DE FILIPPI, Filippo
Guido Cimino
Nacque a Milano il 20 apr. 1814 in una famiglia di origine piemontese. Il D. compì gli studi liceali nel collegio S. Alessandro di Milano e quindi passò nel collegio [...] impegno.
Nella prima metà del secolo anche in Italia le scienze naturali erano dominate dall'opera e dall'autorità di Cuvier e della sua scuola. Non mancavano eccezioni, rappresentate da naturalisti che avevano trovato accettabile l'idea di una più o ...
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BONELLI, Franco Andrea
Baccio Baccetti
Pietro Omodeo
Nacque a Cuneo l'11 nov. 1784, dodicesimo figlio di Tommaso e Veronica Boschis. Studiò dapprima a Cuneo, poi a Torino ove la famiglia nel frattempo [...] Reale Accademia delle scienze di Torino, che lo chiamò a coprire il posto resosi vacante per la morte del Giorna; G. Cuvier, che nel 1810 si trovava a Torino, volle conoscerlo. La morte del Giorna aveva lasciato vacante anche la cattedra di zoologia ...
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FOSSATI, Giovanni Antonio Lorenzo
Laura Fiasconaro
Nacque a Novara il 30 apr. 1786 da Gioacchino Antonio, sovrintendente di un ospedale di quella città, e da Antonia Baliana. Compiuti i primi studi [...] del sistema nervoso centrale: questi ultimi, infatti, erano stati a suo tempo positivamente valutati dalla commissione presieduta da G.-L. Cuvier, incaricata nel 1808 dall'Institut de France di esaminare le teorie del Gall e di J.C.S. Spurzheim. Lo ...
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GENÈ, Giuseppe
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque il 9 dic. 1800 a Turbigo, in provincia di Milano, da Francesco e da Petronilla Cormani. Seguì i corsi di latino, lettere umane e retorica a Busto Arsizio [...] 144-147, ove si oppose alle attribuzioni di sistematici come P.S. Pallas, N.G. Leske, J.K.W. Illiger, C. Ranzani e G. Cuvier che negarono l'esistenza di un genere naturale Capra e lo unirono a Ovis per la mancanza di caratteri buoni e costanti e per ...
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BROCCHI, Giovanni Battista
Valerio Giacomini
Nacque a Bassano del Grappa il 18 febbr. 1772 da Cornelio, notaio, e Lucrezia Verci, sorella dello storico trevigiano Giambattista Verci, da famiglia là [...] era destinata ad allargare molto la sua fama non solo in Italia, ma anche in Europa, ottenendogli le lodi dello stesso Cuvier e perfino del suo antagonista Scipione Breislak. In una lettera del 1817 l'amico Parolini gli scriveva che "forse la critica ...
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COMPARETTI, Andrea
Ugo Baldini
Nacque a Vicinale di Buttrio (Udine) da Francesco, piccolo proprietario terriero, e da Maria Trevisan, probabilmente il 30 ag. 1745 (come afferma il necrologio apparso [...] 'opera manifesta un lavoro osservativo raffinato ed esteso a gruppi di specie per ciascuno di numerosi ordini, e lo stesso Cuvier dichiarò di trovarvi "tesori di fatti" nuovi; come per gli altri scritti del C., però, la sovrabbondanza e minuzia delle ...
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PAVESI, Pietro
Alessandro Volpone
PAVESI, Pietro. – Nacque a Pavia il 24 settembre 1844, primogenito di Carlo Giuseppe, maestro di calligrafia originario di Pieve del Cairo, e di Luigia Farina.
Compì [...] avviato in Francia nei decenni precedenti, con il confronto fra Étienne Geoffroy Saint-Hilaire e Georges Cuvier, parallelamente alle concezioni elaborate in Germania dagli esponenti della Naturphilosophie. Seguirono alcune ricerche giovanili di tipo ...
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JACOPI, Giuseppe
Giuseppe Armocida
Nato a Modena il 5 giugno 1779 da Pietro, originario di Brescello, e dalla modenese Bianca Tori, nel 1789 entrò nel convitto Calasanzio di Correggio, retto dai chierici [...] 'organizzazione animale fino all'uomo, in luogo della linea discendente utilizzata da altri autori, tra i quali lo stesso Cuvier, della cui opera aveva peraltro subito l'influenza; separò le qualità particolari da quelle comuni e individuò due classi ...
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COCCO, Anastasio
Andrea Russo
Nacque a Messina il 29 ag. 1799. Dal padre, medico e buon letterato (secondo il Diz. dei Siciliani illustri che non ne fornisce neppure il nome), venne, per tempo, iniziato [...] naturali e in particolare dell'ittiologia: per aver descritto nuove specie di pesci ottenne infatti gli elogi di L. C. Cuvier e di A. Valenciennes) con cui fu in rapporti fin dal 1829.
Nel 1831 segnalava, con una lettera in latino classicheggiante ...
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ASSAROTTI, Ottavio
Antonella Dolci
Nato a Genova il 25 ott. 1753 da Giuseppe e Teresa Sappia, entrò nell'ordine delle Scuole pie nel 1771. Fatta la professione solenne nel 1772, insegnò fino al 1774 [...] ampliamento. Ben presto la sua fama si estese all'Italia e anche all'estero: numerosi illustri personaggi, da E. Mayer a Cuvier e alla signora di Staël, lo visitarono; esso fu preso a modello da molti altri analoghi istituti fondati nei primi decenni ...
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dotto
dótto (ant. dutto) s. m. [dal lat. ductus -us, der. di ducĕre «condurre»]. – In biologia, canale a pareti proprie che in genere dà passaggio a un liquido organico (linfa, sangue, prodotto di secrezione, ecc.). In partic.: a. In botanica,...
venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...