Pittore tedesco (Aquisgrana 1914 - Niederbreitbach 2017). Formatosi alla scuola d'arte di Aquisgrana e all'Accademia di Dresda, ha completato la sua formazione in Italia e in Svizzera. Membro del gruppo [...] Cobra, tra il 1948 e il 1953 ha curato la pubblicazione della rivista d'avanguardia Meta. Vissuto a Francoforte e a Parigi, dal 1961 al 1979 ha insegnato all'Accademia di Düsseldorf. Dopo una fase surrealista ...
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Pittore brasiliano di origine russa (Vilnius 1890 - San Paolo 1957). Studiò alle accademie di Berlino e di Dresda. Nel 1923 si stabilì in Brasile, dopo un soggiorno a Parigi (1929-31). Le sue opere, cariche [...] di emotività contenuta, hanno per soggetto le persecuzioni razziali, l'emarginazione, le miserie dei quartieri più poveri della città. Di grande interesse sono anche le sue numerose incisioni. Opere nel ...
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Educatore scozzese (Forfar 1883 - Aldeburgh 1973). In parte autodidatta, dopo sofferte esperienze in patria e in Germania (Dresda), durante le quali maturò una radicale avversione contro il tipo di scuola [...] autoritaria e conformista dominante a quel tempo, fondò (1924) in Inghilterra una sua scuola, denominata Summerhill e ispirata al principio che i ragazzi, naturalmente buoni, sviluppano con relativa spontaneità ...
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Pittore (Amburgo 1805 - Merano 1886), studiò prima con H. W. Soltau ad Amburgo, poi all'accademia di Dresda con il nazareno G. H. Naeke. Dopo brevi soggiorni a Monaco di Baviera (1829-30) e nel Tirolo [...] (1830-31), si recò in Italia giungendo nel 1832 a Roma, dove fu vicino specialmente a J. F. Overbeck e si convertì alla religione cattolica. Nel 1849 si stabilì definitivamente a Merano. Acuto osservatore ...
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BELLOTTO, Lorenzo
Stefan Kozakiewicz
Figlio di Bernardo e di Maria Elisabetta Rizzorno, nacque in Italia probabilmente nell'anno 1744; seguì i genitori a Dresda nel 1747. Forse più tardi (verso il 1760?) [...] fu anche in Boemia e in Austria. Apprese la pittura dal padre e agli ultimi anni dei soggiorno a Dresda, cioè 1762-67, risale l'inizio della sua collaborazione con Bernardo e quindi della sua attività pittorica. Fra gli anni 1765-66 assisteva il ...
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Tenore tedesco (Düsseldorf 1901 - Salisburgo 1975). Studiò a Berlino con E. Grenzebach ed esordì all'Opera di stato di Dresda nel 1926. Da allora cantò nei principali teatri europei e americani, affermandosi [...] come uno dei maggiori interpreti del teatro wagneriano ...
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CASANOVA, Giovanni Battista (Zanetto)
Christoph H. Heilmann
Nacque a Venezia da Gaetano e da Giovanna (Zanetta) Farussi, entrambi attori, il 2 novembre del 1730 (secondo il registro battesimale della [...] con grande prestigio fino alla morte (ma v. la lettera del 1777 a M. Bacciarelli a Pietroburgo, in Lacroix).
Il C. morì a Dresda il 7 dic. 1795 (J. G. Meusel, Neue Miscellaneen..., II, Leipzig 1796, pp. 260 s.).
Nel maggio 1764 aveva sposato a Roma ...
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Nome d'arte del soprano Lisbeth Sättler (Schwarzenberg, Sassonia, 1894 - Yorktown Heights, New York, 1976). Dopo il debutto a Dresda nel 1915, nel 1922 fu scritturata dal Metropolitan di New York, teatro [...] in cui rimase fino al 1942. Cantante e interprete versatile, si affermò internazionalmente in un vasto repertorio operistico, comprendente Weber, Wagner, Strauss, Verdi, Puccini, Mascagni, ma anche nei ...
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Musicista (Perugia 1784 - Innsbruck 1841). Studiò con più maestri, tra i quali N. Zingarelli e S. Mattei; fu a Dresda, maestro della cappella reale e direttore dell'Opera italiana. Autore di lavori sacri, [...] vocali-strumentali (messe, oratorî, cantate, ecc.) e soprattutto teatrali (celebri ai suoi tempi Raoul di Créqui, 1811, e Il barbiere di Siviglia, 1816) rinomati per eleganza ed efficacia drammatica. Al ...
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Nome d'arte del pittore K. Schmidt (Rottluff, Chemnitz, 1884 - Berlino 1976). Studente di architettura con E. Heckel a Dresda, nel 1905 fu tra i promotori del gruppo Die Brücke. La sua opera pittorica, [...] così come l'intensa produzione grafica, sensibile all'influsso di V. van Gogh e di E. Munch, trasse poi motivi dall'arte primitiva, barbarica e negra, elaborando uno stile accentuatamente bidimensionale ...
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domicìdio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la negazione del diritto all’abitazione....