e letterato (Campobasso 1849 - Napoli 1925), fratello di Enrico, fu prof. di lingue e letterature neolatine all'univ. di Napoli (dal 1876), senatore dal 1905, socio nazionale (1897) e presidente [...] (1916-20) dell'Accademia dei Lincei. Studioso dei problemi di storia della cultura, pubblicò importanti lavori sulle lingue romanze (Sull'origine dell'unica forma flessionale del nome italiano, 1872; Sulla più antica versificazione francese, 1920), ...
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Grammatico, lessicografo ed editore francese (Toucy, Yonne, 1817 - Parigi 1875). Autore di esemplari opere didattiche (Grammaire élémentaire lexicologique, 1849; Traité complet d'analyse grammaticale, [...] 1850; Cours lexicologique de style, 1851), promosse il rinnovamento dei metodi pedagogici e perseguì il progetto di una diffusione universale della cultura mediante la casa editrice da lui fondata (1852). ...
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KUMANIECKI, Kazimierz
Filologo classico polacco, nato il 18 maggio 1905 a Cracovia, nella cui università studiò con K. Morawski e T. Sinko; dopo viaggi di perfezionamento in Germania, Francia e Italia, [...] i jego współcześni, 1959: trad. it. Cicerone e la fine della repubblica romana, 1972). È autore di una storia della cultura classica (Historia kulturij starożytnej Grecji i Rzimu, 1955; 19673), molto fortunata nel suo paese, ma non tradotta in una ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...