L'antica Antium, città dei Volsci, era situata sul mare a circa 50 chilometri da Roma, con la quale era congiunta per mezzo di una strada particolare, detta Anziatina, che si staccava dall'Appia presso [...] poi da Benedetto XIV, il paese, detto perciò Porto d'Anzio, era ancora, al principio del sec. XIX, A. Ademollo, Anzio e Nettuno dal sec. XVI al XVIII, Roma 1886; G. e G. Lombardi, Anzio e il suo porto, con appendice, Roma 1890; T. Tomassetti, ...
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PORTO-RICHE, Georges de
Silvio D'Amico
Scrittore e commediografo francese, nato a Bordeaux il 20 maggio 1847 da una famiglia d'israeliti italiani, morto a Parigi il 4 settembre 1930. Esordì con volumi [...] dell'Académie Française.
Bibl.: M. Allou, G. d. P., in Nuova Antologia 1° settembre 1908; G. Lemaître, Impressions de Théâtre, V, VI e X, Parigi s. a.; E. Faguet, G. d. P., in Revue des Revues, 1908; E. Henriot, G. d. P., ou l'amour en 1890, in ...
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Pittore, nato a Leida il 7 aprile 1613, ivi sepolto il febbraio 1675. Dal 1628 al 1631 allievo del Rembrandt, il D. gli fu poi, con Jan Lievens, fedele compagno. I tre pittori lavoravano nel medesimo stile, [...] i seguaci ripeterono all'infinito.
Bibl.: W. Martin, Het Leven en de Werken van Gerrit Dou (Vita e opere di G. D.), Leida 1901; ed. inglese del 1902 (Londra); Hofstede de Groot, Verzeichnis der Werke holländischer Meister, I, Esslingen e Parigi 1907 ...
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Nato a Parigi il 4 marzo 1875, è uno dei più noti e fecondi narratori oggi viventi in Francia: indagatore, descrittore e commentatore. spesso fine e geniale, ironico e patetico, della vita contemporanea; [...] ), R. Dieudonné (La guitare et le jazz-band 1924), ecc. Lo stesso D. ha scritto per il teatro: La fugue (1927, in tre atti) e Comédies en un acte (1928). Il D. ha pure scritto romanzi in collaborazione con P. Bourget, G. D'Houville e P. Benoit (Le ...
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Soldato, giurista, romanziere francese, nato in Rouergue verso il 1569, assassinato a Parigi nel 1624. Fu scrittore fecondo, ma stravagante e prolisso: un secentista all'italiana. Tuttavia le sue opere [...] (La Stratonice, 1640; La suite de la Stratonice, 1641; L'Almérinde, 1646).
Bibl.: G. d'Ardenne de Tizac, Étude hist. et litt. sur V. d'A. seig. de La Menor, Villefranche-de-Rouergue 1887; G. Procacci, Un romanzo fr. del '600 e una sua trad. it., in ...
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Figlia di contadini (Domrémy 1412 - Rouen 1431); analfabeta, a 13 anni cominciò a credersi visitata da messaggeri celesti (s. Michele, s. Caterina, s. Margherita) che la esortavano prima a pietà, e poi, [...] nel dramma Saint Joan (1923), ne fa la prima martire protestante e una bandiera dello spirito nazionale moderno. Altre opere su G. d'Arco furono scritte da J. Chapelain, nella Pucelle, ou la France délivrée (1656); da A. de Zamora, nella Doncella de ...
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Figlio (L'Aia 1650 - Hampton Court 1702) di Guglielmo II d'Orange e di Maria Stuart, primogenita di Carlo I d'Inghilterra, ottenne il governatorato ereditario delle Province Unite. Sposata (1677) Maria, [...] filocattolica di Giacomo ebbe, anche per ragioni politiche (avvicinamento dell'Inghilterra alla Francia), tutta l'avversione di G., il quale, d'altra parte, offrendo nei Paesi Bassi largo asilo agli esuli protestanti dopo la revoca dell'editto di ...
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ILLUSTRAZIONE
Mary PITTALUGA
F. G.
Giovanni Vacca
Manoscritto e arte della stampa. - Al bisogno di spiegare il pensiero scritto mediante illustrazione sopperì dapprima la miniatura che già nell'antichità [...] figure, a bianco e nero o a colori, sono la ragion d'essere della pubblicazione: il testo vi ha compito quasi essenzialmente di commento De Carolis, abituale illustratore delle opere di G. d'Annunzio e d'altri poeti.
Arte musulmana. - L'illustrazione ...
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GRAFICA D'ARTE
Guido Strazza
Con l'aggettivo ''grafico'' si è sempre significato ciò che attiene genericamente al disegno, al rappresentare e comunicare per segni. Poiché le tecniche tradizionali di [...] del soggetto grafico) o ''di traduzione'' (l'artista traduce in linguaggio grafico il soggetto di un altro), la definizione di g. d'a. nel senso odierno si è venuta formando nel 19° secolo sotto la spinta delle condizioni create dall'impiego diffuso ...
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MEYERHOLD (Mejerchol′d, secondo la grafia russa), Vsevolod Emilevič
Ettore Lo Gatto
Attore, regista e teorico del teatro russo. Nacque il 28 gennaio 1874 a Penza; il padre era un industriale tedesco, [...] invito della Rubinstein, per La Pisanelle ou la mort parfumée di G. D'Annunzio, in collaborazione con L. Bakst.
La rivoluzione sorprese M che il fine del teatro non è di mostrare un'opera d'arte compiuta, come un quadro o una scultura, ma quello di ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...