Giudici e testimoni Lo scrigno dei volgari italiani fu il Meridione d'Italia. Preziose testimonianze dei primi usi scritti di un volgare italico ci sono state tramandate da documenti di area basso-laziale [...] e campana: Capua, Sessa Aurunca, Teano. Non ...
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Un’operazione fondamentale Le scienze neurologiche e cognitive hanno dimostrato come la traduzione sia una delle operazioni fondamentali compiute dal nostro cervello: tutto il nostro vissuto passa attraverso un processo del genere, sensazioni, immag ...
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Sembra che negli ultimi anni la narrativa italiana d'autore, cui molti attribuiscono radicate tendenze al ripiegamento intimistico, vada riscoprendo un "fuori" socialmente e storicamente caratterizzato. [...] Numerosi scrittori piuttosto giovani hanno, in ...
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Nel triangolo emiliano «Noi chiamammo poco tempo fa l’Emilia "Messico d’Italia", ma ciò è ingiusto perché piuttosto si deve dire che il Messico è l’Emilia d’America. Cose terribili succedono a Castelfranco [...] Emilia e gente ci manda lettere piene di te ...
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Il dialetto non è più un delitto. Anche l'Istat conferma: la lingua italiana è forte e radicata in tutto il territorio nazionale (con i cronici dislivelli Centro-Nord/Sud, peraltro): per la prima volta [...] dall'unità d'Italia, più del 50% degli italiani ...
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La domanda si è presentata spontanea all’estensore di questo articolo l’estate scorsa in un ameno paesino dell’Alvernia, Francia centrale, quando sollevando la testa si è imbattuto nell’insegna di un negozio [...] di miele: Les trésors d’Isabeille. Vale a ...
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di Alessandro Iovinelli*Tutti ricordano l’incipit del più famoso monologo di Amleto: «To be or not to be: that is the question». Ma in pochi conoscono la traduzione che ne fece Voltaire: «Fermati, bisogna [...] scegliere e passare subito / Dalla vita alla ...
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«Sarà forse un’idea un po’ anacronistica, probabilmente démodé, ma chi scrive resta convinto che il primo fattore decisivo per stabilire il valore di un’opera d’arte resti la sua capacità di oltrepassare [...] l’orizzonte d’attesa dei lettori. La letteratu ...
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d-l-
〈di-èlle〉 [dalle iniziali di destrogiro e levogiro]. – Simbolo che, premesso a un composto chimico, indica che in esso i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...
d-l-
d-l- 〈di-èlle〉 [Dalle iniziali di destrogiro e levogiro] [CHF] [OTT] Simb. premesso a un composto chimico, per indicare che in questo i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
D Baghdād è descritta da un viaggiatore che la visitò nel 1583 come "una città non molto grande, ma assai popolosa e con gran movimento di forestieri, perché si trova sulla via per la Persia, la Turchia e l'Arabia, e vi passano le carovane dirette...