Nessun testo più di L’artefice aggiunto. Riflessioni sulla traduzione in Italia: 1900-1975 (curato da Angela Albanese e Franco Nasi e apparso nel 2015 per i tipi della ravennate Longo senza suscitare il [...] of Translation al fine di descrivere le pratiche traduttive con l’ausilio, non della sola linguistica, ma d’un folto drappello di discipline, tra cui la sociologia, l’ermeneutica, l’etica, l’estetica, la semiotica, la psicologia, la filologia, nella ...
Leggi Tutto
I prossimi interventi di cui questo articolo costituisce l’introduzione saranno dedicati ai deonimici che provengono da altre lingue e sono quindi in italiano classificabili come “prestiti”. Anche solo [...] [il fondo di cottura] da parte, ma pure mantenendo l’ebollizione abbastanza viva affinché la mirepoix si restringa d’un terzo del suo volume […]» (1877, La cucina classica, p. 48: l’opera è una traduzione dal francese), fatto che non sorprende ...
Leggi Tutto
Ci sono incontri che hanno cambiato la storia della letteratura, come quelli fra Dante e Guido Cavalcanti, tra Petrarca e Boccaccio o fra T.S. Eliot ed Ezra Pound. Il romanzo La rara felicità di Andrea [...] Mondadori nel 1989) e trae ispirazione da eventi e personaggi reali per raccontare una libera e intensa storia d’invenzione. E l’incontro più celebre, quello tra Ungaretti e Serra, diventa così, sul filo dell’immaginazione, quasi secondario rispetto ...
Leggi Tutto
Antonio Philotheo Homodei(Authumedonte Theophilo Travolto)Rime (Romana Aetna Travolta)Edizione critica, introduzione e commento di Giuseppe ManittaCastiglione di Sicilia (CT), Il Convivio Editore, 2024 Del [...] per signore, sol’ per solo, stil’ per stile. Riferimenti bibliograficiGiuseppe Manitta, Sentieri d’assoluto, Castiglione di Sicilia (CT), Il Convivio Editore, 2003.Id., L’ultimo canto dell’upupa, Castiglione di Sicilia (CT), Il Convivio Editore, 2011 ...
Leggi Tutto
Dueville, Trecastagni, Quattro Castella, Cinquefrondi, Settefrati, Ventimiglia, ma anche Quindici, Trenta e Cento, nonché Terzo, Quarto, Quinto, Sesto, Settimo e via discorrendo... Sono tutti toponimi [...] considerate più adeguate per un luogo di controllo o di riposo per uomini e cavalli; di qui l’alta frequenza del toponimo Quarto: Quart-Ao, Quarto-Na, Quarto d’Altino-Ve, Quartu Sant’Elena-Ca, Quarto dei Mille all’interno di Genova.Nella stessa serie ...
Leggi Tutto
L’impressione è che i cognomi attribuiti ai trovatelli mostrino in ogni caso come una porzione notevole degli italiani discenda da bambini abbandonati; il che consente di spiegare con la “invenzione a [...] lontana, perché l’elevata diffusione nel cuore della Lombardia potrebbe comunque indicare origine o provenienza da Rota d’Imagna, ; tuttavia in alcuni casi avrà questa origine ed è comunque l’unico caso a nostra conoscenza, in Italia, di un nome ...
Leggi Tutto
Un autore può battezzare i propri personaggi ricorrendo a forme lessicali curiose o rare, oppure banali e consuete. Inoltre si può misurare il suo impegno o la sua pigrizia onomastica lungo il gradiente [...] novellina della raccolta del 1918 dedicata ai genitori Isidoro Del Lungo ed Eduvige Mazzanti, l’esordio di Albertina Del Lungo: «Il nome pare d’una persona grande, invece è d’una bambina piccina piccina. Due anni e mezzo, un bel visettino tondo, una ...
Leggi Tutto
Senza assecondare, una volta tanto, l’amatissimo Gadda («Omettendo il periferico e spiritoso Ghislanzoni Antonio, da Lecco»), di Ghislanzoni sarà invece opportuno premettere qualcosa, a titolo di risarcimento [...] (di una “storia testimoniata”), dalla minuziosa riproduzione di luoghi (il caffè, il ridotto, il gabinetto d’agente, la soffitta maleodorante, l’alberghetto equivoco), e di ambienti (aristocratico, piccolo-borghese, plebeo), e rivela la sua natura di ...
Leggi Tutto
Se è vero che i cognomi coincidenti con un toponimo o con un etnonimo (aggettivo relativo a una certa località), indicano provenienza, come si spiega che questi cognomi risultano poi tra i più frequenti [...] città toscana e nei suoi dintorni, in passato era abituale l’attribuzione ai bambini abbandonati del cognome Lucchesi. Ma il fenomeno è come quella italiana (lo straniero era l’abitante del comune vicino). D’altro canto, di chi proveniva da un ...
Leggi Tutto
Molte persone mi hanno chiesto perché ho cominciato Some Like It Hot col massacro di San Valentino. Ma occorre qualcosa di veramente violento perché dei giovanotti si travestano da donna rendendo verosimile [...] cui lo «Shut up and deal!» di Shirley MacLaine («Zitto e da’ le carte!»), in risposta alla dichiarazione d’amore di Jack Lemmon, diventa l’esatto opposto: «Fa’ le carte e poi ridimmelo!».Tornando a Some like it hot, cominciamo a passare in rassegna ...
Leggi Tutto
d-l-
〈di-èlle〉 [dalle iniziali di destrogiro e levogiro]. – Simbolo che, premesso a un composto chimico, indica che in esso i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...
d-l-
d-l- 〈di-èlle〉 [Dalle iniziali di destrogiro e levogiro] [CHF] [OTT] Simb. premesso a un composto chimico, per indicare che in questo i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
D Baghdād è descritta da un viaggiatore che la visitò nel 1583 come "una città non molto grande, ma assai popolosa e con gran movimento di forestieri, perché si trova sulla via per la Persia, la Turchia e l'Arabia, e vi passano le carovane dirette...