Euripide nelle Baccanti, il suo ultimo capolavoro, porta sulla scena Dioniso, il dio delle feste, nel cui contesto le tragedie venivano rappresentate. La sua divinità, secondo il mito, è stata contestata [...] nipoti di Cadmo. A venir messa in discussione è la paternità da Zeus, motivo per cui Dionisio apre il prologo esponendo il suo nuovo, come originariamente straniero!”. La conclusione che ne traeva era che Dioniso faceva parte della civiltà greca ...
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La letteratura russa dell’Ottocento, nonché quella del primo Novecento, è dominata dalla comune concezione che attribuisce alle due capitali, Mosca e Pietroburgo, rispettivamente i titoli di “anima russa” [...] vigore; al contrario, la Mosca di Bulgakov, che funge da sfondo al romanzo in questione, perde qualsiasi richiamo all’anima per la somiglianza degli eventi, che per le conclusioni che ne derivano. Entrambe si convertono, infatti, in luoghi magici ...
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Non c’è niente di più umano della scelta, un concetto trasversale che di taglio attraversa tutti i livelli di realtà della nostra esistenza assumendo connotazioni via via diverse.Compare già multiforme [...] e l’astensionismo appare come la forma più grande di protesta impugnabile contro una sovranità che già da tempo non è rappresentativa. Checché se ne dica, la cifra umana della generazione Z non è il disinteresse, ma la sensazione di impotenza fondata ...
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Nell’VIII secolo a. C. i Greci di stirpe achea fondarono diverse colonie sul versante ionico dell’Italia meridionale, tra le quali la polis di Sibari. Questa visse nel VI secolo a. C. un periodo di enorme [...] fondazione, ma della quale non conosciamo precisamente né la collocazione geografica né l’anno di fondazione, e Anfipoli, fondazione di Turi si perse la memoria del ruolo egemone svolto da Atene nella vicenda: i Turini entrarono in conflitto tra di ...
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Milano, alla fine del Duecento, vive un periodo di forte transizione: rinata dopo la distruzione del Barbarossa del 1162, dopo aver nuovamente scacciato l’aquila imperiale di Federico II, si trova contesa [...] longobardo, è ripiena di corpi di martiri e di santi (ne vengono elencati ben quindici), custoditi nelle chiese o nella terra su sollievo ma restano comunque tali (cioè persone da beneficare). Da qui una serie di amplificazioni che fanno quasi ...
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La modernità è movimento, mutamento, metamorfosi. È la città mobile, Parigi, che « muta il volto più rapidamente di un cuore umano » (Charles Baudelaire, « Le Cygne », Les Fleurs du Mal). Nella Parigi [...] abbandona allo spettacolo del mondo, fino a perdere ogni forma di identità.Lo sconosciuto è un uomo che non viene da nessun luogo, senza casa né patria. O meglio, è a casa ovunque, in qualsiasi luogo l’ornamento della festa trasformi il mondo in uno ...
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Tutto ciò cui oggi attribuiamo il nome di città non è altro che l’essenza di ciò che ci rende uomini, nel senso aristotelico di animali “politici”. Sebbene vi siano molteplici interpretazioni della realtà [...] il consumo e innestano l’esibizione di prodotti di lusso da parte delle élites. E soprattutto si tratta di una cultura mura urbiche – elemento centrale della narrazione erodotea – a Uruk se ne trova traccia solo nel III millennio a.C. Ciò non esclude, ...
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Firenze, metà del XV secolo: il potere è in mano alla potente famiglia de’ Medici nella persona di Cosimo, tornato nel 1434 dall’esilio che i suoi avversari politici gli avevano inflitto. Nel difficile [...] cui spicca di nuovo il nome di Angelotto. Anche questo paragone, tuttavia, dà vita a un’ironica premessa (poiché al giorno d’oggi regna la che può portare anche ad azioni e comportamenti efferati. Ne è un esempio la facezia CLXXI “Horribile de puero ...
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Prima parteAurelio Privitera (1970) riaprì la questione, sostenendo che dalle saghe di Licurgo, di Perseo, delle Miniadi, di Penteo non si può dedurre la storicità di una resistenza delle classi superiori [...] Omero non conosceva Dioniso come dio del vino. Allora, se – per quanto sembra – Dioniso non è mai stato avversato da nessuna parte, né il suo culto ha subito un’eclissi, come si giustifica la sua latenza in Omero? Privitera ha sospettato l’esistenza ...
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Versailles, 4 marzo 2024. Il parlamento francese a camere riunite approva il progetto di legge che modifica l’articolo 34 della costituzione: è il primo stato al mondo a inserire nella propria carta costituzionale [...] L’obiezione è più di carriera, perché chi non obietta, carriera non ne fa. Non nego che ci possa essere una minima percentuale di medici etico o religioso, ma sono una minima parte».C’è anche da domandarsi se nel 2024, a più di quarant’anni dall’ ...
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ne
né cong. [lat. nĕc]. – Congiunzione negativa corrispondente a e non. Può essere usata per la coordinazione di due o più proposizioni negative: non me l’ha mai detto né scritto; ha raccomandato di non fiatare né muoversi per nessuna ragione;...
ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
Istorija Asi Kljačinoj, kotoraja ljubila, da ne vyšla zamuž
Paolo Vecchi
(URSS 1966, 1988, Storia di Asja Kljacina che amò senza sposarsi, bianco e nero, 97m); regia: Andrej Michalkov Končalovskij; produzione: Goskino II; sceneggiatura: Jurij...
NE O NE?
Si tratta di due ➔omonimi, che nella lingua scritta vengono distinti tramite l’uso dell’accento.
• Senza accento grafico, ne (dal latino inde) ha due funzioni grammaticali:
– come avverbio di ➔luogo, esprime allontanamento da un luogo...