LINGUISTICA
Elemento, di derivazione o determinazione morfologica, costituito da uno o più fonemi o sillabe, che è inserito nell’interno di una parola, per lo più nell’interno della radice stessa: per [...] ritocco, della leggerezza, che ne agevola il trasporto e la manovra, dell’elasticità che ne consente l’adattamento senza comunemente porte), anch’essi sono generalmente costituiti da un telaio fisso e da uno o più battenti apribili. Il telaio può ...
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Scienziato e scrittore (Arezzo 1626 - Pisa 1698). Fu tra i primi ad applicare il metodo sperimentale alle scienze naturali; dimostrò la falsità della generazione spontanea negli Insetti (1668) e fu inoltre [...] ). Lettore «della lingua toscana nello studio fiorentino», ne indagò le etimologie. Raccolse una preziosa biblioteca, ora fece conoscere le canzoni per l'assedio di Vienna di V. Da Filicaia. Ascritto all'Accademia di camera di Cristina di Svezia, fu ...
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Giurista, filosofo, teologo e filologo olandese (Delft 1583 - Rostock 1645). Considerato il fondatore del diritto naturale, o giusnaturalismo, moderno, nella sua opera principale De iure belli ac pacis [...] di un sistema di norme giuridiche, una trama razionale che ne costituisce l'essenza e che sorregge le altre componenti non belli ac pacis. Fu poi ad Amburgo e a Stoccolma, chiamatovi da Gustavo Adolfo che lo nominò (1634) suo ambasciatore a Parigi. ...
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Decima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta l’occlusiva velare sorda (il suono proprio di c in casa, fuoco, acuto).
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio portava il nome di kap e con la forma
rappresentava [...] dell’alfabeto latino, e a maggior ragione negli alfabeti derivati da quello greco, la lettera k si è conservata.
Astronomia
cellule che contengono k, ma sono letali per le cellule che ne sono prive.
K indica un gene dominante di Paramecium aurelia; ...
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Editoria
Ciascuna delle annotazioni apposte dall’autore o editore di un testo per fare un’osservazione, dare una notizia, chiarire un passo: n. dell’autore (N.d.A.), quando è l’autore che interviene a [...] e la posizione.
Accanto al sistema delle n. tironianae, se ne svolse già in epoca antica uno più semplice, basato sul principio della rappresentazione sillabica, in cui ogni sillaba era espressa da una n.: bastava un numero assai minore di segni per ...
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Letterato (Vicenza 1478 - Roma 1550). Il nome di T. è noto soprattutto per la Sofonisba (1514-15, pubbl. 1524), prima tragedia 'regolare', cioè composta secondo le regole di Aristotele, e per il Castellano [...] il 1515, stampata nel 1524, rappr. nel 1556). Di qui anche L'Italia liberata da' Gothi (1547-48), poema in 27 libri, sulla guerra tra Goti e Bizantini: fonte ne è Procopio, guida la Poetica di Aristotele, modello Omero. Anche la commedia I Simillimi ...
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Letterato (Asciano, Siena, forse 1492 - Roma 1556). Autore di opere di critica, di storia e di filologia - alcune delle quali perdute - e anche di liriche, tra le quali non privi di valore i suoi sonetti [...] riformato l'ortografia italiana nel dialogo Il Polito (1525); ne Il Cesano (1555) sostenne la tesi della toscanità della saggi di versificazione composti secondo quei precetti da lui stesso e da numerosi seguaci. Talune intuizioni contenute negli ...
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(finland. Karjala) Regione geografica dell’Europa settentrionale che abbraccia la parte orientale della Fennoscandia: è limitata a NE dal Mar Bianco, a O dalla principale serie di rilievi morenici finlandesi [...] ′. Si distinguono 3 varietà: una settentrionale, a N dei laghi Ladoga e Onega, una di Olonec, considerato da alcuni glottologi un idioma a sé, a NE del lago Ladoga, e una meridionale, nella regione di Tver′.
Politicamente la C. forma la Repubblica ...
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Centro in prov. di Rieti, nel comune di Fara in Sabina, famoso per l’abbazia fondata nel 680 da Tomaso di Moriana, protetta dai Longobardi e quindi dai Franchi. Il periodo di splendore avuto sotto i Carolingi, [...] dal ritrovamento di una scodella con una croce centrale affiancata da due cantari; di epoca successiva i resti di un subì ampi rimaneggiamenti (11° sec., 14°-16° sec.) che ne modificarono l’orientamento e l’aspetto.
Nel suo scriptorium si adoperò ...
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Glottologo italiano (Roma 1923 - ivi 2008). La vastità dei suoi interessi, espressa da numerose ricerche di semitistica, germanistica, romanistica (di grande rilievo i suoi lavori di linguistica ladina), [...] ne fa uno degli studiosi più rappresentativi e completi della linguistica storica contemporanea. Tra le sue opere: Introduzione alla fonologia (1952); Il linguaggio nella filosofia di Aristotele (1975); Linguaggio, comunicazione, informazione, ...
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ne
né cong. [lat. nĕc]. – Congiunzione negativa corrispondente a e non. Può essere usata per la coordinazione di due o più proposizioni negative: non me l’ha mai detto né scritto; ha raccomandato di non fiatare né muoversi per nessuna ragione;...
ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...