capacita
capacità [Der. del lat. capacitas -atis, da capax "capiente"] [LSF] (a) Attitudine di un oggetto a contenere qualcosa fino a un determinato limite; è riferita di norma a recipienti (c. di un [...] alla natura o della grandezza ricevuta (ne sono esempi le c. ricordate sinora [INF] [ELT] C. informazionale: v. sopra: C. d'informazione. ◆ [FTC] [MCC] C. meccanica: per un cedevolezza; sua unità SI è il metro a newton (m/N). La denomin. deriva dal ...
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lamina
làmina [Lat. lamina "lama sottile"] [LSF] Corpo in cui l'estensione di una delle tre dimensioni è molto minore di quella delle altre due. ◆ [STF] [ASF] In antichi strumenti astronomici, e spec. [...] di materiale birifrangente, utilizzata per polarizzare luce naturale o per analizzare luce polarizzata: ne sono esempi le l. a mezz'onda e a quarto d'onda, cosiddette in quanto introducono uno sfasamento, fra il raggio ordinario e quello ...
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parallelo 2
parallèlo2 [s.m. dall'agg. parallelo] [ALG] In una qualunque superficie generata dalla rotazione di una curva intorno a un asse fisso, la circonferenza descritta da un punto della curva generatrice [...] generico piano ortogonale all'asse, non esterno né tangente. ◆ [ASF] P. celeste per ottenere grandi potenze d'uscita, ottenuto raggruppando un della latitudine loro pertinente, da 0° (all'equatore) a 90° (ai poli), preceduto dal nome nord o dal ...
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intersezione
intersezióne [Der. del lat. intersectio -onis, da intersecare, comp. di inter- e secare, e quindi "tagliare nel mezzo"] [ALG] L'incontrarsi di enti geometrici (due rette, una retta e un [...] misurati, dovendo essere necessariamente α+β+γ=180°; (d) l'i. indietro (problema di Snellius-Pothenot) sottospazio di S (ammesso che ne esista uno solo) contenuto sia in S₁ che in S₂; per es., nello spazio euclideo a tre dimensioni, lo spazio i. ...
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urto
urto [Der. del provenzale ant. urtar "scontrarsi", probab. der. del franco hurt "ariete"] [FSN] [MCC] Fenomeno meccanico che si produce nell'incontro di due (o più) corpi in moto l'uno rispetto [...] più corpi che ne modifichi la velocità; è fondamentale la distinzione tra u. elastico e u. anelastico, a seconda che si mediamente subisce nel tempo a opera delle altre particelle di fluido (per es., una molecola d'idrogeno in condizioni normali di ...
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periodo
perìodo [Der. del lat. periodus, dal gr. períodos "circuito, giro", comp. di peri- "intorno" e hodós "strada"] [LSF] Per certi fenomeni, detti fenomeni periodici, il minimo intervallo di tempo, [...] o per la pulsazione spaziale (il modulo del vettore d'onda nei fenomeni ondulatori) k=2π/λ; in base a queste relazioni si può definire il p. anche applicano anche a fenomeni periodici dipendenti da una grandezza che non sia né il tempo né lo spazio, ...
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igrometro
igròmetro [Comp. di igro- e -metro] [MTR] [FML] [GFS] Strumento per misurare l'umidità assoluta oppure relativa di un gas, usato spec. nella meteorologia per l'umidità dell'aria. ◆ [MTR] [FML] [...] l'umidità relativa e sono strumenti di uso corrente nella meteorologia. Se ne hanno di vari tipi, dei quali i più importanti sono i seguenti, che una abbia la sua massima sensibilità a una delle lunghezze d'onda ove l'assorbimento dovuto al vapore ...
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giorno
giórno [Der. del lat. diurnum (tempus) "tempo diurno", da dies "giorno"] [MTR] [ASF] [GFS] Termine usato con i seguenti signif.: (a) il periodo della rotazione terrestre, cioè l'intervallo di [...] di misura del tempo detta g. (simb.: d) in quanto rapportato esattamente a 86 400 secondi (di tempo UTC); esso viene ne con il precedente, converrebbe chiamarlo arco diurno o periodo diurno); a differenza dal g. vero e proprio, la sua durata varia a ...
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Mach Ernst
Mach 〈mak'〉 Ernst [STF] (Turany, Moravia, 1838 - Haar, presso Monaco di Baviera, 1916) Prof. di fisica nell'univ. di Graz (1866), poi in quella di Praga (1867) e infine prof. di filosofia [...] lungo i fasci le frange d'interferenza, mediante lo spostamento contemporaneo delle lamine d, f o di quelle a, c. ◆ [OTT] [MCC] Meccanica di M.: trovò la sua coerente formulazione ne La meccanica nel suo sviluppo storico-critico (1883) ed è ...
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cella
cèlla [Lat. cella "cameretta"] [LSF] Termine, adeguatamente specificato, per indicare: (a) piccoli ambienti (c. anecoica, c. frigorifera, ecc.); (b) piccoli recipienti destinati a particolari usi [...] continua, come sinon. di pila (c. a combustibile, c. voltaica, ecc.); (d) figurat., certe entità spaziali (c. dello spazio al variare di h nell'intorno del valore della costante di Planck, se ne deduce che ci si trova in un regime in cui non si può ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...