(o Sardica) Antica città romana, sul luogo dell’odierna Sofia. In origine villaggio trace, fu occupata nel 29 a.C. da M. Licinio Crasso ed elevata da Traiano (2° sec.) al rango di colonia, sviluppandosi [...] col nome Ulpia Serdica come centro fortificato e mercato. Con Aureliano divenne capitale della provincia Dacia Mediterranea. Concilio di S. Convocato nel 343 o 344 dagli imperatori Costante I e Costanzo II, vi parteciparono 180 vescovi di cui molti ...
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Archeologo romeno, naturalizzato italiano (1955), nato a Toporu nei pressi di Giurgiu il 25 marzo 1913. Fu allievo di G. De Sanctis, con il quale si laureò nel 1945 presentando una tesi sulle fonti geografiche [...] relative alla Dacia. Nel 1935 aveva iniziato l'attività di archeologo scavando a Istro, colonia greca sul Mar Nero (Romania), e conducendo ricognizioni nel territorio della Scizia minore. Nel 1939, come inviato dell'Accademia di Romania, si trasferì ...
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Vedi POTAISSA dell'anno: 1965 - 1973
POTAISSA (v. vol. vi, p. 410 s.)
L. Teposu
Per l'impossibilità di scavi sistematici di lunga durata - la città moderna di Turda sorgendo proprio sul sito dell'antica [...] in luce è relativamente poco numeroso. Esso è tuttavia del più alto interesse per la vita culturale di P. e, in generale, della Dacia carpatica e si può distribuire tra la seconda metà del II sec. d. C. e la prima metà del III - cioè nel periodo ...
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Storico, filosofo ed economista (Iaşi 1847 - Bucarest 1920). Dopo studî in Germania con T. Mommsen, L. von Ranke, E. Curtius, insegnò storia dei Romeni, a partire dal 1883, nell'univ. di Iaşi. È autore [...] 8 voll. a partire dal 1888; ridotta in 2 voll., fu tradotta in francese, col titolo Histoire des Roumains de la Dacie trajane depuis les origines jusqu'à l'union des principautés en 1859 (1896). Scrisse anche Studii economice (1879), Les Roumains au ...
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GETO-DACICA, Civiltà (v. vol. III, p. 856)
L. Bianchi
Geti e Daci erano popolazioni traciche che parlavano la stessa lingua, per cui le fonti li hanno spesso confusi. In base alle indicazioni di Strabone [...] 1974, pp. 49-58; M. Babeş, Problèmes de la chronologie de la culture gèto-dace à la lumière des fouilles de Cîrlomăneşti, in Dacia, n.s., XIX, 1975, pp. 125-139; M. Petrescu-Dîmboviţa, M. Dinu, Le trésor de Bdiceni (dep. de Jassy), ibid., pp. 105-123 ...
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(Bălgarija; A. T., 16 bis, 81).
Sommario. - Geografia: Il nome, i confini (p. 66); Storia della conoscenza del paese (p. 66); Geologia (p. 66); Morfologia (p. 67); Clima (p. 69); Acque continentali (p. [...] tra Cernavoda e Costanza. La defezione di Isperih, che si era accordato con gli Slavi della Slesia e della Dacia, spinse l'imperatore, subito dopo la liberazione della capitale bizantina dal pericolo arabo, a intraprendere una spedizione contro la ...
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KOSTOL (Pontes)
M. GrbiÎc
Località della Jugoslavia nord-orientale, prossima all'attuale frontiera con la Romania e con la Bulgaria, sul Danubio, nota per alcuni importanti ritrovamenti romani.
Da K. [...] si andava a Drubetas (Turnu Severin) attraversando il ponte sul Danubio, costruito da Traiano durante la conquista della Dacia. Ancora cento anni fa 16 pilastri sporgevano dal Danubio, ma in seguito - per facilitare la navigazione - furono distrutti. ...
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Xenopol, Alexandru
Storico, filosofo ed economista romeno (Iaşi 1847 - Bucarest 1920). Dopo gli studi in Germania con T. Mommsen, L. von Ranke, E. Curtius, insegnò storia dei Romeni, a partire dal 1883, [...] 8 voll. a partire dal 1888; ridotta in 2 voll., fu tradotta in francese, con il titolo Histoire des Roumains de la Dacie trajane depuis les origines jusqu’à l’union des principautés en 1859 (1896). Scrisse anche Studii economice (1879), Les Roumains ...
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GETO-DACICA, civiltà
R. Vulpe
Sull'attuale territorio della Romania e su una notevole parte dei paesi vicini, cioè su tutta l'area carpato-danubiana che va dai Balcani fino in Galizia e dal Ponto Eusino [...] d'histoire, 1955, pp. 121-137; R. Vulpe, La civilisation dace et ses problèmes à la lumière des dernières fouilles à Poiana en Basse Moldavie, in Dacia, n. s., I, 1957, pp. 143-164; D. Berciu, À popos de la civilisation Latène chez les Geto-Daces, in ...
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(lat. L. Domitius Aurelianus). - Imperatore romano (214 o 215 - 275 d.C.). Proclamato imperatore, A. si dedicò con ammirevole energia e capacità a restituire ordine e sicurezza alla compagine imperiale, [...] nome.
Vita e attività
Imperatore romano dal 270 al 275 d. C. Nacque da umile famiglia nel 214 o nel 215 nella Dacia, o secondo altri a Sirmio. Asceso ad alti gradi nell'esercito, alla morte di Claudio II (270) fu proclamato imperatore dalle legioni ...
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dacia
dàcia s. f. [adattam. del russo dača, da un’ant. voce slava connessa col verbo dati «dare»; propr. «concessione», da cui il sign. attuale (cfr. anche ucraino dača «tributo, villa, villeggiatura», e slov. dača «tassa, tributo, imposizione»)]...
dacite
s. f. [dal nome della Dacia, antica provincia romana (v. daco1)]. – Roccia effusiva paleovulcanica appartenente ai porfidi quarziferi, nella quale, tra i componenti feldspatici, predomina il plagioclasio.