AGANOOR, Vittoria
Antonio Russi
Nacque a Padova il 26 maggio 1855 da Edoardo e da Giuseppina Pacini.
La famiglia paterna, di origine armena, era emigrata in Persia e di lì poi in India nella prima metà [...] a Parigi, a Venezia e infine a Padova. La provenienza della famiglia dall'India e la nascita del padre a Madras fecero credere erroneamente a più d'uno che l'A critica furono assai calde e la fama dell'A. ne fu assai accresciuta. L'ammirazione che la ...
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ARCANGELI, Giuseppe
Piero Treves
Nacque a San Marcello Pistoiese, da Cristofano, il 13 dic. 1807; di povera fanúglia, per poter studiare fu avviato alla carriera ecclesiastica nel seminario di Pistoia, [...] di Toscana, e presto fuor d'Italia, completarono l'educazione dell'A. in senso liberal-moderato e, luce il promesso terzo volume sicché non furono ristampate né la recensione danconiana, né quella all'edizione Gussalli dell'epistolario giordaniano (in ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] restringere di molto o a negare l'originalità concettuale dell'inno, che d'altra parte non è certo un modello di compattezza logica o di organica dialettica. Né la validità potrebbe rivendicarsi sul piano dei valori espressivi: la facilità ovvia del ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] e "la grande costanza de' loro animi" fosse finalmente "esaltata da' versi d'alcun poeta", mentre fino a quel momento era stata "lasciata solamente ne' fabulosi parlari degli ignoranti": ciò che bene illumina l'atteggiamento bivalente dello scrittore ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] Querini, già competitore suo nelle precedenti elezioni. Ma il Querini era un filosofo, non un letterato. Néd'altra parte il B. era disposto a recedere dalla sua pubblica professione di letterato.
Il 14 febbr. 1504 il B. otteneva un privilegio di ...
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FOSCOLO, Ugo
Mario Scotti
Nacque a Zante, isola dell'arcipelago Ionio allora sotto il dominio di Venezia, il 6 febbr. 1778. Suo padre, Andrea, medico corcirese, contava ventiquattro anni, sua madre, [...] , G. Dembowski, D. Pino, F. Confalonieri e lo stesso Foscolo. Il quale, non diversamente dagli altri, decise di rispondere e pose mano ai Discorsi della servitù dell'Italia, che né allora né nell'esilio svizzero sarebbe riuscito a completare.
Non ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] feste per le nozze di Ercole d'Este con Renata di Francia, lo riportano di tanto in tanto ai suoi giovanili amori con il teatro: rielabora vecchie commedie e ne inventa di nuove; attende amorosamente a curare la regia degli spettacoli; sopraintende ...
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MANZONI, Alessandro
Piero Floriani
Nacque a Milano il 7 marzo 1785 in una casa sui Navigli, in contrada S. Damiano 20 (oggi via Visconti di Modrone 16); la madre era Giulia Beccaria e il padre legale [...] M. gli fece leggere i due tomi del romanzo già stampati e ne ricavò un giudizio entusiastico (tranne che per la lingua, su cui nel dicembre 2006, una nuova ed. di Fermo e Lucia, diretta da D. Isella, a cura di B. Colli - P. Italia - G. Raboni.
La ...
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AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] al quale diè occasione l'insolenza de' dominatori, e diè origine e forza la condizione sociale e politica d'un popolo né avvezzo né disposto a sopportare una dominazione tirannica e straniera" (ibid., pp. XIX s.); e questo concetto di un'unitaria ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] novembre-dicembre il M. si recò a Mantova, presso la marchesa Isabella d'Este, e a Verona come latore di un tributo che sia in grado di alzare perché l’urto delle forze avverse ne venga, se non stornato, almeno attenuato (Principe, XXV). Inoltre, ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...