Nome d'arte dell'attore statunitense W. C. Dukinfield (Filadelfia 1879 - Pasadena 1946). Giocoliere e attore di music-hall, dopo un breve cortometraggio (Pool sharks) del 1915, tornò al cinema con D. W. [...] Griffith in Sally of the sawdust (Zingaresca, 1925), affermandosi, soprattutto dopo l'avvento del sonoro, come eccellente interprete, in molti film, di personaggi burberi ed eccentrici: da ricordare almeno Alice in Wonderland (1933) di N. McLeod e ...
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Nome d'arte dell'attrice cinematografica Blanche Alexander (Chicago 1895 - New York 1986). Attrice sin da giovanissima, si distinse in parti di adolescente, e poi di eroina energica e coraggiosa nel cinema [...] muto statunitense, soprattutto nei film di D. W. Griffith (The lonedale operator, 1911; Judith of Bethulia, 1913); tra gli altri film che ha interpretato, ricordiamo The Warrens of Virginia (1915) e Anna Christie (1923). ...
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Regista cinematografico italiano (Roma 1874 - ivi 1920), tra i più rinomati del primo periodo del cinema muto; diresse, fra l'altro: Otello (1907); Beatrice Cenci (1909); Macbeth (1909); La Gorgona (1912); [...] Ma l'amor mio non muore (1913), nel quale usò efficacemente il "primo piano" che venne poi riscoperto da D. W. Griffith; Resurrezione (1914); Capitan Fracassa (1917), Fior d'amore (1920). ...
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SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] costruite mastodontiche e complesse architetture in stile classico.
L'esempio italiano trovò largo seguito in America (Intolerance, di D. W. Griffith, s. di R. Ellis Wales, 1916), dove, oltre a H. Horner e a L. Wheeler, lo stile coloniale ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] egli sarebbe diventato il più grande regista del suo tempo".
Il primo Macbeth, muto, fu realizzato da D.W. Griffith, con didascalie della brillante scrittrice e sceneggiatrice A. Loos; seguirono i 'grandi film shakespeariani', sia quelli interpretati ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] . Burch, La lucarne de l'infini. Naissance du langage cinématographique, Paris 1991 (trad. it. Parma 1994).
T. Gunning, D.W. Griffith and the origins of American narrative film. The early years at Biograph, Urbana 1991.
J. Staiger, Interpreting films ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] 1986.
N. Burch, La lucarne de l'infini. Naissance du langage cinématographique, Paris 1991 (trad. it. Parma 1994).
T. Gunning, D.W. Griffith and the origins of American narrative film. The early years at Biograph, Urbana 1991.
Ch. Metz, L'énonciation ...
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LEONE, Sergio
Valerio Caprara
Nacque a Roma il 3 genn. 1929 da Vincenzo, in arte Roberto Roberti, apprezzato e prolifico "direttore artistico" del cinema muto, e da Edvige Valcarenghi, attrice col nome [...] il "tempo" del L. prende tutto il suo tempo ed è ciò che lo rende "definitivo" avvicinandolo ai film-cattedrali di D.W. Griffith, A. Gance, S.M. Ejzenštejn. Nella ormai celebre inquadratura finale, De Niro ha sulle labbra uno strano sorriso: tutta la ...
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GUGLIELMI, Rodolfo Pietro (in arte Rodolfo Valentino)
Paola Cristalli
Nacque a Castellaneta, presso Taranto, il 6 maggio 1895 da Giovanni e da Gabriella Barbin.
Il padre, ex capitano di cavalleria, esercitava [...] Koszarski (There's a new star in heaven. Valentino, a cura di E. Orbanz, Berlin 1979, p. 42), appartiene a D.W. Griffith e sembra testimoniare l'incontro tra il padre fondatore del linguaggio cinematografico e l'attore in procinto di diventare la più ...
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GALLONE, Carmelo (detto Carmine)
Emanuele Del Monaco
Nacque a Taggia (Imperia) il 10 sett. 1885 da Pasquale e Rosa Langery. Nel 1911 si recò a Roma per partecipare al concorso drammatico nazionale bandito [...] , di opere liriche, furono altrettanti successi.
Nel 1940 girò Le due orfanelle, rifacimento larmoyant dell'omonimo film di D.W. Griffith, con Alida Valli e Maria Denis; in Melodie eterne (con G. Cervi e la spagnola Conchita Montenegro), dello ...
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