Filippo D'AngeloLe città e i giorniNottetempo, Milano, 2024 Il dibattito intorno alle generazioni ha portato al fiorire di svariate etichette linguistiche (tra le tante, l’ormai celeberrimo boomer), il [...] . La generazione del precariato: lavorativo, umano, affettivo, valoriale.Maurizio ed Emanuele, i due fratelli protagonisti del romanzo Le città e i giorni di Filippo D’Angelo, sono due perfetti rappresentanti di tale generazione.Figli di un archistar ...
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Cercando la parola fine nel vocabolario Treccani, includendo anche i sinonimi e i contrari, ci si imbatte in questa esplicitazione:fine: s. f. (raro o ant. m.) [lat. fīnis "limite; cessazione"]. - [ultima [...] anche capace di restare in attesa.La conclusione di una storia d’amore segna una cesura profonda nella vita di chi la vive saranno mai, ciao amore grande di tutte le vite.Non vedremo i nostri capelli ingrigirsi. Non potrò passare le dita tra le tue ...
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Le parole in viaggio seguono spesso vie non lineari. Più ci allontaniamo dall’orizzonte linguistico europeo, poi, più i viaggi di queste parole si fanno tortuosi e imprevedibili: le parole possono infatti [...] arrivare a noi direttamente, oppure possono conoscere soste – una o più d’una – presso lingue di mediazione. Anche i deonimici non sfuggono a questi itinerari.Per alcuni di essi il luogo di sosta è prevedibile e quasi obbligato: quando lo scienziato ...
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L’Africa in italianoI commenti legati al recente conferimento degli Oscar apparsi sulla stampa italiana hanno fatto abbondante uso dell’espressione politicamente corretto, puntualmente finita in bella [...] keniota Lupita Nyong'o, fino all’assegnazione dell’Orso d’Oro a Dahomey, documentario della regista Mati Diop, che meglio: di comunicazione tra giovani che sanno ancora dialogare attraverso i libri e grazie ai corpi, ascoltando in silenzio il rumore ...
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Ogni volta che incontro, in maniera più o meno casuale, la parola prigione, la mente mi restituisce un’immagine che si è costruita nel tempo, conseguenza dei tanti libri letti e mai dimenticati – tra gli [...] credo che non abbiano colmato davvero quel silenzio che scandisce i giorni, i mesi, gli anni. Che accresce la distanza tra il volta, tocca alla letteratura. O meglio, a quel romanzo d’inchiesta che, evitando il giudizio, mette al centro le persone ...
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L’attesa esprime il femminile per via della maternità. Come la terra aspetta che a maggio porti frutti il suo seme nascosto, così la donna attende il lievitare del ventre e intanto il suo sorriso sembra [...] «Perché il suo carro tarda ad arrivare? Perché così a rilento procedono i suoi carri?» (Gdc 5,28).Si tratta di un’attesa caparbia in , T., Aspettando Godot, Einaudi, Torino 1997.Buzzati, D., Il deserto dei Tartari, Mondadori, Milano 2021.Cacciari, ...
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Michela Murgia era una donna sarda. Entrambe le condizioni sono state decisive per lei non solo in termini esistenziali, ma anche intellettuali e politici. Tuttavia, se il suo impegno nel campo dei diritti [...] cosciente di appartenere a un altro luogo e a un’altra storia. Anche per questo sono sempre andati a vuoto i reiterati tentativi di cooptarla, anche in termini elettorali, da parte dell’intellighenzia progressista del Belpaese. Il suo rapporto con la ...
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In questo articolo parlate erroneamente di “dialetto” invece di lingua sarda: https://www.treccani.it/enciclopedia/italiano-di-sardegna_%28Enciclopedia-dell%27Italiano%29/ Da un punto di vista scientifico [...] una comprensione scientifica della cultura e lingua sarda.Riceviamo e pubblichiamo questa che, più che essere una domanda, è un capo d’accusa. Le opinioni sul caso linguistico della Sardegna sono da anni al centro del dibattito tra gli studiosi e si ...
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«I quattro studi raccolti in questo libretto (cui se ne aggiunge un quinto, in appendice, di natura stravagante) – scriveva Dante Isella nell’Avvertenza a Le carte mescolate. Esperienze di filologia d’autore, [...] dallo scattare di un tic proprio della sua tarda poetica (pp. 159-60).Un libro che sembra scritto per i critici letterarî d’oggidì, troppo spesso inetti a trasformare l’atto esegetico da pura impressione a dimostrazione verificabile e concreta. Libri ...
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L’«eponimia monetale» (Caltabiano/Colace 1987), ovvero l’uso di derivare i nomi (ufficiali e/o popolari) delle monete dai nomi propri dei rispettivi emittenti, è un fenomeno noto fin dall’antichità, come [...] coniate da prìncipi che avevano nome Carlo. La più antica è quella fatta realizzare a Napoli nel 1278 da Carlo Id’Angiò, la quale fu detta anche saluto dall’immagine della Salutazione angelica, ossia l’Annunciazione della Vergine, che recava sul ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
A.D.I.
– Nelle datazioni di documenti medievali, abbreviazione di Anno Dominicae Incarnationis («nell’anno dell’Incarnazione del Signore») per indicare un anno secondo lo stile dell’Incarnazione (v.) o anche un anno qualsiasi dell’era cristiana...
IN PARTIBUS INFIDELIUM
G. D. I.
INFIDELIUM Qualifica adoperata per varî secoli a designare i vescovi titolari, abrogata dalla Congregazione di Propaganda Fide con lettera del 3 marzo 1882 (in Collectanea Sacrae Congregationis de Propaganda...
Cardinale (Ferrara 1479 - ivi 1520). Terzogenito di Ercole I duca di Ferrara e di Eleonora d'Aragona, fu destinato alla carriera ecclesiastica, nella quale raggiunse rapidamente le più alte cariche: a sette anni, infatti, era nominato arcivescovo...