Statista inglese (Liverpool 1809 - Hawarden 1898). Dal 1832 con i tories, passò poi al Partito liberale, divenendone leader (1865). Più volte primo ministro (1868-74, 1880-85, 1886 e 1892-94), varò numerose [...] , 1858) mostrano vasta conoscenza dei poemi omerici, ma hanno scarso valore filologico e storico. Traduttore in inglese delle odi d'Orazio, fu inoltre un appassionato cultore di Dante: nel suo ultimo contributo, Did Dante study in Oxford?, apparso in ...
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Gruppo musicale rock-pop italiano, fondato nel 1966 e composto, nella sua prima versione da R. Fogli (n. 1947), R. Facchinetti (n. 1944), D. Battaglia (n. 1951), S. D’Orazio (1948-2020), R. Canzian (n. [...] 1990 vinsero il Festival di Sanremo con Uomini soli e nel 2003 realizzarono il musical Pinocchio. Nel 2009 il batterista D’Orazio si è ritirato dal gruppo. Della produzione successiva vanno citati tra gli altri gli album Dove comincia il sole Live ...
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RAJBERTI, Giovanni
Giulio Natali
Medico e poeta, nato a Milano il 18 aprile 1805, morto a Monza l'11 dicembre 1861. Laureatosi in medicina a Pavia nel 1830, fu per alcuni anni direttore "facente funzione" [...] cui fece seguire quello di tre satire d'Orazio, divenuto così milanese e contemporaneo del L'arte di convitare, parte 1ª (1850) e parte 2ª (1851), Il viaggio d'un ignorante a Parigi (1857). Alle tre ultime è raccomandata la sua fama: specialmente ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] modello; e i primi lettori delle Odi barbare, se persone colte, vi sentirono un'eco assai chiara della poesia d'Orazio. Sennonché, nel Carducci, il poeta e il critico si trovarono continuamente insieme: e nella storia della poesia barbara egli ...
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VIRGILIO
Augusto ROSTAGNI
Salvatore BATTAGLIA
. Publio Virgilio Marone (Publius Vergilius Maro) fu, per il senso sublime dell'arte e per l'influenza che esercitò nei secoli, il massimo poeta di Roma; [...] etici e artistici; amicizia che troviamo efficacemente descritta, in tutto il suo valore affettivo e dottrinale, nella celebre satira d'Orazio in cui si racconta il viaggio a Brindisi, del 37 a. C. (Sat., I, 5, v. 40 segg.). Al soggiorno di Napoli ...
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POPE, Alexander
Ernest de Sélincourt
Poeta inglese, nato a Londra il 21 maggio 1688, morto a Twickenham il 30 maggio 1744. Era figlio di un drappiere ritiratosi nel 1700 in agiatezza a Binfield, nella [...] , ricevette la visita del Bolingbroke, il quale gli fece notare come "si sarebbe prestata" la prima satira del secondo libro d'Orazio, se il P. avesse voluto imitarla in inglese. Il poeta accettò il consiglio e si mise al lavoro su quelle Imitations ...
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STRANIERI
Ester Capuzzo
(XXXII, p. 817; App. II, II, p. 915; III, II, p. 853)
Varie sono le figure che possono essere compendiate nel termine straniero (''immigrato'', ''rifugiato'', ''profugo'', ''apolide''), [...] . 31-50; M. Forti, Due anni dopo. Un bilancio della legge Martelli, in Politica ed Economia, 1992, pp. 68-76; G. D'Orazio, Società democratica e limiti della condizione dello straniero, in Iustitia, 1993, pp. 114-28. Inoltre, sulla l. 91/1992 cfr. S ...
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HURD, Richard
Isopel MAY
Critico ed erudito inglese, nato a Congreve (Staffordshire) nel 1720, morto a Worcester nel 1808. Fu vescovo prima di Lichfield e poi di Worcester, e non accettò la nomina ad [...] principe di Galles) e fu amico di molti letterati, specie di W. Warburton.
Pubblicò edizioni critiche di diverse opere d'Orazio, molto apprezzate a quell'epoca, e lasciò pregevoli appunti per un'edizione delle opere di Addison. Scrisse anche dialoghi ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] non sono sfuggite ad Aristotele e hanno eco in Orazio: è probabile che esse risalgano molto in su nella la parte che lo contiene. Ma, anche ad astrarre del tutto dalle opere d'arte menzionate, l'Odissea conosce in un unico passo (XIX, 177) a ...
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FRANCESCO I de' Medici, granduca di Toscana
Antonio Panella
Figlio di Cosimo I e di Eleonora di Toledo, nato a Firenze il 25 marzo 1541, successe al padre nel 1574; ma già da dieci anni Cosimo I gli [...] dopo l'ascesa al trono con la congiura ordita da Orazio Pucci, da lui mandato al patibolo.
Alle difficoltà dominò sulla volontà di lui, e che F., mortagli nel 1578 Giovanna d'Austria, sposò. Dal matrimonio non nacquero figli; ma poiché forte era ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
oblio oncologico loc. s.le m. Forma di tutela, a favore di chi è stato malato di cancro, che abolisce l'obbligo di dichiarare di essere stati pazienti oncologici dopo un periodo di tempo indicato dalla legge, al fine di impedire forme di discriminazione...