PACCHIANI, Francesco Giuseppe Maria
Marco Ciardi
PACCHIANI, Francesco Giuseppe Maria. – Nacque a Prato il 4 ottobre 1771, da Giovacchino e da Agata Cigna.
Di famiglia benestante grazie alle attività [...] di diffusione svolto da Fabbroni, l’intera comunità scientifica europea, da Volta a Joseph-Louis Gay-Lussac, da George Cuvier ad Alexander von Humboldt. Dopo una fase di iniziale entusiasmo, le esperienze effettuate da numerosi fisici e chimici (in ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] universitarie sabaude del 1772. L'ordinamento universitario piemontese sarà di fatto lodato per la sua "unité de système" dal Cuvier, che renderà omaggio alla capacità dimostrata nell'organizzazione degli studi dal B., che realizzava a suo dire "l ...
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BOZZI GRANVILLE, Augusto
Silvio Furlani
Nacque a Milano il 7 ott. 1783 da Carlo, direttore generale delle poste a Milano, e da una Rapazzini, figlia di Rosa Granville, discendente da una famiglia della [...] nelle sue speranze, dopo essersi recato nel 1816-17 a Parigi a studiare sotto J. L. Gay-Lussac, G. L. Cuvier, e F. Magendie, si dedicò tutto alla professione medica, conseguendo fama e onori, tra cui la presidenza della Westminster Medical Society ...
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CANALI, Luigi
Cesare Lippi Boncampi
Nacque in Perugia il 29 ott. 1759 da Giuseppe e da Antonia Dati. Fu nell'adolescenza indirizzato dai genitori allo studio delle lettere; apprese, più tardi, le discipline [...] , il C. si decise a optare per un ramo netto e preciso specializzandosi in mineralogia (già nel 1813 G. Cuvier, nel fargli visita in Perugia, aveva giudicato tra le più ricche esistenti in Europa la raccolta di minerali amorosamente curata ...
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CALANDRELLI, Giuseppe
Ugo Baldini
Nacque a Zagarolo (Roma) il 22 maggio 1749 da Tommaso e da Maria Fortini. Inviato a studiare grammatica latina nel seminario vaticano, poi retorica in quello di Albano, [...] o fu in rapporto epistolare con molti dei più notevoli uomini dell'epoca, da Boscovich e d'Alembert a Piazzi, Lalande. Cuvier, Inghirami e Plana. Secondo il principe Pietro Odescalchi - capo dell'Arcadia, ove lesse un elogio del C. alla sua morte ...
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FODERÀ, Michele
Chiara Ambrosoli
Nato ad Agrigento, da Antonino e da Paola Vullo, il 30 aprile 1792, studiò medicina e filosofia all'università di Catania, che all'epoca già vantava un'antica tradizione [...] con i più illustri rappresentanti della medicina e della biologia dell'epoca: conobbe, tra gli altri, G.-L.-C. Cuvier, insigne studioso di anatomia comparata, e il professore di anatomia A. Portal. Pur attratto prevalentemente dalla fisiologia, in ...
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COSTA, Oronzo Gabriele
Maria Beatrice D'Ambrosio
Nacque da Domenico e Vita Manieri ad Alessano (Lecce) il 26 ag. 1787. Frequentò a Lecce le prime scuole, si occupò per qualche tempo di filosofia ed [...] Andrea si erano interessati di zoologia ed anche questi avevano limitato le ricerche ad aree molto ristrette. Seguendo Cuvier per il criterio sistematico generale, le monografie sono precedute dall'enunciazione dei caratteri della classe, dell'ordine ...
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BREISLAK, Scipione
Luigi Gennari
Nato a Roma da padre svedese il 16 ag. 1750, entrò il 6 ott. 1767 tra i chierici regolari delle scuole pie. Trascorso il periodo del noviziato a Roma, si distinse per [...] tenere questi esuli lontano dalla capitale. Il B. comunque si recò a Parigi, dove frequentò gli scienziati J. Chaptal, G. Cuvier, A.-F. Fourcroy, R.-J. Haüy, A. Brongniart, e lesse parecchie memorie che furono pubblicate nei volumi deIl'Accademia ...
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Sessualità
Vincenzo Cappelletti
1. Citogenetica
Dalla memoria di Karl Ernst von Baer De ovi mammalium et hominis genesi, del 1827, con le prime osservazioni sull'uovo nei follicoli ovarici di un mammifero [...] strada del determinismo causale ma non riduttivo dei fenomeni vitali, che aveva accomunato biologi non meccanicisti, come Cuvier e Bernard, al materialista Virchow e all'innovatore della teoria della discendenza, Darwin. Determinismo causale, abbiamo ...
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LIGNANA, Giacomo
Francesca Dovetto
, Nacque a Tronzano Vercellese il 19 dic. 1827 da Giuseppe e da Margherita Lebbole. La famiglia, nobile e agiata, gli consentì di completare gli studi a Torino, dove [...] e letterature indo-europee (Roma 1871). In essa, criticando l'immutabilità delle specie professata da C. Linneo e G. Cuvier, il L. difendeva la teoria evoluzionistica darwiniana.
Nel testo del L., in cui era sublimata la concezione dell'uomo in ...
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dotto
dótto (ant. dutto) s. m. [dal lat. ductus -us, der. di ducĕre «condurre»]. – In biologia, canale a pareti proprie che in genere dà passaggio a un liquido organico (linfa, sangue, prodotto di secrezione, ecc.). In partic.: a. In botanica,...
venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...