In informatica, informazione elementare codificabile o codificata.
D. analogici e d. digitali
La rappresentazione di un’informazione può essere realizzata da d. analogici e da d. digitali. Id. analogici [...] sistema di evitare errori o di effettuare automaticamente un backup in presenza di segnali di errore ripristinando id. o i programmi corretti.
Data link Linee di comunicazione, con relativi modem e controllo della trasmissione, usate per trasmettere ...
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Famiglia nobile calabrese, venuta nel Mezzogiorno, pare, con i Normanni, ma affermatasi sotto Federico II di Svevia per opera di Pietro I (v.). Decaduta dopo la morte di lui, la famiglia riacquistò prestigio [...] Id'Angiò la contea di Catanzaro. Le lunghe guerre tra Angioini e Durazzeschi, e tra questi e gli Aragonesi, trovarono i R. in prima linea, ma divisi tra i (1729) e di duchi di Calvello: a esso appartennero i due Fabrizi (v.) e Paolo (v.). Ai R. ...
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Nome di varî sovrani arsacidi. Tiridate I: è così designato in genere un fratello di Arsace, che sarebbe succeduto ad Arsace nel regno (248-214 o 211 a. C.); taluni ne negano la storicità. Tiridate II [...] IV, fu educato in Roma dove visse come ostaggio, e nel 35 d. C. fu inviato da Tiberio ai Parti, che ribellatisi ad Artabano II Tiridate (propriamente Tiridate Id'Armenia), fratello di Vologese, che lo pose sul trono di Armenia (54 d. C. circa), ...
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Moneta d’oro fatta coniare da Carlo Id’Angiò (1266-85) a Barletta e poi a Messina in sostituzione dell’augustale.
R. si dissero pure varie monete d’oro e d’argento emesse in Sicilia e Sardegna dagli Aragonesi. [...] Con l’accrescersi della potenza spagnola si ebbero moltissime monete italiane con il nome e valore di un r., mezzo r., e la moneta con il valore di 8 r., cioè di uno scudo spagnolo, detta appunto pezza ...
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Famiglia siciliana, nota fin dal sec. 12º, tra i cui membri si ricordano: Federico, senatore di Messina (1286), vessillifero di Pietro Id'Aragona; Enrico, conte d'Aidone, stratigoto di Messina (1355), [...] grande ammiraglio, gran cancelliere e gran giustiziere del Regno, che si ribellò al sovrano (1375). Il figlio Enrico non riebbe i feudi confiscati al padre, ma acquistò Sinagra (1396), Sclafani (1407), ed altre terre. ...
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Economia
D. industriale In geografia economica, area ad alta intensità industriale, prevalentemente costituita da imprese di piccole e medie dimensioni, caratterizzate da una tendenza all’integrazione [...] grande importanza che in Italia hanno assunto, in termini produttivi, la piccola e la media impresa e, con esse, id. industriali. Secondo alcuni autori, questi ultimi hanno delineato in Italia una nuova via allo sviluppo economico nel Nord-Est, nel ...
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Antropologia
Il concetto di d. riveste una grande importanza nelle scienze sociali, in particolare in antropologia culturale. Nella sua opera Essai sur le don (1923-24), M. Mauss osservò che in molte società [...] lui stesso è conosciuto e amato da Dio.
Per la dottrina cattolica, fondata dai Padri e dagli antichi scrittori cristiani su Isaia, 11, 1-2, i sette d. dello Spirito Santo sono: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timor di Dio ...
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Collezionista d'arte (Colonia 1618 - Parigi 1695), banchiere a Parigi, direttore della Compagnia delle Indie Orientali. Amico di Van Dyck, che lo ritrasse più volte (un ritratto è all'Ermitage). Fu tra [...] maggiori acquirenti delle collezioni di Carlo Id'Inghilterra (1650-53). Fino al 1670 perseguì con avvedutezza e larghezza di mezzi la sua ricerca di pitture e, soprattutto, di disegni antichi. Poi (1670), costretto da rovesci finanziarî, vendette la ...
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Geografia
Cima D. Nella toponomastica alpina nome di cima sulla quale, vista da una determinata località della valle, appare il sole a mezzogiorno; è nome più frequente di altre consimili (Cima Nove, Cima [...] del popolo a Pisa nel 13° e 14° sec.; id. a Siena nel 14° sec.; id. buonomini a Firenze nel 1321; il consiglio dei d. nelle colonie veneziane); altre con funzioni finanziarie e di sindacato (id. procuratori di Firenze dal 1480 al 1494); altre ...
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Uomo politico, amatore d'arte, letterato (Napoli 1406 circa - ivi 1487). Partigiano fedele di Alfonso Id'Aragona, lo accompagnò alla conquista di Napoli (1442), e fu consigliere e ministro del successore [...] Ferrante il Vecchio. Nel 1466 si fece costruire un sontuoso palazzo, tra i più insigni del Rinascimento a Napoli, dove raccolse numerose opere d'arte. Lasciò 8 "memoriali" di contenuto morale e politico, fra cui il Memoriale sui doveri del principe ( ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
A.D.I.
– Nelle datazioni di documenti medievali, abbreviazione di Anno Dominicae Incarnationis («nell’anno dell’Incarnazione del Signore») per indicare un anno secondo lo stile dell’Incarnazione (v.) o anche un anno qualsiasi dell’era cristiana...