Parte dell’analisi matematica che si occupa della ricerca di algoritmi per la risoluzione numerica di problemi quali l’approssimazione di funzioni e l’integrazione di equazioni differenziali ordinarie [...] radici reali sufficientemente approssimati. A volte conviene trasformare la [2] nella forma g(x)−h(x) = 0 e poi considerare le due curve y = g(x) e y = h(x). Le ascisse dei punti d’intersezione di tali curve sono le radici reali della [2]. Con metodi ...
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Biologia
In biologia cellulare, r. endoplasmatico (o endoplasmico), sistema di cavità delimitate da membrane, presente nel citoplasma di tutte le cellule. È costituito da una membrana formata da un unico [...] sia l’ampiezza sia la fase delle onde incidenti (r. d’ampiezza e di fase). È un r. d’ampiezza, per es., quello a fenditure lineari della fig. 2C ; si sviluppa su terreni impermeabili a sensibile acclività; g) pattern angolato (fig. 5G): r. che si ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] timore di rendere pubbliche le sue posizioni. Intorno al 1602, G. iniziò a progettare esperimenti con i corpi in caduta libera dello Spirito Santo essere d'insegnarci come si vadia al cielo, e non come vadia il cielo", G. sviluppò l'idea che ...
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Matematico, fisico, astronomo e geodeta tedesco (Brunswick 1777 - Gottinga 1855), considerato uno dei più grandi genî scientifici di tutti i tempi. Taluni aneddoti su G. fanciullo testimoniano di una sua [...] per la misurazione di masse e di pesi.
Metodo magnetometrico di Gauss. - Realizzato da G. e poi perfezionato da J. Lamont, ma proposto da S.-D. Poisson, per la misurazione assoluta, mediante il magnetometro ad ago, della componente orizzontale dell ...
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Curva che si ottiene segando un cono circolare (retto od obliquo) con un piano. Il cono va pensato come luogo di rette, e non di semirette, uscenti dal vertice V, cioè costituito, come si usa dire nel [...] ’iperbole. Se π (fig. 1B) è parallelo a una sola generatrice, g, incontra tutte le altre da una stessa parte di V: la sezione è punti M equidistanti da un punto F (il fuoco) e da una retta d (direttrice); l’ellisse (fig. 4) è il luogo dei punti M le ...
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Fisico e matematico (Roma 1608 - Firenze 1647). Succeduto a G. Galilei nell'incarico di matematico e filosofo del granduca di Toscana (1641), dimostrò la possibilità del vuoto in natura, scoprì e misurò [...] , in riconoscimento della bontà delle sue lenti, gli regalò una collana d'oro con medaglia e motto virtutis praemia.
Nel 1644 uscì, a scienziati italiani e francesi (P. Carcavy, F. du Verdus, G. P. de Roberval e altri) fu il mezzo di diffusione ...
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Linguistica
In riferimento ai sistemi di scrittura, si dice scrittura lineare ogni sistema grafico adoperante segni a sviluppo l. non interpretabili come pittogrammi; in particolare, in archeologia si [...] c e, almeno entro certi limiti, due funzioni f(x) e g(x), risulti:
Tali condizioni si chiamano comunemente condizioni di linearità. La luogo a una grandezza d’uscita direttamente proporzionale alla grandezza d’entrata.
Circuito lineare
Circuito ...
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Matematico (Milano ultimi anni 16º sec. - Bologna 1647). Entrato giovanissimo nell'ordine dei gesuati, agli iniziali studî umanistici e teologici unì ben presto un vivo interesse per la matematica, che [...] di linee, di solito come totalità di superfici. Le misure di lunghezze, aree, volumi sono così ricondotte alla somma d'infiniti indivisibili, cioè all'operazione oggi detta integrazione definita. A buon diritto il C. è quindi considerato, insieme a ...
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Matematico (Tolosa 1752 - Parigi 1833). Insegnò all'École militaire, quindi (1812) succedette a Lagrange nel Bureau des longitudes, infine fu esaminatore all'École polytechnique. Fu matematico di prim'ordine, [...] teoria degli integrali di funzioni algebriche. Una nuova fase si aprirà con la geniale idea di N. H. Abel e K. G. J. Jacobi, di invertire gli integrali, ed è titolo d'onore di L. l'avere accolto e valorizzato le scoperte dei suoi giovanissimi emuli. ...
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Matematico norvegese (Findö 1802 - Froland 1829), la cui opera è stata determinante nello sviluppo della matematica moderna. Fu sostanzialmente un autodidatta; nel 1825-26, grazie a una pensione governativa, [...] e a Parigi; tornato in patria, ebbe un modesto incarico d'insegnamento. Si debbono all'A. risultati fondamentali soprattutto nell'algebra idea, nella quale si incontrò con il contemporaneo K.G.J. Jacobi, dell'inversione dell'integrale ellittico di ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...