disvariatamente
L'avverbio compare solamente in Cv III V 20 Conviene anche che li due spazii, che sono in mezzo de le due cittadi imaginate e lo [cerchio] del mezzo, veggiano lo sole disvariatamente, [...] ove significa " in modo vario ", " variamente " (v. ‛ disvariato ', participio di ‛ disvariare ', nel senso di " differente ", attestato ad es. in Monte Andrea Ai doloroso, lasso! 9 ss. " disvariato son ...
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degenerazione
Andrea Mariani
Unico esempio in Cv IV X 10 E qui s'intende viltade per degenerazione, la quale a la nobilitade s'oppone. Poiché è il contrario della nobilitade, cioè della grandezza e [...] nobiltà d'animo, e sinonimo di viltade, varrà " tralignamento ", nel senso di " rinnegamento di una nobile tradizione di famiglia " (cfr. l'uso dell'aggettivo ‛ degenere ' - che però in D. non compare ...
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demente
Andrea Mariani
Appare solo in Cv III II 18, ed è spiegato dalle parole stesse di D.: e però quelli cotali [cioè gli uomini che de la parte perfettissima paiono defettivi] sono chiamati ne la [...] gramatica ‛ amenti ' e ‛ dementi ', cioè sanza mente. Da questo luogo si vede bene come per D. si trattasse di un latinismo (gramatica naturalmente è nel senso concreto di " lingua latina "). La parola ...
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tutoria
Andrea Battistini
Compare solo in Cv IV V 12 Se noi consideriamo poi quella [l'età] per la maggiore adolescenza sua, poi che da la reale tutoria fu emancipata... noi troveremo lei [Roma] essaltata [...] non con umani cittadini, ma con divini; significa " tutela ", com'è confermato dal riscontro con un passo di G. Villani: " Il detto suo padre il lasciò alla guardia e tuteria del popolo e comune di Firenze ...
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dipintore
Bruna Cordati Martinelli
Solo in Cv IV X 11, nel commento a Le dolci rime 52-53 (poi chi pinge figura, / se non può esser lei, non la può porre); il pittore, dice D., deve prima riprodurre [...] nella fantasia la sua forma, dunque farsi internamente simile a quella figura: Onde nullo dipintore potrebbe porre alcuna figura, se intenzionalmente non si facesse prima tale, quale la figura esser dee. ...
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affrettare
Federigo Tollemache
Parasinteto verbale. In Cv IV XXIII 8 E alcuna morte è violenta, o vero per accidentale infertade affrettata, vale " accelerata "; in Pg X 87 e quella: " Segnor mio ", [...] / come persona in cui dolor s'affretta, / " se tu non torni? ", in costruzione intransitiva pronominale, ha il senso di " è impaziente ", " urge ". In Fiore LXXXVI 3 non fate forza s'ella non s'affretta, ...
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dittato
Il termine compare solo in Cv IV II 13 E però dice aspra quanto al suono de lo dittato, che a tanta materia non conviene esser leno, col significato di " dicitura ", " stile ", comune alla lingua [...] trecentesca, come leggiamo in G. Villani (XII 90): " mandò lettere a tutte le caporali terre d'Italia, e una ne mandò al nostro comune di Firenze, con molto eccellente dittato " ...
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penultimo
" Che precede l'ultimo ", in Cv II I 4 E perché questo nascondimento fosse trovato per li savi, nel penultimo trattato si mosterrà; IV II 12 l'ultima e penultima sillaba, e XXVII 11. Ugualmente [...] in Pd XXVIII 124 Poscia ne' due penultimi tripudi / Principati e Arcangeli si girano, dove l'aggettivo è riferito ai cerchi angelici tripudianti, il settimo e l'ottavo della gerarchia ...
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piacenza
Usato una sola volta in Cv III VIII 6 distinguo ne la sua persona due parti, ne le quali l'umana piacenza e dispiacenza più appare, con il valore di " bellezza " (qui corporea, ma il Paparelli [...] ve ne ravvisa anche " un altro, più interiore e complesso, di ‛ gaudio ' ": si confronti, per questa come per altre questioni attinenti a questo passo, la sua voce DISPIACENZA) ...
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realmente
Luigi Blasucci
Avverbio adoperato in Cv III IX 7 Queste cose visibili... vengono dentro a l'occhio - non dico le cose, ma le forme loro - per lo mezzo diafano, non realmente ma intenzionalmente: [...] ossia non in sé e per sé, nella loro concreta essenza (le cose), ma come immagini o rappresentazioni (le forme: cfr. Arist. Anima III 8, 431b 29).
Come correlativo di ‛ intenzionalmente ' (v.), r. può ...
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cavallo-vapore
cavallo-vapóre locuz. usata come s. m. (pl. cavalli-vapore). – Unità pratica di misura della potenza meccanica, pari a 75 kgm/s ovvero a 735,5 watt (simbolo CV), così denominata in quanto la potenza che può sviluppare un cavallo...
hypercar (Hypercar, ipercar) s. f. inv. Auto di lusso, considerata un’evoluzione della supercar e caratterizzata da prezzi più alti a fronte di prestazioni superiori in termini di manovrabilità e leggerezza e dal disegno innovativo. ◆ Ma kers...