VERSIERA
Gino Loria
. Dato un cerchio di diametro AC, su una semicorda BD a questo perpendicolare, si consideri il punto M tale che si abbia AB : BD = AC : BM; il luogo geometrico del punto M (v. fig.) [...] Agnesi (1718-1799), che le diede il nome di versiera.
Assunto A per origine e la retta AC per asse delle γ, la curva si può rappresentare mediante l'equazione
dove a = AC. La versiera è dunque una cubica razionale (v. cubiche), avente l'asse delle x ...
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parabola
paràbola [Der. del gr. parabállo "gettare accanto", riferendosi al fatto di condurre un piano parallelamente a una generatrice di un cono] [ALG] Curva piana aperta, appartenente alla famiglia [...] molto impropr., per antenna paraboloidica. ◆ [ALG] P. campaniforme, cuspidata, nodata, puntata: tipi di cubiche: → cubica. ◆ [ALG] P. di ordine superiore: ogni curva di equazione y=a₀xn+a₁n+a1xn-1+...+an(l'ordine è n); lo stesso nome p. è dato anche ...
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Matematico, fisico e filosofo naturale (Basilea 1707 - Pietroburgo 1783). Sono poche le aree della matematica e della fisica contemporanee a cui E. non dette un importante contributo. La sua energia [...] 2º e 3º grado e delle equazioni di superfici di 2º grado. Studiò (analiticamente) la teoria delle superfici e delle curve nello spazio in generale, inclusa la curvatura delle superfici e delle sviluppabili. La sua famosa formulazione del problema dei ...
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AGNESI, Maria Gaetana
Mario Gliozzi
Gianfranco Orlandelli
Nacque il 16 maggio 1718 a Milano da Pietro, professore di matematica all'università di Bologna. Posta sotto la guida di ottimi insegnanti, [...] si veda: P. Frisi, Disquisitio mathematica, Mediolani 1751, pp. 46-71; G. B. Suardi, Nuovi istromenti per la descrizione di diverse curve, Brescia 1752, p. 5; L. A. De Bougainville, Traité du calcul intégral, I, Paris 1754, pp. XIII-X VII; G. Casali ...
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quadratura
quadratura [Lat. quadratura, da quadrare "ridurre a quadrato"] [ANM] Sinon. di integrazione, cioè calcolo di un integrale definito (in quanto vari integrali definiti rappresentano aree di [...] problema della q. o rettificazione, del cerchio, per la risoluzione del quale interviene il numero π e occorre usare curve trascendenti, dette quadratrici (la fig. 2 mostra come si usa la quadratrice di Ippia-Dinostrato, che ha equazione cartesiana ...
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ZAPPA, Guido
Francesco Gherardelli
Matematico, nato a Napoli il 7 dicembre 1915. Laureatosi in matematica presso la Scuola Normale di Pisa, dal 1947 è stato professore di Geometria e di Algebra presso [...] la nozione di grafo duale di una degenerazione di una superficie algebrica e ha studiato sottili esempi di deformazioni di curve su superfici algebriche.
Una bibliografia completa degli scritti di Z. fino al 1988 si trova in Supplemento ai Rendiconti ...
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L'Ottocento: matematica. Analisi complessa
Jeremy Gray
Analisi complessa
Lo sviluppo dell'analisi complessa è una delle caratteristiche salienti della matematica del XIX secolo. Lo studio di funzioni [...] v=senu. Allo stesso modo l'integrale ellittico più semplice e paradigmatico è
che misura la lunghezza d'arco della lemniscata r2=cos2θ, una curva che ha la forma di un otto. La [9] definisce una funzione a più valori u(v), che si può utilizzare per ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Le innovazioni di Luca Valerio e di Bonaventura Cavalieri
Pier Daniele Napolitani
Le innovazioni di Luca Valerio e di Bonaventura Cavalieri
L'eredità [...] Per i Greci, invece, l'ellisse è l'oggetto determinato da un piano che tagli un cono incontrandone tutte le generatrici: tale curva esiste, dunque, ma se ne ignorano tutte le proprietà, che dovranno essere indagate. Non a caso i fuochi dell'ellisse e ...
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Curva piana, detta anche, dal nome dello scopritore, c. di Diocle (fig. 1). Dati una circonferenza di centro C e un suo diametro ON, si consideri la tangente in N, e su ogni retta per O che intersechi [...] doppio di quello del cubo di spigolo ON».
C. generalizzata (fig. 2) Date in un piano due curve C1 e C2, si conduca per un punto fisso O una qualsiasi retta a incontrare le due curve in P1, P2 e su di essa si prenda il punto M tale che OM=OP2−OP1: il ...
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Matematico (Shrewsbury 1734 - Plealey, Shrewsbury, 1798), prof. a Cambridge (1760), dottore in medicina (1767), esercitò la professione in un ospedale di Cambridge (1770), ma dopo alcuni anni dovette abbandonarla [...] quartiche piane; generalizzò i concetti di cicloide e di epicicloide, considerando le curve generate dal rotolamento di una linea sopra una retta (curvoidi) o sopra una curva (epicurvoidi). Più originale appare la parte che si riferisce alla teoria ...
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curva1
curva1 s. f. [femm. sostantivato dell’agg. curvo]. – 1. a. Nel linguaggio com., ogni linea che non sia retta. b. In matematica, sinon. di linea, intendendosi quindi anche la retta come una particolare curva. Molte curve di tipo particolare...