Scultore e pittore francese, nato a Parigi il 24 settembre 1796, morto nella stessa città il 25 giugno 1875. Figlio d'un orefice poco conosciuto, dal quale prese senza dubbio la passione per il bronzo [...] studio del cavallo. Certamente fu in questo tempo che il B. cominciò a frequentare la Ménagerie, alla quale i lavori di Cuvier e di Geoffroy Saint-Hilaire avevano dato una grandissima importanza. I lavori da lui esposti al salone di quell'anno (busti ...
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L'Ottocento: biologia. Le origini della morfologia in Germania
Ilse Jahn
Le origini della morfologia in Germania
In Germania il concetto di 'morfologia' ebbe origine dagli studi di storia naturale [...] di 'tipo', da lui definito come "rapporto di posizione delle parti"; e su questa base distinse quattro tipi, similmente a Cuvier. Partendo dalle osservazioni morfologiche giunse alla conclusione che lo schema dello sviluppo non è altro che il tipo in ...
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MARZARI PENCATI, Giuseppe
Luca Ciancio
– Nacque a Vicenza il 22 luglio 1779, dal conte Francesco Antonio e da Margherita Teresa dei conti Zorzi; ebbe una sorella minore, Camilla.
La famiglia paterna, [...] Firenze 1995, pp. 164, 283, 288 s.; A. Bosellini, Geologia delle Dolomiti, Bolzano 1996, pp. 11 s.; M. Rudwick, Georges Cuvier: fossil bones, and geological catastrophes, Chicago-London 1997, pp. 76 s., 80, 83, 88; P. Preto, I geologi vicentini dell ...
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Operazione con la quale si riconduce una molteplicità di oggetti a un certo numero di tipi gerarchicamente ordinati, per potersi orientare tra di essi conoscendone la dipendenza reciproca. Essenziale al [...] , iniziatosi con il von Baer, furono altrettanti fattori che consentirono di giungere all'idea di tipo di animale. Fu il Cuvier che, nel 1812, in base alle sue vaste conoscenze dell'anatomia degli animali, compì una riforma della sistematica. Divise ...
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Darwin, Charles Robert
Naturalista inglese (Shrewsbury, Shropshire, 1809 - Downe, Kent, 1882).
La formazione
Studente a Cambridge, iniziò la carriera ecclesiastica, ma seguendo la sua vocazione di geologo [...] il viaggio in America Meridionale, D. assimilò il paradigma ‘uniformista’ che opponeva alla teoria delle catastrofi geologiche di Cuvier i mutamenti lenti e graduali subiti dalla superficie terrestre in milioni di anni, ricostruiti mediante l’analisi ...
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TURBELLARl (lat. scient. Turbellaria Ehrb.; ted. Strudelwürmer)
Pasquale Pasquini
Prima classe del tipo dei Platelminti che riunisce forme svariate di vermi piatti, libere, marine, d'acqua dolce e terrestri, [...] , con i Nemertini da altri; lo stesso Ehrenberg denominandoli Turbellarî, volle indicare planarie e nemertini, e spetta al Cuvier (1817) il merito di avere stabilito la distinzione fra vermi cavitarî e vermi parenchimatosi in base alla quale erano ...
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SALVIANI, Ippolito
Alberto Razzauti
Medico e naturalista, nato a Città di Castello nel 1514, morto a Roma nel 1572. Raggiunse grande fama sia nell'esercizio, sia nell'insegnamento della medicina. Fu [...] successo anche le lettere: dipinse i vizî del suo tempo in una vivace commedia, La Ruffiana (Roma 1554), che ebbe molte edizioni.
G. Marini, Degli archiatri pontifici, Roma 1784; G. Cuvier, in Biografia universale antica e moderna, L, Venezia 1829. ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Alla scoperta del 'sistema della natura'
Phillip R. Sloan
Alla scoperta del 'sistema della natura'
Lo sviluppo dei sistemi di classificazione nelle scienze della [...] ), queste opinioni non furono sviluppate in maniera sistematica e nei dettagli, come invece accadde in ambito botanico, fino a Cuvier.
Nella letteratura del primo Settecento ci sono numerosi riferimenti alle opere di John Ray e del suo mecenate e ...
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METAXÀ, Luigi.
– N
Ernesto Capanna
acque a Roma nel 1778 da Demetrio, dei conti di Cefalonia – professore di diritto nell’Accademia ecclesiastica, avvocato ed eminente personalità nell’ambiente giuridico [...] Per l’anatomia comparata il M. indicò «l’insigne opera del Cuvier, che ha per titolo Lezioni di anatomia comparativa» (Ibid., Congregazione ). Il M. aggiunse che sull’opera di G. Cuvier stava elaborando un trattato elementare a uso degli studenti. ...
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SERRES, Pierre-Marcel-Toussaint de
Giuseppe Montalenti
Naturalista, nato a Montpellier nel 1782, morto ivi nel 1862. Fu magistrato, poi professore di geologia e storia naturale alla facoltà di scienze [...] ), le ossa umane e di grossi mammiferi di varie caverne della Francia, ecc. Il S. sostenne contro l'autorità del Cuvier, l'esistenza di uomini fossili, coevi degli elefanti e rinoceronti fossili europei, e aggiunse alla serie delle ere geologiche la ...
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dotto
dótto (ant. dutto) s. m. [dal lat. ductus -us, der. di ducĕre «condurre»]. – In biologia, canale a pareti proprie che in genere dà passaggio a un liquido organico (linfa, sangue, prodotto di secrezione, ecc.). In partic.: a. In botanica,...
venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...