dilezione
Amedeo Quondam
Soltanto in Cv III XI 14 sì come fine de l'amistade vera è la buona dilezione, che procede dal convivere secondo l'umanitade propriamente, cioè secondo ragione... così fine [...] de la Filosofia è quella eccellentissima dilezione che non pace alcuna intermissione o vero difetto, cioè vera felicitade che per contemplazione de la veritade s'acquista. Il termine designa nel primo ...
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gastigamento
Bruno Basile
Solo in Cv IV XXV 10 La verecundia è una paura di disonoranza per fallo commesso; e di questa paura nasce un pentimento del fallo... che è gastigamento a non più fallire, ove [...] è impiegato nel senso di " ammonizione ", " rimprovero ", secondo un uso non estraneo a testi dell'epoca: ad es. nel Velluti (Cronica domestica, a cura di I. Del Lungo e G. Volpi, Firenze 1914, 119) leggiamo: ...
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ordinazione
Federigo Tollemache
Ricorre in Cv I V 2 E da ciò [l'aver D. scritto in volgare] brievemente lo [il pane, cioè il commento] scusano tre ragioni, che mossero me ad eleggerre innanzi questo [...] che l'altro: l'una si muove da cautela di disconvenevole ordinazione, e al § 6 Dunque, a fuggire questa disordinazione, conviene questo comento, che è fatto in vece di servo a le 'nfrascritte canzoni, ...
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barone
Vale " grande feudatario ", in Cv I IX 5 e questi nobili sono principi, baroni, cavalieri, e molt'altra nobile gente. Non nel significato specifico del titolo feudale, ma per " grande signore [...] ", " grande personaggio ", è presente tre volte nella Commedia, e sempre nel Paradiso: in XVI 128 la bella insegna... / del gran barone il cui nome... / la festa di Tommaso riconforta, è detto di Ugo il ...
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produttore
Alessandro Niccoli
Solo in Cv IV XXI 5, riferito a Dio, motore del cielo, dal cui diretto intervento l'anima in vita... riceve... lo intelletto possibile. Vale perciò " creatore ", in piena [...] consonanza con l'accezione più ampia e più attestata di ‛ producere ' (v.) che, nell'uso dantesco, indica fra l'altro l'atto di producere in esse, del " trarre all'esistenza " che nel caso di Dio può essere ...
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laidezza
Bruno Basile
Solo in Cv III IV 8 E però disse bene lo prete a lo 'mperadore, che ridea e schernia la laidezza del suo corpo: " Dio è segnore: esso fece noi e non essi noi ", col significato [...] di " bruttezza, disarmonia fisica ".
Con buone probabilità la voce è traduzione del " turpis " e del " deformis " del testo medievale da cui D. trasse l'aneddoto; si veda infatti Vincenzo di Beauvais (Spec. ...
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distributivo
Bruno Basile
Solo in Cv IV XI 6 Dico che la loro imperfezione [delle ricchezze] primamente si può notare ne la indiscrezione del loro avvenimento, nel quale nulla distributiva giustizia [...] risplende, ma tutta iniquitade quasi sempre, la quale iniquitade è proprio effetto d'imperfezione. Nel passo il termine, impiegato nella locuzione distributiva giustizia, è calco dell'aristotelica distributiva ...
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reduzione
Alessandro Niccoli
Solo in Cv III XIV 3, con il significato di " atto del ridurre ".
Nel passo vengono commentati i vv. 38-39 della canzone Amor che ne la mente, nei quali, per lodare la Donna [...] gentile-Filosofia, si dice che in lei discende la virtù divina / sì come face in angelo che 'l vede. Presupposto del commento è l'affermazione che subietto materiale della Filosofia è la sapienza, la sua ...
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instrumentale
Il termine compare in Cv IV IV 12 La forza dunque non fu cagione movente... ma fu cagione instrumentale, e deriva dal latino instrumentalis. L'espressione causa instrumentalis o secundaria [...] era infatti corrente nel linguaggio scolastico per indicare la causa che agisce non per virtù propria ma per la virtù della causa efficiens o movens in senso proprio, che è, rispetto a essa, principalis ...
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in
Aldo Duro
Sotto l'aspetto formale, la preposizione è presente in D. sia nella sua forma semplice in - aferetica ('n) dopo e, che, ché e altre preposizioni, pronomi, congiunzioni desinenti in vocale [...] taverna coi ghiottoni; XXXII 125 io vidi due ghiacciati in una buca; Pg XI 1 O Padre nostro, che ne' cieli stai; e inoltre Vn III 1, Cv I III 4, III VII 5, If I 119 e 127, VII 11, Pg III 128, Pd XV 108, ecc.
Il complemento è frequente in citazioni e ...
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cavallo-vapore
cavallo-vapóre locuz. usata come s. m. (pl. cavalli-vapore). – Unità pratica di misura della potenza meccanica, pari a 75 kgm/s ovvero a 735,5 watt (simbolo CV), così denominata in quanto la potenza che può sviluppare un cavallo...
hypercar (Hypercar, ipercar) s. f. inv. Auto di lusso, considerata un’evoluzione della supercar e caratterizzata da prezzi più alti a fronte di prestazioni superiori in termini di manovrabilità e leggerezza e dal disegno innovativo. ◆ Ma kers...