Naturalista (Mötier, Svizzera, 1807 - Cambridge, Massachusetts, 1873); dopo aver lavorato a Parigi sotto la direzione di G. Cuvier, nel 1832 divenne a Neuchâtel prof. di storia naturale e organizzatore [...] di un rinomato centro scientifico. Emigrò in America nel 1846, e ivi divenne iniziatore del movimento scientifico nel campo zoologico. Professore alla Harvard University, fondò il laboratorio di biologia ...
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Genere di pesci ossei stabilito da Cuvier (Le Règne animal, Parigi 1817), compreso nel sottordine degli Acantotterigi e nella famiglia Percidae. Esso è caratterizzato dalla presenza, sulla mascella, di [...] denti villiformi, senza canini, di una pinna dorsale continua con 13-19 raggi spinosi e 12-14 articolati, di piccole spine non dentellate sull'opercolo e preopercolo e di canali mucosi nelle ossa craniali, ...
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L'Ottocento: biologia. La paleontologia
Nicolaas A. Rupke
La paleontologia
Durante la prima metà del XIX sec. la paleontologia fu una delle discipline scientifiche maggiormente innovative; tra i suoi [...] Il primo a scoprire resti di dinosauro fu William Buckland (1784-1856) nel 1818, ma nonostante la convinzione di Cuvier che da un unico osso si potesse ricostruire in maniera affidabile l'animale intero, le rappresentazioni dei dinosauri rimasero per ...
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L'Ottocento: biologia. Da Lamarck a Darwin
Antonello La Vergata
Da Lamarck a Darwin
Jean-Baptiste Lamarck
La prima teoria compiuta dell'evoluzione fu formulata da Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829). [...] molto vivo nella comunità scientifica del tempo: quello sulla relazione tra i fossili e i loro analoghi viventi. Nel 1796 Cuvier aveva negato che vi fosse affinità fra gli organismi del passato e quelli viventi: la discontinuità tra le forme fossili ...
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RAGGIATI (lat. scient. Radiata; fr. Rayonnés; sp. Radiados; ted. Strahltiere; ingl. Radiata)
Mario Tirelli
Con questo termine il Cuvier designò l'ultimo dei quattro grandi gruppi in cui suddivise il [...] regno animale. I Raggiati comprendevano organismi di tipi assai differenti: Echinodermi, Celenterati, Ctenofori, inoltre Protozoi, ecc. Il gruppo quindi era artificiale, e va anche rilevato che non era ...
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LABIRINTICI (dal gr. λαβύρινϑος "labirinto")
Decio Vinciguerra
Famiglia di Pesci ossei dell'ordine degli Acantotteri, stabilita da G. Cuvier e J. Müller, caratterizzata dalla presenza d'un organo superbranchiale, [...] lamellare, labirintiforme, che permette loro di respirare direttamente aria atmosferica e quindi di vivere parecchio tempo fuor d'acqua.
Comprende parecchi generi: Anabas, Macropus, Osphromenus, Betta, ...
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Genere di Mammiferi artiodattili estinti, istituito dal Cuvier, tipo della famiglia degli Antracoteridi. Gli Antracoterî, simili nella forma complessiva ad un suino, avevano, secondo le specie, statura [...] variabile da quella di un cinghiale a quella d'un rinoceronte. La loro dentatura era completa, cioè secondo la formula
di tipo bunoselenodonte, coi canini conici, molto robusti
Le specie più antiche sembra ...
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LOFOBRANCHI (da λόϕος "ciuffo" e βράγχος "branchia", lat. scient. Lophobranchii)
Decio Vinciguerra
Ordine di Pesci ossei istituito dal Cuvier, caratterizzato dalla forma delle branchie, le quali invece [...] che da lamelle sono costituite da piccoli lobi attaccati agli archi branchiali. Opercolo ridotto a una sola grande piastra. Vescica natatoia semplice, priva di dotto pneumatico. Dermascheletro formato ...
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Nato a Montbéliard nel 1777; morto a Parigi nel 1855. Fu chiamato a Parigi dal Cuvier, di cui era concittadino, e associato alla pubblicazione delle Leçons d'anatomie comparée, di cui pubblicò i tre ultimi [...] a Montbéliard a esercitare la medicina. Dopo venti anni accettò la cattedra a Strasburgo (1827). Nel 1837 successe al Cuvier nel Collège de France. Lasciò numerose pregevoli memorie sull'anatomia di diversi gruppi animali, viventi e fossili. ...
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FORMA
Federico *RAFFAELE
Enrico CARANO
. Zoologia e Botanica. - Forma degli animali. - "La forme des corps vivants", scrisse il Cuvier, "leur est plus essentielle que leur matière". È infatti la [...] forma degli organismi che ne rappresenta il carattere specifico e ci dà modo di riconoscerli e classificarli. È stato, e sarà sempre per gli uomini argomento di meraviglia la varietà e singolarità delle ...
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dotto
dótto (ant. dutto) s. m. [dal lat. ductus -us, der. di ducĕre «condurre»]. – In biologia, canale a pareti proprie che in genere dà passaggio a un liquido organico (linfa, sangue, prodotto di secrezione, ecc.). In partic.: a. In botanica,...
venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...