Maresciallo di Francia (Versailles 1811 - Madrid 1888); nel 1835 combatté in Spagna contro i carlisti, quindi in Algeria, in Crimea e nel 1859 in Italia al seguito del maresciallo MacMahon. Passò poi (1862) [...] , e all'avvento al trono imperiale dell'arciduca Massimiliano d'Austria imbastì un doppio gioco, ispirando al giovane sovrano Processato, fu condannato a morte: ma il MacMahon, presidente della repubblica, commutò la pena in 20 anni di carcere. Il B. ...
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Patriota e scrittore politico (Frosinone 1759 - Londra 1842); tribuno nella repubblica romana del 1798, riparò l'anno dopo in Francia, ove s'affiliò ai filadelfi e fu a conoscenza delle trame antibonapartiste [...] Francia (1823), riparò a Londra. I suoi scritti politici principali (Sopra l'ordinamento che aver dovrebbono i governi d'Italia, 1814; Dell'Italia uscente il settembre del 1818, 1818), teorizzano una soluzione federale del problema dell'indipendenza ...
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Statista tedesco (Brackenheim, Württemberg, 1884 - Stoccarda 1963); dal 1903, membro dell'Unione liberale, passò poi al Partito democratico che rappresentò al Reichstag dal 1928 al 1933; con l'affermazione [...] governo del Württemberg; l'anno successivo era eletto presidente del Partito liberale tedesco nella zona d'occupazione britannica. Presidente della Repubblica Federale di Germania (1949-59). Propugnatore, nella vita politica e dalla cattedra, di un ...
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Storico (Genova 1518 circa - Roma 1581). Abbreviatore e protonotario apostolico (1545), dopo un primo opuscolo De philosophiae et iuris civilis inter se comparatione, pubblicò (1559) Delle cose della Repubblica [...] vecchia di Genova: opera che gli recò rinomanza e il bando da quella Repubblica. Fu poi al servizio di Emanuele Filiberto di Savoia nel 1564, quindi nel 1568 del card. Ippolito d'Este della cui villa di Tivoli cantò le bellezze nel Tyburtium, e ...
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Storico italiano (Torino 1888 - ivi 1966). Prof. di storia medievale nelle univ. di Torino (1930) e di Genova (1951) e quindi di storia moderna di nuovo a Torino (1953-58); socio nazionale dei Lincei (1949). [...] del problema storiografico del Medioevo; La Santa Romana Repubblica (1942), sotto il nome di Giuseppe Fornaseri (il del fascismo), suggestiva ricostruzione dell'esperienza medievale; Albori d'Europa: pagine di storia medievale, 1947; Pagine sparse ...
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Sindacalista italiano (Pausula, ora Corridonia, 1887 - Carso 1915). Mazziniano nella prima giovinezza, passò nel 1905 al sindacalismo rivoluzionario di cui divenne uno dei principali organizzatori. Nel [...] varî arresti e condanne. Per intendere la sua concezione del sindacalismo, è importante il volume postumo (1921) Sindacalismo e Repubblica. Nel 1914 si schierò con gli interventisti e l'anno dopo si arruolò volontario. Cadde in un'azione di guerra ...
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Nome sotto cui è noto il filosofo e teologo Paolo Nicoletti (Udine 1368 circa - Venezia o Padova 1428 o 1429). Eremitano, studiò a Oxford e Padova, ove divenne professore (1408); ambasciatore della Repubblica [...] suoi numerosi commenti ad Aristotele si dimostra seguace dell'averroismo di Sigieri di Brabante e di Giovanni di Jandun; d'ispirazione occamistica i suoi trattati di logica, tra i quali di particolare importanza la Logica magna, adottata come testo ...
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Storico italiano (Bologna 1909 - Roma 1988), è stato prof. di storia del Risorgimento nell'univ. di Pisa. Dopo alcuni studî di storia del pensiero politico su Paruta (1936) e Tocqueville (1942), si è dedicato [...] cattolico in Italia, 1953) e a una vasta e impegnativa ricostruzione della storia d'Italia dalle origini del Risorgimento alla fondazione della Repubblica, condotta secondo un'impostazione gramsciana (Storia dell'Italia moderna, 11 voll., 1956-86 ...
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Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da [...] sia necessario che la m. abbia un valore intrinseco; si deve d’altra parte riconoscere che l’arbitrio dello Stato in materia monetaria trova divine per adornare le m.; nella tarda repubblica fu concesso ai magistrati preposti alla coniazione di ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] e una decorazione con mattoni, brickwork, impiegata anche nella corte d’onore del palazzo di Ukhaidir (778 ca.) a O di hanno raggiunto l’indipendenza (Giacarta, Moschea di Stato della Repubblica Indonesiana, 1955-1984) o in paesi di altra fede ...
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repubblica
repùbblica (ant. repùblica, ant. raro repùbrica) s. f. [dal lat. respublica o res publica, propr. «cosa pubblica», quindi «stato, governo»]. – 1. a. Con riferimento all’età classica, al medioevo e alla prima età moderna, ogni stato...
D'Alema-boy
D’Alema-boy (D’Alema boy), loc. s.le m. Collaboratore e consigliere di Massimo D’Alema, esponente politico del centrosinistra. ◆ [Luciano] Consoli, noto alle cronache sia per le sue sfortunate avventure editoriali («La Voce», «Liberal»)...