Attore polacco (Byszów, Sandomierz, 1859 - Varsavia 1935); esordì nel 1881 a Cracovia, fu poi nel 1885 a Leopoli e dal 1890 a Varsavia, dove recitò fino al 1932; per la sua versatilità e per il sobrio [...] umorismo, fu l'attore comico più caro al pubblico di Varsavia, interprete applaudito di opere straniere e nazionali, dalle commedie di Molière a quelle di A. Fredro; grande successo riportò nel CyranodeBergerac di E. Rostand. ...
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Pittore italiano (Roma 1905 - Parigi 1980). Interruppe la carriera diplomatica nel 1942 per dedicarsi alla pittura e dal 1950 si stabilì a Parigi. Autore anche di varie scenografie teatrali e illustrazioni [...] (Voyage aux états de la Lune di CyranodeBergerac), nelle sue opere L. penetra al di là delle apparenze in un surrealismo tutto particolare, la cui condizione fondamentale è l'assurdo di una vita ordinata in sillogismi, paradossi, contraddizioni. ...
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Attore polacco (Varsavia 1884 - ivi 1959); esordì a Łódź; poi (nel 1904) recitò a Cracovia, a Leopoli e (dal 1912) a Varsavia; applaudite le sue tournée nelle città polacche; ammirato nei drammi di Shakespeare [...] e di Schiller, nelle commedie di P. de Beaumarchais e di A. Fredro, e nelle parti del protagonista in Mazeppa di J. Słowacki, CyranodeBergerac di E. Rostand, Samuel Zborowski di F. Goetel. ...
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Attore italiano (Torino 1850 - Milano 1910); dal 1872 "amoroso" ai Fiorentini di Napoli nella compagnia Alberti, compì poi una rapida carriera in compagnie primarie, assumendo ben presto, per il fisico [...] prestante, la voce armoniosa, la rapida intuizione e la foga delle sue interpretazioni, il ruolo di primo attore. Il suo più clamoroso successo fu l'interpretazione del CyranodeBergerac di E. Rostand. ...
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FRACCHIA, Umberto
Riccardo D'Anna
Nacque a Lucca il 5 apr. 1889 da Francesco e da Gemma Scerni. Dal padre piemontese, ufficiale di cavalleria, ereditò il riserbo e lo "scrupolo del lavoratore" mentre [...] , s.v.).
Del F. sono una traduzione de Le pedant joué di S. CyranodeBergerac (Il pedante gabbato, Roma 1913) e la ).
Lettore curioso e onnivoro (per le fonti si vedano gli ampi riferimenti del De Michelis: pp. 39 s., 48, 57 ss. e passim), in ambito ...
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ALFANO, Franco
Alberto Pironti
Nacque a Napoli, o meglio a Posillipo, come egli amava precisare, l'8 marzo 1876. Iniziò assai presto lo studio della musica, prendendo lezioni private di pianoforte, [...] , libretto di V. Falena e A. Rossato; rappresentata al San Carlo di Napoli il 19 aprile 1930; ed. Universal); CyranodeBergerac (4 atti, libretto in francese di H. Cain tratto da E. Rostand; composta nel 1935 e rappresentata, nella versione italiana ...
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CECCONI, Eugenio
Giuseppe Basile
Figlio di Carlo e di Amalia Chellini, nacque l'8 settembre del 1842 a Livorno. Compiuti i suoi studi nel Collegio nazionale di Torino tra il 1853 e il 1858, il C. fece [...] vivaci prose e poesie ispirate per lo più alla Maremma. Negli anni della vecchiaia attese pure alla traduzione del CyranodeBergerac e dei Romanesques di E. Rostand, che però non furono pubblicati. Di buona cultura e schivo della notorietà, lasciò ...
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Belmondo, Jean-Paul
Paolo Marocco
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 9 aprile 1933. Uno dei simboli del cinema d'oltralpe degli anni Sessanta, scoperto [...] con tratti più complessi, nel film d'esordio di Godard, À bout de souffle (1960; Fino all'ultimo respiro). In quest'opera B. si le interpretazioni di Kean di A. Dumas padre e di CyranodeBergerac di E. Rostand, diretto da Robert Hossein, con cui ...
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AMATO, Pasquale
Angelo Mattera
Baritono. Nacque a Napoli il 21 marzo 1878; già avviato agli studi di ingegneria, li abbandonò per dedicarsi al canto, iscrivendosi al conservatorio napoletano di S. Pietro [...] alle prime rappresentazioni della pucciniana Fanciulla del West (10 dic. 1910), insieme con Enrico Caruso ed Emmy Destinnova, del CyranodeBergerac di W. Damrosch (27 febbr. 1913), della Madame Sans-Gêne di U. Giordano (25 genn. 1915) e di numerose ...
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FILIPPO da Novara (Navarra)
Margherita Spampinato Beretta
Nacque verso il 1190 nell'Italia settentrionale, forse a Novara, come indica il suo nome. Nei suoi Mémoires si qualifica espressamente come "Lombart", [...] , o improvvisate da F. nelle più diverse circostanze, alla maniera di un CyranodeBergerac, dove l'autore dimostra (come nel caso dell'aube militare "Salus plus de cent mille") di aver saputo dare una personale rielaborazione degli schemi letterari ...
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cadetto1
cadétto1 s. m. [dal fr. cadet, che è dal guascone capdet «capo, capitano», der. del lat. caput]. – 1. a. In origine, il secondogenito (e in seguito ogni ultrogenito) delle famiglie nobili guasconi, che prestava servizio militare come...