Filologo classico, nato a Napoli il 22 febbraio 1913, morto a Genova il 24 settembre 1991. Formatosi alla scuola di A. Rostagni, dopo un decennio di incarichi universitari, ha ricoperto la cattedra di [...] : Fedro (1945), Punti di vista sulla favola esopica (1971), Orazio favolista (1986); di Plauto, in particolare con Da Sarsina a Opuscula i suoi scritti minori.
Nella ripresa di studi anteriori d.C. dimostra la validità delle sue idee precedenti e nel ...
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Borgata dell'Umbria, in provincia di Terni (877 ab. nel 1921) posta a 252 m. s. m. nella valle del Nera, in un punto in cui questa si restringe in una pittoresca gola. Il Nera divide l'abitato in due parti, [...] quarto del sec. XV); affreschi (1503) di Orazio Merlini, pittore dai modi schiettamente umbri; una nicchia l'Abazzia di S. Pietro in Valle: A. Schmarsow, Romanische Wandgemälde d. Abteikirche S. Pietro bei Ferentillo, in Rep. f. Kunstw., XXVIII ...
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Comune della Valsugana, in provincia di Trento. Il centro principale è un'importante borgata, attraversata dal Brenta, posta in bella posizione, a 390 m. s. m., su terreni alluvionali, là dove la valle [...] la borgata, molto danneggiata anche nell'ultima guerra. È d'origine romana, corrispondente all'antica Ausugum, stazione sulla strada Cappello nell'età barocca, trovarono continuatori ai giorni nostri nella dinastia dei Prati e in Orazio Gaigher. ...
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Storico e filologo, nato a Gand il 30 ottobre 1872, morto a Lovanio il 4 gennaio 1950. Gesuita, terminati gli studî teologici a Lovanio, vi insegnò dal 1906 patristica, e (1915) storia dei dogmi, promovendo [...] che suggeriva più che non fornisse il panorama del sec. 12°, il D. G. ha fatto seguire, negli ultimi anni, un felice lavoro di sintesi Parigi, ecc.), nelle sue predilezioni letterarie (Orazio, Virgilio, Cicerone), nelle sue polemiche politico- ...
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Autore drammatico dialettale, nato a Torino nel 1842 e ivi morto nel 1897. Funzionario municipale, e in seguito direttore della Biblioteca civica, esordì con le Due strà, rappresentate dal Toselli nel [...] non sempre fortunati (Don Girella, 1862; L'incubo; Il conte Orazio; Chi si aiuta Dio l'aiuta; Concordia; La Dote, ecc.), . e La litt. cont. en Italie, Parigi 1883, n. 150 segg.; D. Orsi, Il teatro piemontese in dialetto, Milano 1890-91, 2 voll.; G. ...
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Pittore, nato a Roma verso il 1589, morto a Venezia nel 1624. Prese dal Caravaggio più l'odio per l'accademia che la severa interezza della sua riforma. Perciò, mentre il Caravaggio abbandonava sempre [...] Cigoli. Un venezianismo sostanzioso, alla Bassano: quello di Orazio Borgianni, il quale è forse più direttamente importante per e l'europeo, sotto gli auspici dell'arte veneta; d'un colore ormai rischiarato e voluttuoso, che ritemprerà il Seicento ...
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. È il nome di un luogo della Puglia, dove esistette un fons Bandusinus, o piuttosto il nome della ninfa abitatrice della sorgente. Il nome durava ancora al tempo di papa Pasquale II e ricorre in una bolla [...] memorie oraziane, nella localitb detta Palazzo (Découverte de la maison d'Horace, Roma 1769, III, pp. 363 segg., 536 segg ma si debba invece ritenere che quella poesia fosse ispirata a Orazio da un viaggio in Puglia nel quale egli avrebbe rivisto la ...
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Nacque a Crema dalla nobile famiglia Carioni verso il 1460, e fattosi domenicano nel 1519 fu nel convento di S. Corona a Vicenza direttore spirituale di S. Gaetano Thiene, che nel 1523 fondava in Roma [...] sembrava inclinare al semipelagianismo di Giovanni Cassiano ch'egli stesso elogiava, e pelagiani addirittura erano chiamati i suoi aderenti. D'altro canto, l'austerità di lui e certi esercizî di mortificazione che il suo ascetismo un po' spinto gli ...
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PORSENNA
Plinio Fraccaro
. La tradizione vulgata romana narrava che Tarquinio il Superbo, detronizzato, persuase Lars Porsenna, re di Chiusi, a rimetterlo sul trono con le armi. Il re etrusco venne [...] città. Ma i Romani si difesero compiendo atti di valore tali (Orazio Coclite, Muzio Scevola, ecc.) che P., ammirato, offrì loro la siano che lo sdoppiamento di un'unica figura, si pensò d'identificare i loro successori, P. e Mastarna (e alcuni ...
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Antica coppia di divinità latine della pastorizia. Fauno è il dio che favorisce la fecondità delle greggi (il suo nome dalla radice di faveo) e le preserva dagli assalti dei lupi: onde il nome di Luperci [...] suo nome di Fatuus, da fari). Nel culto, Fauno decadde presto d'importanza, soprattutto in seguito alla parte sempre maggiore data a un dio 5 dicembre ricorrevano invece le feste Faunalia, descritte da Orazio nell'ode 18ª del III libro.
Iconografia. - ...
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oblio oncologico loc. s.le m. Forma di tutela, a favore di chi è stato malato di cancro, che abolisce l'obbligo di dichiarare di essere stati pazienti oncologici dopo un periodo di tempo indicato dalla legge, al fine di impedire forme di discriminazione...
epistola
epìstola s. f. [dal lat. epistŭla o epistŏla, gr. ἐπιστολή, der. di ἐπιστέλλω «inviare»]. – 1. a. Comunicazione scritta, missiva; è in genere sinon. dotto di lettera, con cui si alterna per indicare la corrispondenza privata o ufficiale...