BARCA, Pietro Antonio
Rossana Bossaglia
Milanese, se ne ignora la data di nascita. La prima notizia della sua attività è relativa al progetto per le Nuove Carceri (o Palazzo di giustizia) di Milano [...] anonimo spagnolo, Escuela de Palas (Milano 1620); i disegni di figura sembrano desunti per lo più, e maldestramente, dal Dúrer (Comolli). Il Baroni (1941) nomina anche un'altra pubblicazione del B., Elementi di figura e di architettura (Milano 1612 ...
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LOMAZZO, Giovanni Paolo
Roberto Ciardi
Nacque a Milano il 26 apr. 1538 da Giovan Antonio di Giorgio e da Francesca Mozzanica, originaria della zona di Melegnano.
Non si conosce l'attività del padre, [...] l'altro, dove compare anche la Maddalena, è da identificarsi con il dipinto ora a Brera, eseguito per il "nipote del gran Durero", il figlio di quel fratello, Andreas o Hans, che fu attivo a Milano (lettera di David de Marchello a W. Pirckheimer del ...
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CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] e Pollaiolo fra gli scultori, Mantegna, Raffaello, Giulio Romano, è estesa anche ad orafi, medaglisti ed incisori, come il Dürer, di cui il C. si professa ammiratore entusiasta.
Il cavaliere include in questa lista anche i pittori Gerolamo Pennacchi ...
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DE PIAN (del Pian, dal Pian), Giovanni Maria
Egidia Coda
Figlio di Tommaso e di Giustina Butio, fu il capostipite di una famiglia di artisti, incisori e litografi attiva a Venezia nella seconda metà [...] s. Orsola, incisioni dei fregi di D. Campagnola nel chiostro di S. Giustina a Padova (Civico Museo Correr), opere del Dúrer, del Veronese, del Reni, con soggetti pastorali, quali la serie ispirata a F. Londonio (Pin. Querini Stampalia) e con figurine ...
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CAPRIOLI (Capriolo), Aliprando
Bruno Passamani
Incisore di origine trentina - come si desume da alcune opere da lui firmate nelle quali si legge appunto "Tridentinus" - del quale sappiamo solo che operò [...] pittura (Francesco IGonzaga è desunto da un ritratto di Lorenzo Costa), all'incisione (MassimilianoI è ricavato dalla xilografia del Dürer, e Carlo V da un'incisione del ritratto equestre del Tiziano), alle medaglie. Alcuni ritratti sono più o meno ...
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CAPPONI, Alessandro Gregorio
Armando Petrucci
Ultimo rappresentante del ramo romano della famiglia, nacque a Roma il 12 marzo 1683 da Francesco Ferdinando, da cui ereditò il titolo di marchese e una [...] di quadri, oggetti, iscrizioni, dal 26 sett.1717 al sett. 1746: Capp. 293) esercitò soprattutto acquistando stampe di A. Dürer e di L. di Leyda e quadri di artisti olandesi, verso i quali aveva vivissima inclinazione; ad essi accompagnò anche opere ...
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CANALE, Giuseppe
Christoph H. Heilmann
Tradizionalmente è detto nato a Roma nel 1725. Oltre che studiare l'incisione con il famoso Jakob Frey, frequentò la scuola di Marco Benefial. Probabilmente in [...] Autoritratto di Rembrandt che - come osserva appropriatamente Heinecken - se sotto non vi fosse il nome, tutti lo riterrebbero Albrecht Dürer, Maria Maddalena (da Batoni), due Vedute del porto di Genova (da Bergen), Villaggi sulla Mosa (da T. Michau ...
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GIORDANO, Luca
Maria Giovanna Sarti
Nacque a Napoli il 18 ott. 1634 da Antonio e da Isabella Imparato.
Antonio, mercante di quadri di origine pugliese ma anche modesto pittore, dovette avviare il figlio [...] Guarigione dello storpio (Atene, Galleria nazionale) denuncia un'attenzione alle opere dei maestri nordici, in particolare di Albrecht Dürer, che il G. in questa fase della sua attività ripropose da un punto di vista tipologico e finanche stilistico ...
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CARTARO, Mario
Fabia Borroni
Incisore anche cartografico, disegnatore e mercante di stampe, è con molta esattezza definito in un gruppo di documenti citati dallo Ehrle (p. 12) come "intagliator seu [...] , da invenzione di Jean Cousin), da Cornelis Cort (copia in controparte di Pan con Bacco), dal Beatrizet, dal Dürer e da Michelangelo Rota (per questi tre incisori vedi Passavant), da Marcantonio Raimondi (Ultima cena "conla tavoletta", da Raffaello ...
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DE WITT ANTONIJ (Antonij De Witt), Antonio
Rosella Siligato
Nacque a Livorno il 22 febbr. 1876 da Vittorio Antonij e da Palmira De Witt, proprietari di una agenzia marittima. La madre, con il cui cognome [...] e J. Ruskin, si proponeva di rinverdire gli antichi splendori di questa pratica artigiana rielaborando un repertorio che va da Dürer a Holbein il Vecchio, al Mantegna. Per meglio apprendere questa tecnica si era recato, nel 1907, a Napoli presso la ...
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nazareno
nażarèno (pop. nażżarèno) agg. e s. m. [dal lat. tardo Nazarenus, gr. Ναζαρηνός]. – 1. agg. Di Nàzareth, città della Galilea, nella Palestina settentr.: Gesù n. (e assol., come sost., il N.), Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse...
rame
s. m. [lat. tardo aeramen, der. di aes aeris «rame, bronzo»]. – 1. a. In chimica, elemento di simbolo Cu (dal nome lat. cuprum, der. di aes Cyprium «bronzo di Cipro»), peso atomico 63,55, numero atomico 29, metallo di colore rosso caratteristico,...