invito
Vincenzo Valente
. Il significato proprio del sostantivo nei suoi vari usi trova riscontro in alcuni esempi della Commedia, in contesti metaforici (v. anche INVITARE).
Della Povertà, per es., [...] primo marito [Cristo], fino a costui [s. Francesco] si stette sanza invito (Pd XI 66: cfr. Sacrum commercium Beati Francisci cum Domina Paupertate, in un volgarizzamento del Trecento [v. Mistici del Duecento e del Trecento, a c. di A. Levasti, Milano ...
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plenilunio
Si registra una sola volta, nel contesto di una similitudine: Pd XXIII 25 Quale ne' plenilunïi sereni / Trivïa ride tra le ninfe etterne / che dipingon lo ciel per tutti i seni, / vid'i' sopra [...] / un sol che tutte quante l'accendea, / come fa 'l nostro le viste superne.
Chiosa Benvenuto: " sicut luna cum est plena tempore sereno supersplendet inter caetera sidera, ita ibi vidit unum solem splendidissimum qui lumine suo accendebat omnes illas ...
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AUSILIO
Ovidio Capitani
Franco, probabilmente, o germanico, comunque non italico e tanto meno romano, come si ricava da notizie di carattere autobiografico del dialogo Infensor et Defensor ("Mihi autem [...] ad apostolorum limina profectus sum et sacram ordinationem... accepi", Migne, Patr. Lat., CXXIX, col. 1078, e ancora "Porro cum sis [scilicet tu Auxilius] homo exterae gentis", ibid., col. 1098), fu a Roma certamente dopo l'elezione di Formoso ...
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CACCIA, Antonio
Giuseppe Dondi
Il nome del C., connesso con il primo tentativo d'introdurre la stampa in Milano, compare per la prima e unica volta in un atto notarile del 14 marzo 1469, nel quale, [...] - che annunciò di essere in trattative con "uno maestro de la Magna, qual venerà qui ad fare de dicti libri a stampo cum 12 compagni". L'accordo con il C. quindi non doveva aver avuto alcun esito positivo; comunque quattro mesi dopo, il 7 settembre ...
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frusto
Tra i più noti ‛ hapax ' del lessico dantesco, che ricorre, in forma di locuzione, in Pd VI 141 se 'l mondo sapesse il cor ch'elli ebbe / mendicando sua vita a frusto a frusto, / assai lo loda [...] i commentatori intendono " a tozzo a tozzo ". Ma cfr. la strana interpretazione di Benvenuto - " idest nunc cum isto, nunc cum illo, ne diu serviret alteri domino ingrato " - e del Serravalle: " otiatim " (ma probabilmente " ostiatim ").
È variante ...
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L’epigrafia costantiniana
La figura di Costantino e la propaganda imperiale
Gian Luca Gregori
Alister Filippini
La documentazione epigrafica, consistente per la maggior parte di iscrizioni in lingua [...] mente dicatus?].
22) Lambaesis: CIL VIII, 18261; CLE 278:
Constant[i]ne / tuos sic semper / malis iratos / cernimus Augustis / malis et pace / potimur / cum et in hoc G[e]/nio sese provin/cia monst[re]t / nam po[ni]‹t› ille / cruces et proe/lia saeva ...
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GIOVANNI da Taranto
Walter Angelelli
Non si conoscono i dati biografici di questo pittore pugliese, noto soltanto attraverso un documento angioino del 1304, trascritto da Minieri Riccio nel 1876 (p. [...] Tarento pictori asserenti quod eo veniente pridem ad Ecclesiam Beati Nicolai de Baro ad obsequendo et pincendo in illa, et cum esset in Casali S. Erasmi fuit disrobatus, et percussus provisio iustitie".
Benché di G., attivo forse anche a Napoli, non ...
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vox
Alfonso Maierù
Designa propriamente il suono articolato che l'uomo emette per mezzo delle corde vocali. Nella costituzione del linguaggio, v. è l'elemento sensibile assunto come veicolo di un elemento [...] conditionales fieri possunt: uno secundum accidens, altero ut habeant aliquam naturae consequentiae. Secundum accidens hoc modo, ut cum dicimus, cum ignis calidus sit, coelum rotundum est "; e R. Kilwardby In Anal. pr. II 4 " duplex et consequentia ...
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VALERIUS (Valerius Ostiensis)
P. Moreno
Architetto romano di Ostia, attivo nel I sec. a. C.
È ricordato da Plinio come autore della copertura di un edificio per spettacoli, in occasione dei giochi dati [...] , 102). La notizia è data per inciso, a proposito dell'audace copertura del Diribitorium di Agrippa (v. roma): cum theatrum ante texerat Romae Valerius Ostiensis architectus ludis Libonis. Il contesto non illumina sulla natura dell'edificio, forse un ...
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fummifero
In Rime C 53 Versan le vene le fummifere acque / per li vapor' che la terra ha nel ventre: " fumanti, gorgoglianti " spiega il Contini, che rimanda per la descrizione del fenomeno a Seneca [...] magnis caveis magnisque conceptibus excidunt amnes, nonnumquam leviter emissi, si aqua pondere suo se tantum detulit, nonnumquam vehementer et cum sono, si illam spiritus intermixtus eiecit ", e al Tresor II XXXVI. Si veda anche quanto D. scrive in ...
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cumano1
cumano1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Cumanus]. – Di Cuma (lat. Cumae -arum), antica città della Campania nei pressi di Napoli, resa tra l’altro famosa per la mitica presenza della Sibilla (Sibilla Cumana) che dal suo antro pronunciava...
cumano2
cumano2 agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente alla popolazione turca dei Cumani, i quali, nel 10° sec., emigrando dall’Asia centr., occuparono i territorî posti a nord del Mar Caspio e del Mar Nero, passando poi in gran parte in Ungheria...