Pasquale StoppelliL’equivoco del nome. Rime incerte fra Dante Alighieri e Dante da MaianoRoma, Salerno editrice, 2020 Dopo essersi fermamente opposto alla danteità del Fiore e del Detto d’Amore avanzando [...] la candidatura dell’omonimo Dante da Maiano p ...
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La seconda parte della critica è da ridimensionare: potrebbe forse la tradizione letteraria sostenere nella lingua della normale comunicazione contemporanea l'uso di parole ormai non più correnti? No, [...] naturalmente, se non come scherzo lessicale o es ...
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Secondo logica, applet dovrebbe essere di genere femminile. La lingua, però, funziona in base a logiche interne che possono contraddire la logica del buon senso. Anche se è possibile che, sotto l'acquisizione [...] come sostantivo di genere maschile di ap ...
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Ausiàs MarchUn male strano. Poesie d’amorea cura di Cèlia Nadal e Pietro CataldiTorino, Einaudi, 2020. Nel XV secolo la lirica d’amore europea annovera un autore in lingua catalana che riesce a fondere [...] l’oggettivismo dantesco e le feconde contraddizi ...
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L'uso delle preposizioni nell'italiano contemporaneo può mutare nei vari italiani locali. Rammentiamo la differente predisposizione di Nord e Centro-Sud d'Italia nell'espressione dello stato in luogo: [...] in al Nord ("vivo in via Monteleone", Milano); a ...
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Metteremmo volentieri l’ingegnoso cliccatore (dall’onomatopeico clic, che imita un breve e secco rumore meccanico), se non fosse che non ve n’è traccia nella lingua scritta presa come riferimento dai lessicografi, [...] quella cioè degli altri dizionari, d ...
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Nel primo caso, l’uso della negazione prima del verbo sapere ‘essere a conoscenza’ seleziona l’uso preferenziale del congiuntivo (imperfetto), impeccabile in una modalità medio-formale di comunicazione. [...] Il presente sei ha una forte pezza d’appoggio n ...
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Alessandro IovinelliMagic MountainTorino, Robin Edizioni, 2020 «La verità è che l’esistenza umana non è soltanto strana, ma pure imprevedibile − questa fu la conclusione provvisoria di Alberto». Sarei [...] quasi d’accordo con la riflessione di questo pers ...
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Accogliamo con un sorriso questi procedimenti di logicizzazione terminologica: un sorriso di stima per l’esercizio intellettuale in sé, si badi bene. Le denominazioni tradizionali hanno però la loro ragion [...] d’essere, che riposa sui significati degli a ...
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Il trattamento delle maiuscole in italiano, salvo casi stringenti (per esempio: l’inizio di una frase dopo un segno d’interpunzione forte), è piuttosto complesso e non riducibile a formule e regole. È [...] fortemente collegato al non così certo principio ...
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d-l-
〈di-èlle〉 [dalle iniziali di destrogiro e levogiro]. – Simbolo che, premesso a un composto chimico, indica che in esso i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...
d-l-
d-l- 〈di-èlle〉 [Dalle iniziali di destrogiro e levogiro] [CHF] [OTT] Simb. premesso a un composto chimico, per indicare che in questo i due antipodi ottici, d e l, sono presenti in quantità uguali e quindi il composto è otticamente inattivo.
D Baghdād è descritta da un viaggiatore che la visitò nel 1583 come "una città non molto grande, ma assai popolosa e con gran movimento di forestieri, perché si trova sulla via per la Persia, la Turchia e l'Arabia, e vi passano le carovane dirette...