GIUFFRÈ, Antonino
Gaetano Bongiovanni
, Non si conoscono le date di nascita e di morte, né si hanno notizie sulla formazione artistica di questo pittore, probabilmente d'origine messinese, attivo in [...] da Messina e la pittura del '400 in Sicilia, in Le Vie d'Italia, LIX (1953), 5, pp. 608 s.; Id., La cultura figurativa in Sicilia, Messina-Firenze 1954, pp. 47-50; Id., La pittura del Quattrocento in Sicilia, Messina-Firenze 1954, pp. 68-70; M ...
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Pittore marchigiano (sec. 15º), operoso a Fabriano e a Sassoferrato, noto per una serie di documenti (dal 1457 al 1489) e per tre dipinti firmati: un S. Girolamo (1451) nella Walters Art Gallery di Baltimora; [...] (1452) nel Museo Piersanti di Matelica, suo capolavoro; un trittico in S. Clemente a Genga. Opere che denotano una cultura tipicamente nordica e fiammingheggiante, e una personalità che nettamente si distacca dall'ambiente marchigiano del tempo. ...
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Critico d'arte e scrittore italiano (Trieste 1911 - Bassano del Grappa 1981). Docente di Storia dell'arte contemporanea presso l'Università degli Studi di Padova, coadiutore delle esposizioni d'arte della [...] sulla pittura moderna (tra i numerosissimi saggi critici: Scipione, 1945; Pittura metafisica, 1950; Die Brücke e la cultura dell'espressionismo, 1952; Picasso, 1954; Mondrian, 1965; Mirò, 1969; Carmelo Cappello, 1977). Intellettuale poliedrico e ...
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Architetto (Lupkin, USA, 1850 - Chicago 1891), figura di rilievo nell'ambito della scuola di Chicago. Studiò ingegneria civile all'università di New York; nel 1872 si trasferì a Chicago, nel momento di [...] dopo l'incendio del 1871. Associato con D. H. Burnham (v.) dal 1873, portò nelle loro realizzazioni la sua grande cultura e creatività (Rookery Building, 1885-86, con la corte-veranda ridisegnata da F. L. Wright nel 1905; Monadnoch Building, 1889 ...
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Pittore francese (Parigi 1899 - ivi 1976). Ha trascorso la giovinezza alla Guadalupa, paese d'origine del padre. Tra il 1915 e il 1917 ha studiato a Parigi scultura e disegno, e nel 1929 ha tenuto la sua [...] esposizione. Nel 1961 ha ottenuto, col quadro Blasonnage blessant (Amsterdam, museo Fodor), il premio della Fondazione europea della cultura. La sua opera è tutta volta alla ricerca di una sorta di scrittura pittorica, fatta di linee e arabeschi ...
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Pittore (Cork 1741 - Londra 1806). Dal 1766 al 1770 fu a Roma, studiandovi gli antichi e Michelangelo. Professore nella Royal Academy, dipinse opere di soggetto storico e mitologico, nonché ritratti, in [...] le dottrine di J. Reynolds, ricerca gli effetti del "grand style". La sua opera principale è la serie di tele Il progresso della cultura umana nel salone della Society of arts (1777-1782). Con Füssli, ebbe importanza per la formazione di W. Blake. ...
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CERAMICA
D. Lollini
M. T. Lucidi
M. T. Lucidi
D. Lollini
S. Bosticco
P. Mingazzini
V. Bianco
A. Stenico
La c., nata dalla scoperta che l'argilla umida mediante il calore perde il suo carattere [...] diviso nei due periodi di Uruk VI-IV (3000-2800 a. C.) e di Gemdet Naṣr (2800-2600 a. C.). La c. della cultura di Uruk marca una frattura dalla produzione precedente: infatti non è più dipinta, ma lucida, rossa o grigia, accostandosi con ciò alla c ...
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Marinetti, Filippo Tommaso
Gianni Rondolino
Scrittore, poeta, autore drammatico, organizzatore culturale, nato ad Alessandria d'Egitto il 22 dicembre 1876 e morto a Bellagio il 2 dicembre 1944. Fra [...] esponenti del movimento futurista, si affermò come l'ideatore e il propugnatore di una nuova visione dell'arte e della cultura, in cui la presenza delle nuove tecnologie e delle nuove macchine ‒ in grado di determinare una maggiore velocità di ...
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Pittore (sec. 13º), autore della grande ancona della Madonna, ora nel Palazzo pubblico di Siena, datata 1221, e trasformata nel volto da un rifacimento duccesco del principio del sec. 14º. A G. sono attribuite [...] altre opere, fra le quali un dossale nella pinacoteca di Siena che per precisione di contorni e per rilievo manifestano la sua autonomia dalla cultura bizantina. ...
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Archeologia
Si definisce c. il linguaggio e il gusto artistico che una civiltà esprime in un dato periodo e che rimarrà tipico ed esemplare di quella civiltà, preso a modello e imitato per lungo tempo. [...] venne espresso dall’opera fortemente coloristica di Prassitele. Nel corso del 4° sec. a.C., poi, il centro produttivo della cultura si spostò dalla Grecia continentale a regioni finora conside;rate ai margini, come le colonie dell’Asia Minore e la ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...