La letteratura russa del XIX e della prima metà del XX secolo affronta con profonda attenzione il tema della guerra e del conflitto, dipingendoli come la più grande delle tragedie e, allo stesso tempo, [...] scene descritte in Guerra e pace, chiedendosi se anche l’esperienza da egli vissuta avrebbe potuto, in futuro, essere descritta tra le non si dilunga in ampie digressioni, né in riflessioni filosofiche da parte dei personaggi volte a dimostrare la ...
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Disgrazia, sciagura, o ancora, sentimento di profondo dolore, di perdita: in una parola Lutto. Così è definita la reazione che dà più forma alla psiche di un essere umano. Le conseguenze di un lutto sono [...] più esteso di così. Non soltanto è molto più comune di quanto ce ne si possa rendere conto, ma molto spesso è rilegato nel nostro inconscio, per talento o possibilità date da privilegi di casata, adesso chiunque ne fosse fortemente motivato, con ...
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Euripide nelle Baccanti, il suo ultimo capolavoro, porta sulla scena Dioniso, il dio delle feste, nel cui contesto le tragedie venivano rappresentate. La sua divinità, secondo il mito, è stata contestata [...] nipoti di Cadmo. A venir messa in discussione è la paternità da Zeus, motivo per cui Dionisio apre il prologo esponendo il suo nuovo, come originariamente straniero!”. La conclusione che ne traeva era che Dioniso faceva parte della civiltà greca ...
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La letteratura russa dell’Ottocento, nonché quella del primo Novecento, è dominata dalla comune concezione che attribuisce alle due capitali, Mosca e Pietroburgo, rispettivamente i titoli di “anima russa” [...] vigore; al contrario, la Mosca di Bulgakov, che funge da sfondo al romanzo in questione, perde qualsiasi richiamo all’anima per la somiglianza degli eventi, che per le conclusioni che ne derivano. Entrambe si convertono, infatti, in luoghi magici ...
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Nell’VIII secolo a. C. i Greci di stirpe achea fondarono diverse colonie sul versante ionico dell’Italia meridionale, tra le quali la polis di Sibari. Questa visse nel VI secolo a. C. un periodo di enorme [...] fondazione, ma della quale non conosciamo precisamente né la collocazione geografica né l’anno di fondazione, e Anfipoli, fondazione di Turi si perse la memoria del ruolo egemone svolto da Atene nella vicenda: i Turini entrarono in conflitto tra di ...
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Non c’è niente di più umano della scelta, un concetto trasversale che di taglio attraversa tutti i livelli di realtà della nostra esistenza assumendo connotazioni via via diverse.Compare già multiforme [...] e l’astensionismo appare come la forma più grande di protesta impugnabile contro una sovranità che già da tempo non è rappresentativa. Checché se ne dica, la cifra umana della generazione Z non è il disinteresse, ma la sensazione di impotenza fondata ...
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Milano, alla fine del Duecento, vive un periodo di forte transizione: rinata dopo la distruzione del Barbarossa del 1162, dopo aver nuovamente scacciato l’aquila imperiale di Federico II, si trova contesa [...] longobardo, è ripiena di corpi di martiri e di santi (ne vengono elencati ben quindici), custoditi nelle chiese o nella terra su sollievo ma restano comunque tali (cioè persone da beneficare). Da qui una serie di amplificazioni che fanno quasi ...
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La modernità è movimento, mutamento, metamorfosi. È la città mobile, Parigi, che « muta il volto più rapidamente di un cuore umano » (Charles Baudelaire, « Le Cygne », Les Fleurs du Mal). Nella Parigi [...] abbandona allo spettacolo del mondo, fino a perdere ogni forma di identità.Lo sconosciuto è un uomo che non viene da nessun luogo, senza casa né patria. O meglio, è a casa ovunque, in qualsiasi luogo l’ornamento della festa trasformi il mondo in uno ...
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Firenze, metà del XV secolo: il potere è in mano alla potente famiglia de’ Medici nella persona di Cosimo, tornato nel 1434 dall’esilio che i suoi avversari politici gli avevano inflitto. Nel difficile [...] cui spicca di nuovo il nome di Angelotto. Anche questo paragone, tuttavia, dà vita a un’ironica premessa (poiché al giorno d’oggi regna la che può portare anche ad azioni e comportamenti efferati. Ne è un esempio la facezia CLXXI “Horribile de puero ...
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Nel 1986, a cinque anni di distanza dalla scomparsa di Eugenio Montale (1896-1981), Annalisa Cima, poetessa e ultima presunta musa montaliana, rivela di essere in possesso di un prezioso lascito del poeta, [...] la trasmissione del testo; nel caso in cui non fossero ritenute sufficienti, se ne aggiungono molte altre di diverso ordine. Va notato, ad esempio, che neanche da un punto di vista materiale i manoscritti risultano convincenti, sia per la natura dei ...
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ne
né cong. [lat. nĕc]. – Congiunzione negativa corrispondente a e non. Può essere usata per la coordinazione di due o più proposizioni negative: non me l’ha mai detto né scritto; ha raccomandato di non fiatare né muoversi per nessuna ragione;...
ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
Istorija Asi Kljačinoj, kotoraja ljubila, da ne vyšla zamuž
Paolo Vecchi
(URSS 1966, 1988, Storia di Asja Kljacina che amò senza sposarsi, bianco e nero, 97m); regia: Andrej Michalkov Končalovskij; produzione: Goskino II; sceneggiatura: Jurij...
NE O NE?
Si tratta di due ➔omonimi, che nella lingua scritta vengono distinti tramite l’uso dell’accento.
• Senza accento grafico, ne (dal latino inde) ha due funzioni grammaticali:
– come avverbio di ➔luogo, esprime allontanamento da un luogo...