L'Ottocento: biologia. L'antropologia fisica
Renato G. Mazzolini
L'antropologia fisica
È difficile concepire una dissonanza maggiore tra quanto affermò il farmacista e naturalista Julien-Joseph Virey [...] capacità della teca cranica, Virey considerò la razza nera come una specie diversa da quella bianca. D'altra parte, lo stesso Cuvier ne Le règne animal, pur affermando che la specie umana sembrava essere una sola, insistette sul fatto che si potevano ...
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L'Ottocento: biologia. Nuove istituzioni
Annelore Rieke-Müller
Nuove istituzioni
L'istituzionalizzazione delle discipline biologiche nelle università
Nel corso del XIX sec. l'università acquistò un'importanza [...] museo sia alle risorse che lo avevano reso famoso, nonché agli interessi precipui dei professori. Alla morte di Frédéric Cuvier (fratello di Georges) e di Geoffroy Saint-Hilaire il giardino zoologico perse rilevanza per il lavoro degli scienziati nel ...
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GENÈ, Giuseppe
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque il 9 dic. 1800 a Turbigo, in provincia di Milano, da Francesco e da Petronilla Cormani. Seguì i corsi di latino, lettere umane e retorica a Busto Arsizio [...] 144-147, ove si oppose alle attribuzioni di sistematici come P.S. Pallas, N.G. Leske, J.K.W. Illiger, C. Ranzani e G. Cuvier che negarono l'esistenza di un genere naturale Capra e lo unirono a Ovis per la mancanza di caratteri buoni e costanti e per ...
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Con questo nome si designa quel ramo delle scienze biologiche che si occupa dello studio degl'Insetti (v.). L'importanza di questi animali, sia per il grande numero e la varietà delle specie, sia per le [...] principio di quegli studi sull'anatomia degl'Invertebrati, che due secoli più tardi riceveranno il loro coronamento nell'opera del Cuvier. L'opera del Malpighi, De Bombyce (Londra 1669) è il primo lavoro anatomico completo condotto su di un artropodo ...
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TAVERNA, Giuseppe
Giovanni Calò
Nato a Piacenza il 14 marzo 1764, morto ivi il 20 aprile 1850. Sacerdote, maestro pubblico e privato a Piacenza (nel Collegio di S. Pietro, dove ebbe scolaro P. Giordani), [...] purezza di vita, sapere, fermezza d'animo, e doti non comuni di educatore, gli procurarono stima o amicizia d'uomini come il Cuvier, il Rosmini - che gli dedicò il saggio sull'Idillio, dopo ch'ebbe ammirato gl'Idilli del T. (1820) - e, più tardi, il ...
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SWAMMERDAM, Jan
Giuseppe Montalenti
Naturalista, nato ad Amsterdam il 12 febbraio 1637, morto ivi il 17 febbraio 1680. Figlio di un farmacista di Amsterdam, aiutò il padre nel raccogliere e ordinare [...] soprattutto allo studio dell'anatomia e della biologia degl'Insetti, raggiungendo risultati eccellenti, che ancora il Cuvier giudicava insuperati. Di ritorno da Parigi pubblicò Algemeene Verhandeling van bloedloose diertjens (Trattato generale degli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
I segni del tempo: teorie e storie della Terra
Luca Ciancio
La fase storica che va dalla ricezione della scienza newtoniana al diffondersi del pensiero illuminista nel corso del Settecento e poi, nel [...] tra nettunisti e vulcanisti. Vissuto a Parigi tra il 1802 e il 1805, vi aveva frequentato le lezioni di Lamarck, Cuvier, René-Just Haüy, Tondi e Barthélemy Faujas de Saint-Fond. Nel 1807 fu chiamato a collaborare alla statistica mineralogica del ...
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Genere che ha dato il nome alla famiglia Centetidi (lat. scient. Centetidae 1868 [Tenrecidae Gray 1821]; fr.centétidés; ted. borstenigelartige Insektenfresser; ingl. centetidae), famiglia di Insettivori [...] 1871), di cui si distinguono due specie di circa 15 a 20 cm. di lunghezza. Il più noto è Hemicentetes semispinosus Cuvier.
3. Ericulo (Ericulus Geoffroy 1837), simile, nell'aspetto, a un riccio e provvisto di un muscolo del mantello o pallio, che ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. I cabinets
Krzysztof Pomian
I cabinets
Dal XVI al XVIII sec., il cultore di storia naturale esercita la sua attività generalmente in un cabinet, [...] due stanze, dove autentici tesori giacevano accanto a inverosimili 'curiosità'" (Laissus 1986a, pp. 296-297).
Come attesta nel 1800 Georges Cuvier, nel 1745 Buffon fece assegnare l'incarico di custode e di dimostratore del Jardin du Roi al suo amico ...
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STEATOPIGIA
Hella Pöch
. La parola indica (dal gr. στέαρ "grasso", e πυγή "natica") un accumulo speciale di masse adipose nella regione glutea e sulle cosce della specie umana. Originariamente l'espressione [...] di determinate razze umane.
Siamo molto bene informati sulla steatopigia delle donne boscimane e ottentotte da quando il Cuvier sezionò una giovane donna boscimana, la famosa Venere ottentotta. I Boscimani e gli Ottentotti, di piccola statura e ...
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dotto
dótto (ant. dutto) s. m. [dal lat. ductus -us, der. di ducĕre «condurre»]. – In biologia, canale a pareti proprie che in genere dà passaggio a un liquido organico (linfa, sangue, prodotto di secrezione, ecc.). In partic.: a. In botanica,...
venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...