sementa /se'menta/ s. f. [der. di sementare; nel sign. 2, è var. di semente]. - 1. (agr.) [operazione di seminare: il tempo della s.] ≈ [→ SEMINA]. 2. (agr.) [con valore collettivo, quantità di ovuli fecondati [...] che viene affidata alla terra perché se ne sviluppi una nuova pianta: Il campo è bianco, nera la s. (G. Pascoli)] ≈ [→ SEME (2)]. 3. (fig., lett.) [principio da cui qualcosa deve o può nascere, svilupparsi e sim.: Quinci comprender puoi ch'esser ...
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armonia /armo'nia/ s. f. [dal lat. harmonĭa, gr. harmonía, affine a harmózō "comporre, accordare"]. - 1. a. (mus.) [concordanza di voci o di strumenti: a. di violini] ≈ accordo, consonanza. ↔ cacofonia, [...] . più generale, ma sempre connesso con la musica, in senso proprio o fig., è quello che vede a. come sinon. di eufonia, musicalità: néda te, dolce amico, udrò più il verso / e la mesta a. che lo governa (U. Foscolo).
Metafore - In parte per metafora ...
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attaccare [prob. tratto da staccare, con mutamento di pref.] (io attacco, tu attacchi, ecc.). - ■ v. tr. 1. (con la prep. a del secondo arg.) a. [unire una cosa a un'altra per mezzo di colla e sim.] ≈ [...] ciò che venga sorretto da un gancio (una da vero (F. Tozzi). Imporsi è forse ancora più intenso di a. e di affermarsi, implicando un certo grado di violenza, anche se fig.: la politica del nuovo direttore si è imposta facilmente. Prendere piede è infine ...
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ciborio /tʃi'bɔrjo/ s. m. [dal lat. ciborium, gr. kibṓrion "ricettacolo fruttifero della fava egiziana", quindi coppa che ne ricordava la forma]. - 1. (archit.) [edicola o nicchia con una copertura sostenuta [...] da quattro colonne] ≈ tabernacolo. 2. (eccles.) [arredo sacro del rito cattolico] ≈ tabernacolo. ‖ pisside. ...
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senso /'sɛnso/ s. m. [lat. sensus -us, der. di sentire "percepire"]. - 1. (fisiol.) [ciascuna delle distinte funzioni per cui l'organismo vivente raccoglie gli stimoli interni e esterni e li trasmette [...] Perifr. prep: ai sensi di [nel linguaggio burocr. e giur., nel modo disposto da un codice, una legge e sim.: ai s. dell'art. 97] ≈ conformemente a , irrazionale, sconnesso, (fam.) senza capo né coda. ↑ assurdo, dissennato, sconsiderato. ↔ ...
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serafico /se'rafiko/ agg. [dal lat. mediev. seraphĭcus, der. di Serăphīm "Serafino"] (pl. m. -ci). - 1. [proprio di un serafino]. 2. (estens.) a. [simile a un serafino: avere un aspetto s.] ≈ angelico, [...] , satanico. b. (eccles.) [proprio dell'ordine religioso fondato da s. Francesco: s. famiglia; collegio s.; padre s.] . (fig.) [che esprime serena imperturbabilità e sim., anche iron.: se ne stava lì con una faccia s. a sentire le loro ingiurie] ≈ ...
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vertigine /ver'tidʒine/ s. f. [dal lat. vertigo -gĭnis "capogiro", der. di vertĕre "volgere"]. - 1. a. (med.) [disturbo consistente nella penosa sensazione di spostamento del corpo rispetto all'ambiente [...] o dell'ambiente rispetto al corpo] ≈ Ⓖ capogiro. b. (estens.) [la sensazione di giramento di testa che ne deriva] ≈ capogiro. 2. (fig.) [stato psicosomatico caratterizzato dalla parziale perdita della padronanza di sé: una velocità così elevata che ...
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franco² [da franco¹, propr. "uomo libero del popolo dei Franchi"] (pl. m. -chi). - ■ agg. 1. (ant., lett.) a. [che ha molto coraggio] ≈ ardimentoso, audace, coraggioso, impavido, intrepido. ↔ pauroso, [...] la coscienza f.] ≈ pulito, sicuro. ↔ sporco. b. [libero da impaccio: andatura f.] ≈ disinvolto, spedito. ↔ goffo, impacciato. c. ti dirò f. che ne penso] ≈ e ↔ [→ FRANCAMENTE (1)]. □ farla franca [uscire senza danno o pena da qualche rischio] ≈ (fam ...
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mangiare² (dial. magnare, ant. manucare) v. tr. [dal fr. ant. mangier, lat. manducare "mangiare"] (io màngio, ecc.). - 1. a. [dell'uomo e degli animali, immettere nell'organismo alimenti solidi e semisolidi, [...] fam.) sbafare, [con uso assol.] (fam.) scroccare; fam., roba da mangiare ≈ alimento, cibaria, cibo, pietanza, vivanda. d. [riferito . in espressioni negative, anche con la prep. di: di latino ne mangia poco] ≈ intendersi, masticare (ø). 4. (fig.) [ ...
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premessa /pre'mes:a/ s. f. [dal lat. mediev. praemissa (sententia) "(proposizione) messa avanti", part. pass. femm. di praemittĕre "premettere"]. - 1. a. [ogni enunciato che viene ammesso in partenza e [...] da cui si traggono le conclusioni] ≈ base, presupposto. b. (filos.) [nella logica del sillogismo, ciascuno dei due giudizi che vengono premessi o presupposti per dedurre la conclusione] ≈ protasi. ↔ conclusione. 2. (estens.) a. [evento che ne lascia ...
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Istorija Asi Kljačinoj, kotoraja ljubila, da ne vyšla zamuž
Paolo Vecchi
(URSS 1966, 1988, Storia di Asja Kljacina che amò senza sposarsi, bianco e nero, 97m); regia: Andrej Michalkov Končalovskij; produzione: Goskino II; sceneggiatura: Jurij...
NE O NE?
Si tratta di due ➔omonimi, che nella lingua scritta vengono distinti tramite l’uso dell’accento.
• Senza accento grafico, ne (dal latino inde) ha due funzioni grammaticali:
– come avverbio di ➔luogo, esprime allontanamento da un luogo...