GALANTI, Giuseppe Maria
Antonello Pizzaleo
Nacque il 25 nov. 1743 a Santacroce di Morcone nel contado di Molise (oggi Santa Croce del Sannio) da Giambattista e da Agata Musaccio. Primo di dodici figli, [...] per l'Accademia delle scienze di Napoli, ne rilevò poi il materiale rimasto inutilizzato dando vita 1781 col titolo di Osservazioni intorno a' romanzi. Nel 1780 vide la luce la traduzione degli Éléments d'histoire générale ancienne et moderne di C ...
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BENVENUTO da Imola
Lao Paoletti
Del cognome Rambaldi, tradizionalmente attribuito a questo celebre esegeta dantesco del sec. XIV, non si hanno, allo stato attuale delle conoscenze, testimonianze certe [...] come è testimoniato dalle numerose recollectae che ne furono variamente divulgate anche nel secolo successivo, Opere, Napoli 1926, IV, pp. 357-407; D. Guerri, Il commento del Boccaccio a Dante, Bari 1926, passim (continui riferimenti alla dipendenza ...
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DONIZONE (Domnizo, Donizo)
Paolo Golinelli
Nacque nella seconda metà del sec. XI, probabilmente in una delle città dominate dai Canossa.
Scarse sono le notizie sulla sua vita, nella Epistola dedicatoria, [...] quella città, consigliere spirituale della contessa, e la lode che D. ne fa, indicandolo come suo modello; i numerosi riferimenti a Parma, città che D. mostra di conoscere bene, inducono a credere che egli si sia formato in uno dei centri cittadini ...
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CINI, Giovan Battista
Michele Feo
Nacque a Pisa il 30 giugno del 1528 (1529 stile pisano) da una famiglia di mercanti di lana e fu battezzato con il nome di Giovanni nella cappella di S. Piero in Padule. [...] siano opera del C. non dicono né il Raccolto né la Descrittione e qualche studioso ha dubitato con il nome del C.); gli "Intermezzi", per la Cofanaria di F. D'Ambra, a. cura del Lasca, in tutte le edizioni della Cofanaria (Firenze 1566 e 1593 ...
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MAI, Angelo
Antonio Carrannante
Nacque il 7 marzo 1782 a Schilpario, presso Bergamo, da Angelo e da Pietra di Antonio Mai dei Battistei. Il padre era un modesto carbonaio, ma la famiglia era abbastanza [...] contenente un commentario ai salmi agostiniani e ne fece un'edizione, pubblicata a Roma e a Stoccarda nel 1822, che era la prova la versione latina dall'armeno della Cronica d'Eusebio: Chronicorum canonum libri II, A. Maius et J. Zohrabus ediderunt ( ...
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DI BLASI (Blasi), Francesco Paolo
Cinzia Cassani
Nacque a Palermo nel 1755, secondogenito di Vincenzo ed Emanuela D'Angelo.
La famiglia, patrizia, era al centro della vita culturale palermitana. Vincenzo, [...] , non fece alcuna ammissione, né dalla perquisizione subito effettuata in casa sua fu rinvenuta alcuna carta che avesse connessione con la congiura. La presenza del D. fra i congiurati fece temere, a causa dei suoi cospicui natali, del prestigio ...
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CENA, Giovanni
Piero Craveri
Nacque a Montanaro (Torino) il 12 gennaio del 1870, in una famiglia povera, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, giornaliera agricola; numerosi i fratelli. La miseria [...] chi "non era di origine contadina", non ne intendeva le motivazioni profonde, l'atavica resistenza S. Melchiorri, Ilpoeta G. C., Roma 1954; P. Pancrazi, Scrittori italiani dal Carducci aD'Annunzio, Bari 1957, pp. 149 s.; G. Isnardi, G. C. poeta dell ...
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BECCUTI, Francesco, detto il Coppetta
Claudio Mutini
Nacque a Perugia il venerdì santo del 1509 (come egli stesso dichiara nel sonetto "Oggi s'io ben raccolgo il giorno e l'ora") da Giovanni e da Vincenza [...] Più dell'usato, ci tolser quanto / D'onesto, e bel fu mai sotto la luna...". Né tralasciò di encomiare l'esemplare vedovanza della nipote secondo quello del sonetto "Amor n'ha posto come scoglio a l'onda" o dell'ottava "Sento squarciar del vecchio ...
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DELLE COLONNE, Guido
Margherita Beretta Spampinato
Nacque probabilmente a Messina nei primi decenni del sec. XIII. Di lui sappiamo soltanto che fu giudice a Messina.
La sua attività di pubblico funzionario [...] che ha recensito novantaquattro dei centotrentasei manoscritti che ne - formano la tradizione, basando tuttavia il suo (stanze I-IV e II) e l'attribuiscono a Mazzeo di Ricco; essa è data al D. nel Libro siciliano, con lezione divergente (per quanto ...
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MAINARDI, Arlotto (Arlotto il Pievano)
Giuseppe Crimi
Figlio di Giovanni di Matteo di Mainardo, notaio fiorentino, rinchiuso più volte nel carcere delle Stinche, e di madre ignota ma legittima, nacque, [...] ], d'ora in poi Motti), per quanto vi sia chi legge in questi episodi solo un pretesto per additare comportamenti immorali. Inoltre l'esclusione di alcune facezie dalla raccolta, che invece il Poliziano (A. Ambrogini) accoglie, e la menzione che ne ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...