Croce e Gentile storici della filosofia
Gregorio Piaia
Alla luce della comune ispirazione hegeliana, congiunta all’interesse (di matrice risorgimentale) per la tradizione filosofica nazionale, l’atteggiamento [...] filosofia prima o metafisica come «scienza dei principii», cui si connettono tutte le filosofie «speciali». Come il naturalista Georges Cuvier (1769-1832) affermava che partendo da un osso si può ricostruire l’intero scheletro di un animale, così è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Grande maestro della narrazione realistica, Balzac utilizza meccanismi come l’intreccio, [...] di una eccezionale capacità intuitiva, o divinatoria, e che egli chiama il "dono della seconda vista". Come il naturalista Cuvier, che in quegli anni riesce a ricostruire da pochi resti fossili la forma di specie animali scomparse, così Balzac ...
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SCIENZA
Pietro Corsi
(XXXI, p. 154)
Storia della scienza. - La storia della s. è una disciplina che sta vivendo un momento di grande vitalità ed espansione. In Italia, come in altri paesi e in particolare [...] 26 (1993), pp. 469-83.
Linguaggio e testi della scienza: D. Outram, The language of natural power: the éloges of Georges Cuvier and the public language of nineteenth-century science, in History of Science, 16 (1978), pp. 153-78; The social process of ...
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RAZZA (fr. race; sp. raza; ted. Rasse, Stamm; ingl. breed, race)
Alessandro GHIGI
Gioacchino SERA
Renzo GIULIANI
Augusto BEGUINOT
complesso d'individui omogenei per i loro caratteri esteriori e [...] razza malese, ma forse più per l'estensione geografica data a questo tipo, che non per il tipo in sé.
G. Cuvier fu uno dei primi a concepire la tripartizione dell'umanità in Bianchi, Gialli, Neri, alla quale divisione principale subordinava altre ...
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. Il termine greco κανών (cfr. κάννα) che vale originariamente "canna" quindi "regolo", venne presto ad acquistare anche il valore di "regola", "norma", "principio", "esempio": in questo senso si parla [...] ricerca non è il bello, ma il tipo, che il Littré definisce "immagine norma di altre immagini simili" e il Cuvier un "insieme di caratteri fisici distintivi, appartenenti alla maggioranza dei corpi naturali, compiesi in un gruppo". Ecco il canone del ...
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Famiglia di scimmie catarrine (Simiidae, Bonaparte 1838 e 1850), con due sottofamiglie: gli Oranghi (Simiidae, Pocock 1925, col genere Simia, Linneo 1758) e gli Scimpanzè (Anthropopithecinae, Pocock 1925, [...] ; Pocock, in Proc. Zool. Soc., Londra 1925, pp. 1479-1579.
Sull'Orango: E. Geoffroy, in Ann. Mus., Parigi, XIX (1912), p. 89; F. Cuvier, Mamm., XLII (1821 e 1833), p. 4; Clarke, in As. Res., XVI (1826), p. 489; Owen, in Trans. Zool. Soc., Londra, I ...
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L'Ottocento: chimica. La formazione e la professione del chimico
Alan J. Rocke
Robin Mackie
Gerrylynn K. Roberts
La formazione e la professione del chimico
Lo sviluppo dell'insegnamento della chimica [...] del 1838, divenuto professeur alla Facoltà di medicina, Dumas aprì un laboratorio privato in una casa di rue Cuvier che funzionò interamente con i suoi fondi personali, finché dovette chiuderlo durante la Rivoluzione del 1848. Per quanto Dumas ...
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L'Ottocento: fisica. La fisica francese di inizio secolo
Bruno Belhoste
La fisica francese di inizio secolo
Nella storia della scienza, come del resto in altri campi, la ricerca delle origini è un'impresa [...] ai suoi allievi e collaboratori, spesso riuniti in équipe. Biot esegue esperimenti sulla pila voltaica, dapprima con Cuvier, poi autonomamente (1801-1803), sulla diffusione del calore (1804), sul magnetismo terrestre con Humboldt e Gay-Lussac ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] Leibniz, fa riferimento a recondite forze attive instancabilmente tese verso lo sviluppo e la perfezione dell'Universo. Georges Cuvier è citato a sostegno del fatto che grandi creature, rappresentative di specie ormai scomparse, abbiano un tempo ...
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PIACENZA
A. Segagni Malacart
(lat. Placentia)
Città dell'Emilia-Romagna nordoccidentale, capoluogo di provincia, posta su di un terrazzamento alluvionale sulla riva destra del Po, poco a S della confluenza [...] una tipologia dei portali romanici piacentini, Bollettino storico piacentino 77, 1982, pp. 139-161; R. Cassanelli, L'osso di Cuvier. Aspetti e protagonisti del restauro romantico a Piacenza, ivi, pp. 170-187; M. Spigaroli, Tempio francescano, palazzo ...
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dotto
dótto (ant. dutto) s. m. [dal lat. ductus -us, der. di ducĕre «condurre»]. – In biologia, canale a pareti proprie che in genere dà passaggio a un liquido organico (linfa, sangue, prodotto di secrezione, ecc.). In partic.: a. In botanica,...
venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...