FIANI, Onofrio
Toni Iermano
Ultimogenito di Giuseppe e di Marianna Maffei, nacque a Torremaggiore (od. prov. di Foggia) il 10 sett. 1761.
Compiuti i primi studi, privatamente nella casa paterna di Torremaggiore, [...] seminario e il collegio ecclesiastico, fino all'ordinazione sacerdotale. Uomo di vastissime letture, acquisì una profonda cultura giuridica, ma raggiunse ottimi livelli anche nel campo degli studi archeologici e filosofici. Conoscitore delle lingue ...
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Adriano
Daniela Motta
Un imperatore romano amante della pace
L'impero di Adriano si caratterizza come un ventennio di sostanziale cambiamento rispetto a quello del predecessore Traiano. Ispirandosi [...] di avvistamento e protetto da un profondo fossato, correva per circa 120 km, in direzione est-ovest.
Viaggi, arte e cultura
Nel corso dei suoi lunghi viaggi da una provincia all'altra, Adriano abbellì le città costruendo terme, teatri, biblioteche ...
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Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle [...] ., la fondazione dello Studio, o università, ha una rilevanza che esce dall’ambito della città per interessare tutta la cultura europea. È difficile stabilire una data certa di fondazione dello Studio come istituto ufficiale, anche se è certo che sin ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] domestici, cereali) e la più antica ceramica. Nel Neolitico, gruppi di allevatori introdussero (prima metà del 2° millennio a.C.) le culture dell’ascia da combattimento. Nell’età del Bronzo (dal 1000 al 500 a.C.), indicazioni sugli usi funebri e sull ...
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(gr. βάρβαρος)
Storia
Secondo i Greci, chi parlava un linguaggio incomprensibile e perciò sgradevole, e poi, in genere, lo straniero (similmente, nell’antico indiano barbarāḥ erano «i non arii», propr. [...] anche i motivi più profondi che determinarono quegli spostamenti, o ancor meglio gli effetti del contatto, contrasto e incontro, con una cultura tanto più ricca ed elaborata. All’inizio del 4° sec. le riforme politiche e militari di Diocleziano e di ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] tenta di raccogliere e trasbordare, in quello che egli ritiene, malgrado tutto, il nuovo mondo, il retaggio più alto della grande cultura borghese: da Goethe a Heine, da Balzac a Tolstoj, da Lessing a Hegel.
I suoi singoli libri sono le tessere di ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. La storiografia
Abdesselam Cheddadi
La storiografia
Le circostanze che accompagnarono la nascita della storiografia musulmana ‒ che per il [...] degli Arabi, a disconoscere gli apporti delle civiltà non arabe e la mancanza di raffinatezza, se non la rudezza, propria di una cultura che muoveva ancora i suoi primi passi.
Nel corso di una prima fase, che si può far durare fino alla metà del IX ...
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LAZZATI, Giuseppe
Nicola Raponi
Figlio di Carlo e Angela Mezzanotte, nacque a Milano il 22 giugno 1909, quarto di otto fratelli.
Dal 1915 iniziò le elementari a Milano, alla scuola Vittoria Colonna, [...] e prestigio alla sua università, e reinserirla nel circuito vivo dei problemi culturali del paese, cioè i corsi di cultura, fra i quali vanno segnalati quello su Aspetti e problemi dei cattolici nella vita italiana (Benevento, 1970), su Cristianesimo ...
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D'AMBROSIO, Angelo
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Reggio Calabria il 22 sett. 1774 da Bernardo, giureconsulto di antica e nobile famiglia calabrese e da Vincenza Ricci.
Trasferitasi la famiglia a Napoli, [...] il padre acquistò presto fama nel foro e nell'università napoletani, mentre la madre, donna di buona cultura e di raffinati costumi, ottenne l'incarico a corte di educatrice dell'infanta Maria Amelia, futura regina dei Francesi. Rimasta presto vedova ...
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secolarizzazione
Il termine s. indica due aspetti diversi del processo di perdita di rilevanza della religione nella vita sociale. Il primo consiste nell’autonomizzazione di ambiti della vita sociale, [...] ’affermarsi della distinzione tra la natura spirituale della Chiesa e il potere temporale dello Stato. Il distacco della cultura dal dominio delle istituzioni e dei simboli religiosi trovò pieno compimento nel pensiero illuminista che, dalla fine del ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...