Roberto CamurriSplendeva l’innocenzaMilano, NN Editore, 2025 C’è una lingua delle cose incompiute, potenziali, irrealizzabili se non nel campo del ricordo e del rimorso. È una lingua amara, dolorosissima, [...] . Sento sempre più risuonare questo lessico dello smarrimento, ne trovo perfetto spartito in Splendeva l’innocenza di Roberto delle vergogne che fanno ancora impazzire. Lei è ancora lì, da qualche parte, e gli anni sono freschissimi, gli anni belli ...
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Mariano LongoInfanzie. Storie di bambini ribelli, tristi, stralunatiBari, Progedit, 2024 Intanto il titolo: plurale, Infanzie. Per norma e per consuetudine, per costume impigrito o per prassi sommaria, [...] una lingua di avvertita e avvertibile linearità, abitata però qui e là da enclave in dialetto. Perché questa scelta di sapidità? La risposta è comunque a esso si alluda o s’attinga: ne discende un nesso di biunivocità diretta nella diade infanzia ...
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Gentilissima redazione del prestigioso dizionario enciclopedico Treccani, certamente la summa dei dizionari italiani per ricchezza di vocaboli e chiarezza espositiva. Noi quattrogatti dell'UovoQuadro non [...] della pensione, f. del cartellino, ecc.Barberismo non è né più né meno un occasionalismo che ci racconta con evidenza, in virtù ., tutti -ismi che non fatichiamo a pensare lontani da barberismo). Destrutturalismo è una colta invenzione (anche come ...
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A determinare la rilevanza della donna nel melodramma concorrono molti fattori, assai diversi tra loro: essi riguardano, oltre alla componente vocale che assegna un posto di spicco al registro di soprano, [...] mode e del legame con la realtà e con la società ne ha determinato la straordinaria multiformità, la figura femminile è sempre presenza della parola femminile nel melodramma italiano, curata da Maria Antonietta Epifani ed Edoardo Buroni, che scrivono ...
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C’è gente che avuto mille cose, tutto il bene, tutto il male del mondo. Io ho avuto solo te e non ti perderò, non ti lascerò per cercare nuove avventure ...(Io che amo solo te, Sergio Endrigo, 1962) Il [...] lunga a proficua collaborazione con il cantautore di Pola, ne fece un arrangiamento maestoso, con l’introduzione degli archi di moda quelle che nel gergo erano chiamate le “sedakate”, da Neil Sedaka, il cantante americano (ma d’origine russa e ...
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Per Cesare Pavese, nato e cresciuto nelle Langhe, tra colline e vigneti, il mare non costituisce un’immagine-simbolo scaturita dalle esperienze dell’infanzia, come lo sono invece il prato, la casa, la [...] corsivo è mio], crescano piante e fiori e scorra acqua buona da bere (La spiaggia: Pavese 1956 e 2001, 23s.).Negli anni successivi ricordo d’infanzia, essa non è però per te né un ricordo né una costante fantastica, e ti suggestiona per frivole ...
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La seconda vitaDopo i fasti degli anni Settanta, già verso la fine del decennio, il Banco del Mutuo Soccorso assume il nome semplificato di Banco, con una scelta poi seguita dalla Premiata Forneria Marconi [...] se suonerà, non lo farà per me», Lontano da), e con un linguaggio ambizioso arricchito da rime ardite, come Pamir: Nadir (Ninna nanna), ma prevalentemente declinato in immagini flash che ne costituiscono la vera cifra stilistica. Eccone qualcuna: «Il ...
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«Fu chiamato analfabeto, come quasi non havesse imparato nè pur l’alfabeto». Storia della parola analfabeta (o analfabeto) in italianoRocco Luigi Nichil«Fu chiamato analfabeto, come quasi non havesse imparato [...] , per poi diffondersi nell’Ottocento «verosimilmente per via di una nuova coniazione (da analfabeta con -ismo), in riferimento alla ‘condizione di chi non sa né leggere né scrivere’» (p. 77).Non basta: il capitolo successivo è dedicato agli aggettivi ...
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L’«eponimia monetale» (Caltabiano/Colace 1987), ovvero l’uso di derivare i nomi (ufficiali e/o popolari) delle monete dai nomi propri dei rispettivi emittenti, è un fenomeno noto fin dall’antichità, come [...] il grosso o carlino papale dal 1504 – quando il papa Giulio II ne aumentò il peso –, fino al 1540 – quando prevalse il nome di Pio IX, paoli o anche paoletti furono detti i pezzi d’argento da 10 baiocchi), e fu esteso a monete di altri stati italiani, ...
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Sebbene non sia possibile stabilire con certezza l’esatta incidenza dei prestiti stranieri sull’italiano, non c’è dubbio che essi rappresentano una componente rilevante del nostro lessico. Nel vasto lemmario [...] lo più di àmbito botanico e zoologico) derivanti per lo più da nomi di studiosi (o di altre personalità oggetto di dedica) di dominarle terrorizzando e rifiutano qualunque genere di coltura. Ne è una prova il fatto che pur dichiarandosi spartachisti, ...
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ne
né cong. [lat. nĕc]. – Congiunzione negativa corrispondente a e non. Può essere usata per la coordinazione di due o più proposizioni negative: non me l’ha mai detto né scritto; ha raccomandato di non fiatare né muoversi per nessuna ragione;...
ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
Istorija Asi Kljačinoj, kotoraja ljubila, da ne vyšla zamuž
Paolo Vecchi
(URSS 1966, 1988, Storia di Asja Kljacina che amò senza sposarsi, bianco e nero, 97m); regia: Andrej Michalkov Končalovskij; produzione: Goskino II; sceneggiatura: Jurij...
NE O NE?
Si tratta di due ➔omonimi, che nella lingua scritta vengono distinti tramite l’uso dell’accento.
• Senza accento grafico, ne (dal latino inde) ha due funzioni grammaticali:
– come avverbio di ➔luogo, esprime allontanamento da un luogo...