Famiglia di Mammiferi Artiodattili fossili, molto affini ai Suidi, con cranio simile a quello dei Tragulus. Compaiono nell'Eocenico e si estinguono nell'Oligocenico, in Europa; in America invece sono limitati [...] all'Eocenico inferiore e superiore. Si conoscono resti fossili di cranî e di mascelle. Generi principali: Dichobune Cuvier; Homacodon Marsh.; Sarcolemur Cope ecc. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Ottocento la geologia diventa una disciplina scientifica istituzionalmente [...] Seicento all’ Ottocento, a cura di N. Morello, Torino, Loescher, 1979
Il catastrofismo trova un esponente di spicco in Georges Cuvier, che nel Discorso sui cambiamenti del globo terrestre (1812) espone un vero e proprio sistema geologico basato su un ...
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RUSCONI, Mauro
Giuseppe Montalenti
Naturalista, nato a Pavia il 18 novembre 1776, morto a Cadenabbia sul lago di Como il 27 marzo 1849. Si laureò in medicina a Pavia nel 1806. Fu ripetitore per la materia [...] medica e per la fisiologia e l'anatomia comparata in quell'università, e si recò poi (1812) a Parigi, dal G.-L. Cuvier. Fallita, nonostante la protezione di A. Scarpa, la speranza di potere avere la cattedra all'università di Pavia, il R. si ritirò a ...
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DE FILIPPI, Filippo
Guido Cimino
Nacque a Milano il 20 apr. 1814 in una famiglia di origine piemontese. Il D. compì gli studi liceali nel collegio S. Alessandro di Milano e quindi passò nel collegio [...] impegno.
Nella prima metà del secolo anche in Italia le scienze naturali erano dominate dall'opera e dall'autorità di Cuvier e della sua scuola. Non mancavano eccezioni, rappresentate da naturalisti che avevano trovato accettabile l'idea di una più o ...
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Nato ad Amiens nel 1774, studiò medicina a Rouen. Nel 1801 fu nominato professore di anatomia alla facoltà di medicina di Parigi. Nel 1825 successe al Lacépède alla cattedra di erpetologia e d'ittiologia [...] al Museum; morì a Parigi nel 1860. Dal 1814 fu membro dell'Accademia delle scienze. Fu incaricato dal Cuvier di redigere i due primi volumi delle Leçons d'anatomie comparée, continuate poi dal G.-L. Duvernoy. A lui si debbono inoltre numerose ...
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Naturalista francese, nato a Saint-Sever (Landes) l'11 aprile 1780, morto ivi il 10 aprile 1865. Medico della spedizione militare francese in Spagna nel 1823, al ritorno si stabilì nel suo paese nativo, [...] agli studî entomologici, di cui pubblicò 230 memorie. Nel 1861 ebbe dall'Accademia delle scienze il premio Cuvier. Opere principali: Recherches anatomiques et physiologiques sur les hemiptères (1833); Cours sur les propriétés des plantes et ...
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Questa specie fu denominata da Linneo Clupea encrasicholm, adottando come nome specifico quello di ἐγκρασίχολος, col quale gli antichi ittiologi greci la indicavano. Cuvier poi nel 1817 stabilì per essa [...] il genere Engraulis dal nome di ἐγκραῦλος usato da Aristotele. Specie di pesce osseo della famiglia dei Clupeidi, caratterizzata dalla forma conica del muso, sporgente al disopra della mandibola inferiore, ...
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FISOSTOMI (dal gr. ϕῦσα "vescica" e στόηα "bocca")
Decio Vinciguerra
Ordine di Pesci ossei (G. Müller, 1844) caratterizzati dalla presenza di un condotto pneumatico che mette in comunicazione la vescica [...] costante, perché sia il condotto sia la vescica stessa possono mancare. I Fisostomi corrispondono in buona parte ai Malacotteri di Cuvier e si dividono in Addominali e Apodi. Attualmente non sono più considerati come ordine a sé, ma sono distribuiti ...
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Genere di Anfibî Urodeli, fossile, che si trova nel Miocene superiore della Svizzera. Il primo esemplare di questo fossile, di circa un metro di lunghezza, scoperto dallo Scheuchzer, fu da questo nel 1726 [...] e figurato in una dissertazione intitolata Homo diluvii testis, attribuendo quindi quei resti fossili alla specie umana. Già il Cuvier riconobbe in essi resti di anfibî, e lo Tschudi gli assegnò il nome di Andrias Scheuchzeri, per ricordare tanto ...
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ZOOLOGIA (dal gr. ζῷον "animale" e λόγος "scienza"; in tedesco anche Tierkunde)
Giuseppe Montalenti
È quel ramo delle scienze biologiche (v. biologia) che ha come oggetto di studio la vita nel mondo [...] , De Linné à Jussieu. Méthodes de la classification et idée de série en botanique et en zoologie, Parigi s. a.; id., Cuvier et Lamarck. Les classes zoologiques et l'idée de série animale, ivi 1926; le numerose storie dell'evoluzionismo, fra cui: E ...
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dotto
dótto (ant. dutto) s. m. [dal lat. ductus -us, der. di ducĕre «condurre»]. – In biologia, canale a pareti proprie che in genere dà passaggio a un liquido organico (linfa, sangue, prodotto di secrezione, ecc.). In partic.: a. In botanica,...
venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...