LEOPOLDO II di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Fulvio Conti
Nacque a Firenze il 3 ott. 1797 dal granduca Ferdinando III e dalla principessa Maria Luisa di Borbone figlia del re Ferdinando IV delle [...] prima frattura fra L. II e il ceto dirigente toscano si ebbe nel 1830, quando il granduca, al ritorno da un viaggio a Dresda e a Vienna, proibì lo svolgimento di una manifestazione in suo onore, organizzata fra gli altri da C. Ridolfi, G. Capponi e P ...
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GERBAIX DE SONNAZ, Ettore
Piero Crociani
Nacque a Thonon (Savoia) il 3 genn. 1787, terzogenito di Giano, maggior generale dell'armata sarda, e di Cristina di Maréchal Saumon. Appartenente a una famiglia [...] , le gardes d'honneur, e a Lione veniva incorporato nel 4° reggimento.
Promosso maresciallo d'alloggio, ad agosto era a Dresda e a ottobre partecipava alla battaglia di Lipsia. Alla fine dello stesso mese, in uno scontro con gli Austro-Bavaresi ...
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DE BLAAS, Eugenio
Cristina Donazzolo Cristante
Nacque ad Albano (Roma) il 24 luglio 1843 dal pittore austriaco Carl von Blaas e da Agnese Auda, italiana.
Carl (Manders, Tirolo, 1815-Vienna 1894), che [...] 29 dic. 1878 (pp. 412 s.); fu premiato con la medaglia d'oro all'Esposizione internazionale di Monaco del 1888; a Dresda, all'Intemazionale del 1894, ebbe la medaglia di seconda classe.
In Italia partecipò all'Esposizione nazionale a Venezia nel 1881 ...
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BRESSANI, Gregorio
Ugo Baldini
Nato a Treviso il 3 febbr. 1703 da Bartolomeo e Giovanna Trento, studiò dapprima nel locale collegio dei somaschi, poi a sedici anni entrò nel seminario di Ceneda, ove [...] rintracciabili, e tradusse le Bucoliche, inviando nel 1746 un esemplare della sua versione a F. Algarotti, allora a Dresda, che l'apprezzò vivamente. Né questo è il solo episodio significativo dell'amicizia tra i due, poiché Algarotti inviò ...
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Nome con cui è noto il pittore Giorgio da Castelfranco (erroneo il casato Barbarelli; n. Castelfranco Veneto forse 1477 - m. 1510). Capofila della scuola veneta del Cinquecento, con la sua opera ebbe un [...] su un senso nuovo del paesaggio e dei rapporti tra esso e la figura umana, come poi nella Venere (Dresda, Gemäldegalerie), nei Tre filosofi (Vienna, Kunsthistorisches Museum), nel Tramonto già nella collezione Donà delle Rose. Alla fine della sua ...
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DIAMANTINI, Giuseppe
Paolo Bellini
Figlio primogenito di Vincenzo e di Vittoria Amici, nacque a Fossombrone (Pesaro-Urbino) nel 1621. Giunto in età di apprendere l'arte, fu inviato a Bologna ove, stando [...] di Golia, un tempo conservato nella raccolta Wallenstein di Dux, passato poi, come già si è ricordato, alla Gemäldegalerie di Dresda. In questo gruppo sono da menzionare anche un S. Sebastiano (Milano, coll. Scelpizi), un Caino e Abele conservato a ...
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DJULGHEROFF, Nicolai
Matilde Tobia
Nacque a Kjustendil in Bulgaria il 20dic. 1901, da Slavi, tipografo, e da Tena Ceclareff. Fin dagli anni del liceo manifestò uno spiccato interesse per le arti figurative: [...] e a quella del Kunstfreunde del 1921 (ibid., p. 127). Nel 1922 s'iscrisse alla Neue Schule für Kunst "der Weg" di Dresda; in questa-scuola nel 1922 si tenne una sua esposizione personale: tra le opere Il Predicatore (Torino, coll. priv.; ripr. in ...
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BOCCACCINI, Giovanni Francesco
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Nacque a Pistoia il 23 giugno 1786 da Giuseppe, amministratore della casa Puccini, e da Marianna Breschi. Dodicenne, entrò chierico al collegio della cattedrale e prese [...] (26 dic. 1822) e La donna del lago di G. Rossini (gennaio 1823), il B. fu chiamato nella primavera 1823 a Dresda in qualità di primo tenore del Teatro Italiano, della cappella e della camera reale alla corte di Sassonia.
Qui interpretò brillantemente ...
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FOSCARI, Alvise
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 26 ott. 1665, primogenito di Francesco di Alvise, del ramo a S. Pantalon, e Maria Contarini.
Intrapresa la carriera politica, fu savio agli Ordini [...] che vietavano ai sudditi di ricevere benefici da altro principe. Il monarca palesava di far gran conto della presenza a Dresda del F., figlio del defunto, stimato senatore Francesco Foscari, e accennava a un precedente rifiuto del F., proprio a ...
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Autore drammatico tedesco (Detmold 1801 - ivi 1836). Innovatore del dramma classico e romantico e precursore del realismo teatrale, si rifece ai più arditi tentativi dello Sturm und Drang di una forma [...] e da F. v. Üchtritz, che più tardi avversò, nei salotti letterari berlinesi, e visse qualche tempo presso J.L. Tieck, a Dresda. Fallita la sua amicizia con Tieck, ritornò in patria, dove esercitò tra il 1824 e il '34 l'avvocatura militare, finché ...
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domicìdio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la negazione del diritto all’abitazione....