CANZACHI, Giovanni Camillo, detto lo Zoppo
Alfredo E. Bellingeri
Nacque a Bologna verso la fine del sec. XVII. Piccolo di statura e piuttosto grasso, quantunque zoppicasse da una gamba, fu considerato [...] , conte de Villéo, riuscì a riunire verso la fine del 1737 una compagnia che giunse agli inizi del nuovo anno a Dresda (Rasi, p. 382). Di questa compagnia faceva parte anche il C. che, ingaggiato dal Bertoldi, venne assunto al servizio di Federico ...
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Pittore (Venezia 1687 - ivi 1767). Allievo dello zio Francesco, pittore attivo a Venezia e nell'entroterra tra la fine del 17º e l'inizio del 18º sec., attraverso A. Balestra si avvicinò alla grande maniera [...] ), i modelli per I Romani saccheggiano il Tempio di Gerusalemme (dipinto commissionatogli da F. Algarotti per la galleria di Dresda e andato perduto) e della Maddalena (1744 circa, conservata nella pinacoteca di Parma), l'Annunciazione (1758). Di P ...
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CONTI, Francesco Bartolomeo
Raoul Meloncelli
Nacque a Firenze il 20 genn. 1682 e presumibilmente compì gli studi musicali nella sua città divenendo rapidamente un valente suonatore di tiorba; la sua [...] di P. Pariati, febbraio 1717, citato solo dal Manferrari; l'intermezzo in due parti Vespetta e Milo, libretto di S. Stampiglia, Dresda, teatro nel castello, 25 ott. 1717, in collab. con A. Scarlatti; il dramma in tre atti Astarto, libretto di A. Zeno ...
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DE ROSSI, Giovan Francesco
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 6 dic. 1796 da Giovanni Gherardo, noto letterato ed erudito discendente da una famiglia di mercanti di stoffe e banchieri d'origine [...] amorose che mantenne con l'avvocato fiscale Di Grazia di Lucca, con M. de Konneritz, gentiluomo che la scortò sposa a Dresda, e col barone di Lindenau, suo amministratore (Arch. Stato di Lucca, R. intima Segret. di gabinetto, filza 539, fasc. 1). A ...
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Waxman, Franz (propr. Wachsmann, Franz)
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e direttore d'orchestra tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Königshütte (Alta Slesia, od. Chorzów, Polonia) il 24 dicembre [...] inoltre dieci nominations al premio.
Figlio di un industriale di religione ebraica, dal 1924 compì studi musicali a Dresda e a Berlino, guadagnandosi nel contempo da vivere come pianista nei nightclub e nei Weintraub Syncopaters, una band jazzistica ...
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GARDENGHI, Giuseppe Felice
Salvatore Vicario
Nacque a Lugo in Romagna il 17 genn. 1875 da Giuseppe, insegnante nelle scuole locali, e da Angela Martini; essendogli stati imposti come secondi nomi Angelo [...] sanitaria che avrebbe proseguito fino al 1909. Visitati i laboratori di K. Flügge a Breslavia, l'esposizione di igiene di Dresda e gli impianti sanitari di Amburgo, dopo aver conseguito la libera docenza in igiene nel 1903 e aver tenuto un corso ...
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Krasker, Robert
Stefano Masi
Direttore della fotografia australiano, nato a Perth il 21 agosto 1913 e morto a Londra il 16 agosto 1981. Lavorò soprattutto in Gran Bretagna e incarnò il modello quasi [...] trasferì in Francia dove svolse studi d'arte a Parigi; quindi seguì i corsi di ottica alla Photohandler Schule di Dresda, che lo portarono in contatto con il lavoro dei grandi operatori del cinema espressionista. Tornato a Parigi, divenne assistente ...
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Architetto e designer (Anversa 1863 - Ober Aegeri, Zurigo, 1957). Membro del circolo Les XX nel 1889, fu uno dei principali impressionisti belgi. Sin dal 1892 si consacrò al rinnovamento dell'arte decorativa [...] interni per il negozio Art nouveau di S. Bing a Parigi e la sua partecipazione all'Esposizione di arti applicate di Dresda (1897) gli portarono grande fama soprattutto in Germania, dove si trasferì. Oltre a costruire numerose ville con i loro arredi ...
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Appellativo del pittore Iacopo Negretti o Nigretti (Serina, Bergamo, 1480 circa - Venezia 1528). P. ebbe larga fama tra i contemporanei. Formatosi nell'ambito belliniano, mostrò fin dalle prime opere una [...] tra i contemporanei, soprattutto per i ritratti femminili, che esaltano una bellezza dolce e patetica (Le tre sorelle, Dresda, Gemäldegalerie; Ritratto di dama, Milano, museo Poldi-Pezzoli; Giuditta, Firenze, Uffizi; S. Barbara, trittico in S. Maria ...
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AREZZO, Tommaso
Mario Barsali
Nacque il 16 dic. 1756 a Orbetello in Toscana, da nobile famiglia siciliana, secondogenito del marchese Orazio, che allora comandava la guamigione dello Stato dei Presidi, [...] imperiale; l'uditore Alvisini lasciò Pietroburgo il 7 ottobre.
Fino al novembre 1806, d'accordo col Consalvi, l'A. si fermò a Dresda, dove era arrivato l'8 ag. 1804, sperando nella ri presa delle relazioni: in fondo gli sfuggiva - e molto più ancora ...
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domicìdio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la negazione del diritto all’abitazione....