Teoria ideata da G. Cuvier (Discours sur les révolutions de la surface du globe, 1815) per spiegare, senza contraddire il dogma della creazione, la trasformazione successiva dei viventi e la modificazione [...] dell’organizzazione attestata dai resti fossili. Nella storia della Terra vi sarebbero stati alcuni subitanei e violenti sconvolgimenti (c. o catastrofi) della crosta terrestre, determinatisi in periodi ...
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Naturalista (Montbéliard 1769 - Parigi 1832). Allievo della Accademia carolina di Stoccarda (1784-88), vi conobbe Friedrich Kielmeyer. Entrato in seguito in contatto con É. Geoffroy Saint-Hilaire, fu da questo convinto a trasferirsi a Parigi (1795), dove poté svolgere una brillante carriera accademica: nel dicembre 1795 entrò a far parte dell'Institut, nel 1800 ebbe la cattedra di storia naturale al ...
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Naturalista (Mötier, Svizzera, 1807 - Cambridge, Massachusetts, 1873); dopo aver lavorato a Parigi sotto la direzione di G. Cuvier, nel 1832 divenne a Neuchâtel prof. di storia naturale e organizzatore [...] di un rinomato centro scientifico. Emigrò in America nel 1846, e ivi divenne iniziatore del movimento scientifico nel campo zoologico. Professore alla Harvard University, fondò il laboratorio di biologia ...
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L'Ottocento: biologia. La paleontologia
Nicolaas A. Rupke
La paleontologia
Durante la prima metà del XIX sec. la paleontologia fu una delle discipline scientifiche maggiormente innovative; tra i suoi [...] Il primo a scoprire resti di dinosauro fu William Buckland (1784-1856) nel 1818, ma nonostante la convinzione di Cuvier che da un unico osso si potesse ricostruire in maniera affidabile l'animale intero, le rappresentazioni dei dinosauri rimasero per ...
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Geologo (Liegi 1783 - Bruxelles 1875); considerato il fondatore delle scienze geologiche nel Belgio. A Parigi, al Musée d'histoire naturelle, seguì le lezioni di B.-G.-É. de Lacépède, di G. Cuvier e di [...] France (1808), in cui applicava i criterî e i metodi elaborati da Cuvier e A.-Th. Brongniart nelle ricerche sul bacino di Parigi. Per de Saint-Hilaire e di Lamarck e in opposizione a Cuvier. O. è noto anche per avere introdotto il termine Cretaceo ...
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L'Ottocento: biologia. Le scienze della Terra
David Oldroyd
Le scienze della Terra
La geologia si affermò come disciplina scientifica autonoma verso l'inizio del XIX sec.; nonostante il termine fosse [...] della Terra, di conseguenza la loro storia del globo era, per così dire, compressa, questo, tuttavia, non era il caso di Cuvier. Egli scrisse: "Il genio e la scienza hanno forzato i limiti dello spazio; […]. Non sarebbe una grande vittoria per l'uomo ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Le scienze della Terra
Rachel Laudan
Theodore S. Feldman
Le scienze della Terra
Nel periodo fra il 1770 e il 1830 la geologia si affermò [...] a scomparire in conseguenza di una nuova catastrofe. Benché Cuvier avesse fatto molta attenzione a non entrare nel merito inglese William Whewell (1794-1866) definì 'catastrofiste' le teorie di Cuvier e di Élie de Beaumont. Il termine non aveva, in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
I segni del tempo: teorie e storie della Terra
Luca Ciancio
La fase storica che va dalla ricezione della scienza newtoniana al diffondersi del pensiero illuminista nel corso del Settecento e poi, nel [...] tra nettunisti e vulcanisti. Vissuto a Parigi tra il 1802 e il 1805, vi aveva frequentato le lezioni di Lamarck, Cuvier, René-Just Haüy, Tondi e Barthélemy Faujas de Saint-Fond. Nel 1807 fu chiamato a collaborare alla statistica mineralogica del ...
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BROCCHI, Giovanni Battista
Valerio Giacomini
Nacque a Bassano del Grappa il 18 febbr. 1772 da Cornelio, notaio, e Lucrezia Verci, sorella dello storico trevigiano Giambattista Verci, da famiglia là [...] era destinata ad allargare molto la sua fama non solo in Italia, ma anche in Europa, ottenendogli le lodi dello stesso Cuvier e perfino del suo antagonista Scipione Breislak. In una lettera del 1817 l'amico Parolini gli scriveva che "forse la critica ...
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Scienza che studia il pianeta Terra con riferimento alla sua composizione, alla sua struttura e configurazione, alla sua superficie e ai processi che vi operano, cercando di giungere alla conoscenza dell’evoluzione [...] C. Lyell fece trionfare il principio delle cause attuali e dell’evoluzione organica su quello dei cataclismi, sostenuto da G. Cuvier e da E. de Beaumont, contribuendo in modo definitivo a risolvere anche il contrasto fra coloro che, seguaci di Werner ...
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dotto
dótto (ant. dutto) s. m. [dal lat. ductus -us, der. di ducĕre «condurre»]. – In biologia, canale a pareti proprie che in genere dà passaggio a un liquido organico (linfa, sangue, prodotto di secrezione, ecc.). In partic.: a. In botanica,...
venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...