Nel saggio del 1979 La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere Jean-François Lyotard, dopo aver analizzato in chiave storico-critica le esperienze filosofiche fondate sui principali sistemi emancipativi [...] una presa d’atto: quella della fine dei miti fondativi della tradizione culturale occidentale, tra i quali figura impianto teorico del postmoderno. È necessario quindi proporre una contro-presa d’atto: la realtà esterna naturale è tale al di là di ...
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David Foster Wallace parla spesso di atleti e, in particolare, di tennisti. Lui stesso giocava a tennis, soprattutto da giovane, e considerava questo sport una vera e propria ossessione, assieme, ad esempio, [...] che è la saracinesca e, in generale, non è capace di maneggiare i corpi che ha attorno, come fa il padre di Jim, e come dovrebbe riferimento al famoso saggio di Walter Benjamin_, L’opera d’arte nell’era della sua riproducibilità tecnica._ Su questo ...
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Durante la seconda metà del XVIII secolo, tanto nel campo dell’arte figurativa quanto in quello della letteratura, si assiste al proliferare di una serie di immagini e rappresentazioni paesaggistiche [...] un torrente eterno mi spalancava accanto un abisso di cui i miei occhi non ardivano misurare la profondità. A volte mi John Locke, Saggio sull’intelletto umano, a cura di M. G. D’Amico e V. Cicero, Firenze, Bompiani, 2004; Jean-Jacques Rousseau, ...
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I personaggi che da sempre affascinano più i lettori della Gerusalemme Liberata sono le tre protagoniste femminili pagane, Clorinda, Armida ed Erminia. Guerriere, maghe e guaritrici, sono loro che, più [...] di ogni altro, con le loro perturbanti storie d’amore, sacrificio e coraggio, minano la compattezza dell’esercito cristiano e mettono in pericolo l’integrità dei soldati, rendendoli incapaci di riconoscere nelle lusinghevoli sembianze delle eroine le ...
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Questo articolo nasce da un’esperienza personale. Nel 2010, a mia nonna fu diagnosticata una forma di demenza senile tipo Alzheimer. Oggi, il neurologo dice che è giunta alla terza fase della malattia, [...] con un nome diverso dal suo. Il maggiore “campanello d’allarme”, tuttavia, è individuabile nella frequenza e nella ripetizione sua proprietà da più di 30 anni che peraltro percepiva come estranea, i nomi e l’età dei fratelli e dei suoi figli e aveva ...
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L’emergere della scienza moderna, fondata sul metodo sperimentale e su criteri interpretativi di tipo meccanicistico, permise la graduale eliminazione dei presupposti panpsichistici, antropomorfici ed [...] aveva correttamente osservato che la terra è sommersa da un «pelago d’aria», ma, come racconta Pascal in una lettera a Ribeyre, nutrito verso l’Antichità, seguendo le orme di Bacone, che nel I libro del Novum Organum scrive: «un’altra causa, che ha ...
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Vissuto a Parigi durante un’epoca di grandi tumulti politici per la Francia del periodo post-napoleonico, Évariste Galois (1811-1832), nell’arco della sua breve vita, ha lasciato un’impronta indelebile [...] Luigi Filippo. Già noto alle forze dell’ordine per un’accusa d’incitamento a un attentato contro il re, dalla quale fu assolto celebri parole «Je n'ai pas le temps». In vita i lavori matematici di Galois furono perlopiù ignorati, smarriti o incompresi ...
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Nell’epoca della quarta rivoluzione industriale le nuove tecnologie continuano ad evolversi e a diffondersi, spingendo l’intero mondo dell’impresa a stare al passo coi tempi. I professionisti culturali [...] non hanno dubbi sulla necessità d’adozione dello strumento digitale, ma viene percepito il rischio di appiattimento del contenuto che si , espressività e mera trasmissione. Il pregiudizio d’incompatibilità tra marketing e cultura è radicato nel ...
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Fin dal periodo formativo dell’Islam (VII-XI sec. d.Sharia: pregiudizi e rapporti con l’occidente), il mondo occidentale ha percepito l’universo Islamico come un qualcosa di antitetico rispetto alla Res [...] ”, cioè la Sharia. Infatti, seppur la Sharia nella visione stereotipata occidentale sembra diametralmente opposta a tutti i principi liberal democratici su cui l’ordinamento statale occidentale è basato, un’analisi più approfondita sul concetto ...
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La parola mito deriva dal greco μῦϑος (mythos) e possiede la stessa radice del verbo μυθέομαι (mytheomai) che significa “dire, raccontare”. Propriamente, quindi, il mito è un racconto, una narrazione [...] da parte di un autore francese che vive tra il secondo ‘800 e i primi decenni del ‘900, Joseph Péladan (1859-1918). Péladan è un e hanno una grande risonanza, perché lanciano le parole d’ordine del movimento simbolista. A queste esposizioni partecipa ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
A.D.I.
– Nelle datazioni di documenti medievali, abbreviazione di Anno Dominicae Incarnationis («nell’anno dell’Incarnazione del Signore») per indicare un anno secondo lo stile dell’Incarnazione (v.) o anche un anno qualsiasi dell’era cristiana...
IN PARTIBUS INFIDELIUM
G. D. I.
INFIDELIUM Qualifica adoperata per varî secoli a designare i vescovi titolari, abrogata dalla Congregazione di Propaganda Fide con lettera del 3 marzo 1882 (in Collectanea Sacrae Congregationis de Propaganda...
Cardinale (Ferrara 1479 - ivi 1520). Terzogenito di Ercole I duca di Ferrara e di Eleonora d'Aragona, fu destinato alla carriera ecclesiastica, nella quale raggiunse rapidamente le più alte cariche: a sette anni, infatti, era nominato arcivescovo...