Pittore (Pietroburgo 1806 - ivi 1858); fu a Dresda, Monaco, Firenze e infine si stabilì in Italia, dove svolse la sua attività, pur serbando rapporti con la patria. Si accostò dapprima ai Nazareni, sotto [...] il cui influsso cominciò la celebre Apparizione del Cristo al popolo (1837-57, Mosca, Galleria Tret´jakov), cui lavorò per tutta la vita. Nell'ultimo periodo, sotto l'impressione della Vita di Gesù di ...
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Pittore (Esslingen 1893 - Oslo 1975). Studiò a Dresda, dove subì l'influenza dei pittori di Die Brücke; fu poi (1924) a contatto con Kirchner, e nel 1929 fece parte ad Amburgo della Freie Sezession. Nel [...] 1933 si trasferì in Norvegia. Dalle esperienze grafiche sperimentali, ottenute con fili metallici saldati, sagome metalliche applicate alla lastra, N. giunse a considerare la lastra stessa un'opera d'arte, ...
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Famiglia di artisti veneziani. Andrea (Venezia 1679 - forse Dresda 1740), allievo di D. Rossetti e di A. Celesti, lavorò a Dresda come scenografo; incise vedute da pittori contemporanei (Il gran teatro [...] di Venezia, ovvero raccolta delle principali vedute e pitture, 1717). Dei suoi figli, Lorenzo (Venezia 1704 - Dresda 1779) fu incisore, Carlo (m. in Russia) architetto teatrale. Francesco (Venezia 1692 - ivi 1764), fratello di Andrea, fu incisore; ...
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Critico e storico dell'arte (Niederleisersdorf, Slesia, 1821 - Dresda 1882). Dopo un lungo soggiorno in Italia (1840-47), fu prof. a Jena, poi a Dresda. Oltre a scritti filosofici, a saggi di storia dell'arte, [...] e a studî sul Romanticismo e sul dramma moderno, pubblicò una Literaturgeschichte des 18. Jahrhunderts (1856-70) in cui "con epica ampiezza" rappresentò la letteratura inglese, francese e tedesca ...
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Scultore (Vicenza tra il 1680 e il 1686 - Dresda 1748). Uno dei più geniali scultori italiani attivi all'estero nel periodo barocco. A Vienna già nel 1712, divenne nel 1714 scultore di corte e vi lavorò [...] Schwarzenberg e per i conventi di Melk, Klosterneuburg, ecc., caratterizzate da forme mosse e grandiose). Si trasferì a Dresda, dove eseguì statue, sempre notevoli per varietà e ricchezza straordinaria di composizione; in particolare si devono a lui ...
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Pittore (Varsavia 1814 - Cracovia 1884). Studiò a Varsavia, Dresda e Monaco. Si dedicò alla pittura storica, preoccupandosi della rigorosa verità della ricostruzione, tanto da condurre studî archeologici [...] a tale scopo. L'opera sua più nota è Funerali dei caduti a Varsavia nel 1861 (Cracovia, Museo Nazionale) ...
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Pittore tedesco (n. Waltersdorf 1932). Ha studiato a Dresda approfondendo tecniche diverse, dall'acquerello alla pittura murale, e maturando un saldo linguaggio figurativo legato alle istanze del realismo [...] socialista. Dal 1961 si è stabilito a Düsseldorf, dove ebbe modo di confrontarsi con un più complesso ed eterogeneo panorama artistico e in particolare con esperienze legate alla Pop art e al Nouveau réalisme ...
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Architetto e pittore di architetture (Firenze 1745 circa - Dresda 1814). Fu a Roma e a Varsavia, impegnato soprattutto nella documentazione di monumenti antichi (disegni, acquerelli) e nella decorazione [...] di interni. Dopo il 1783 fu attivo a Pietroburgo dove realizzò, tra l'altro, l'ingrandimento del palazzo di Pavlovsk, iniziato da C. Cameron e (con V. I. Baženov) il Castello di S. Michele (Michajlovsky ...
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Nome d’arte dell’artista Alfred L. Copley (Dresda 1910 - New York 1992). Membro del gruppo American Abstract Artists, la sua opera si è svolta nell’ambito della ricerca segnica. Fisiologo e medico fuggì [...] dalla Germania nazista stabilendosi prima in Svizzera (1935-37), dove lavorò nell’ospedale di Basilea, poi negli Stati Uniti. Lavorò nell’«Atelier 17» di S. W. Hayter (1945-47) e qui iniziò a dipingere ...
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Pittore (Zwickau, Sassonia, 1881 - Berlino 1955), studiò a Dresda con O. Gussmann e nel 1906 fu tra i maggiori esponenti, con E. L. Kirchner e H. Heckel, del gruppo espressionista Die Brücke: in questo [...] periodo si interessò particolarmente all'arte di V. van Gogh e alle opere di E. Munch. Nel 1907 fu in Italia, ove rimase colpito soprattutto dalla pittura di Giotto e dall'arte etrusca. Fu in contatto ...
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domicìdio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la negazione del diritto all’abitazione....