Gesuita (Torino 1793 - Roma 1862), figlio di Cesare. Entrò nella Compagnia di Gesù nel 1814 ed ebbe incarichi d'insegnamento e direttivi nei collegi di Novara (sino al 1824), Roma (1824-29), Napoli (1829-33) [...] (1833-1850); dal 1859 fu a Roma, redattore della Civiltà Cattolica. Dapprima non sfavorevole alle idee liberali, dopo i moti del 1848-49 le avversò risolutamente, dimostrandosi tenace difensore della tradizione cattolica e delle posizioni della Santa ...
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Successore (n. Todi - m. in Crimea 655) di Teodoro I, di cui era stato apocrisiario a Costantinopoli. Eletto nel luglio 649, in un momento assai critico per l'affermarsi del monotelismo sostenuto dagli [...] imperatori d'Oriente, convocò un concilio in Laterano (ott. 649) che condannò il monotelismo e gli editti imperiali in proposito (Ekthesis, Typos). La reazione di Costante II fu violentissima e portò nel 653, per mano dell'esarca Teodoro Calliope, ...
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Religioso (Casoria 1814 - Napoli 1885), dei frati minori alcantarini; istituì (1859) la congregazione dei Frati bigi della carità. Apostolo di carità, aprì ospizî, scuole, collegi popolari, asili in varie [...] città d'Italia; in Africa aprì un collegio per i bambini indigeni. La sua autorità morale gli permise di esercitare anche una notevole influenza politica; caldeggiò con L. Tosti una conciliazione tra il Vaticano e l'Italia, e fu autorevole membro del ...
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Prelato (Venezia 1625 - Padova 1697); dapprima diplomatico, si diede alla vita ecclesiastica nel 1655; fu vescovo di Bergamo (1657), cardinale (1660) e vescovo di Padova (1664). Diede impulso alla cultura, [...] fu largamente benefico, si preoccupò, senza risultati, di unire le Chiese d'Occidente e d'Oriente. Fondò la tipografia, anche orientale, del seminario di Padova, in relazione con i suoi tentativi di unire le due Chiese; nei conclavi del 1676 e del ...
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Predicatore (Pavia 1312 circa - Ischia 1380), agostiniano eremitano; sdegnato per la corruzione morale e l'oppressione politica dei visconti a Pavia, messosi a capo del popolo, li espulse (1356) con i [...] Beccaria, loro alleati. Tornati (1359) i Visconti, il B. fu chiuso in carcere; liberato dopo 14 anni circa, dopo un breve diplomatica, si ritirò presso il fratello Bartolomeo, vescovo d'Ischia. Probabilmente nel 1359, mentre era assediato in Pavia ...
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Figlio (Castiglione delle Stiviere 1568 - Roma 1591) primogenito di Ferrante, marchese di Castiglione delle Stiviere, e di Marta Tana Santena da Chieri. Incline sin dall'infanzia a una vita ritirata e [...] di preghiera, ceduto il marchesato al fratello Ridolfo, entrò fra i gesuiti (1585). Studente di teologia nel Collegio Romano, diede prova d'ingegno e devozione. Morì per etisia contratta nell'assistenza agli ammalati durante una pestilenza. Paolo V ...
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Vescovo d'Ivrea (m. tra il 1003 e il 1014), forse della famiglia vercellese degli Arborio; fu eletto per influenza di Ottone I; nel 969 prendeva parte al sinodo convocato a Milano da Valperto. Nella lotta [...] , ma solo l'aiuto imperiale gli consentì di rientrare in Ivrea dichiarata immune. In seguito fondò, con Arduino, l'abbazia di Fruttuaria. Fece miniare codici, ora appartenenti alla biblioteca d'Ivrea, tra i quali di grande interesse un sacramentario. ...
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Fratello laico dei redentoristi (Muro Lucano 1726 - Materdomini, Caposele, 1755), tra i quali entrò (1749), dopo aver cercato invano di essere ammesso tra i cappuccini; converso (1752), svolse un'intensa [...] come protettore dei poveri e taumaturgo. Di cultura assai elementare, è autore di alcune lettere di direzione spirituale e d'un Regolamento di vita. La sua tomba nel tempio di Caposele è meta di pellegrinaggi devozionali. Invocato dalle partorienti ...
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Vescovo-principe di Trento (Issogne, Val d'Aosta, 1599 - Trento 1658); coadiutore dal 1620 dello zio Carlo Gaudenzio, gli successe (1629) nel vescovato-principato di Trento. Sotto il suo governo, caratterizzato [...] suoi tentativi di far riconoscere dalla Curia romana la sua relazione con Claudia Particella, si fecero sempre più manifesti i segni della decadenza economica e materiale del principato, in netto contrasto con il fiorire degli studî e delle lettere. ...
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Pastore valdese (San Germano Chisone, Pinerolo, 1839 - Guttannen, Svizzera, 1904); pastore (1867-72) a Venezia, poi prof. nella Facoltà teologica valdese di Firenze, ove fondò il periodico La rivista cristiana [...] (1873-87). Tra i suoi studî si ricordano: Storia dei martiri della riforma italiana (1879), Histoire des Vaudois d'Italie (1887), I nostri protestanti (2 voll., 1895-97). ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
A.D.I.
– Nelle datazioni di documenti medievali, abbreviazione di Anno Dominicae Incarnationis («nell’anno dell’Incarnazione del Signore») per indicare un anno secondo lo stile dell’Incarnazione (v.) o anche un anno qualsiasi dell’era cristiana...