Filosofia
Alfonso Maierù
Nella cronaca attribuita a Niccolò Jamsilla, Federico II è presentato come studioso di filosofia e promotore degli studi filosofici: "giacché era studioso di filosofia, ch'egli [...] -P. Mazzantini, Il canto di Manfredi e il Liber de pomo sive de morte Aristotilis, Torino 1964, pp. 37-39.
Boezio di Dacia, Modi significandi sive quaestiones super Priscianum maiorem, a cura di J. Pingborg-H. Roos, in Id., Opera, I, Hauniae 1969.
R ...
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Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] e dove, insieme a Sigieri di Brabante, insegnò l’averroista svedese Boezio di Dacia. Qui studiò, sotto la guida di s. Tommaso d’Aquino, Pietro di Dacia, autore di una Vita benedictae virginis Christi Christinae dedicata a un’umile beghina renana ...
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Elena
De stercore ad regnum
Franca Ela Consolino
Solo ad alcuni personaggi storici tocca di acquisire in morte una fisionomia più ricca e complessa di quella testimoniata dai contemporanei. Flavia Iulia [...] D’altra parte è all’Illirico che riporta la nascita di Costantino, avvenuta non in Bitinia, ma a Naisso (Niš), nella Dacia Mediterranea. L’assenza, che è quasi totale nelle fonti greche e totale in quelle latine, di indicazioni sulla città natale di ...
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Diritto
La provincia è l’ente territoriale intermedio tra Comune e Regione. Ai sensi dell’art. 114 Cost. le Province - così come i Comuni, le Città metropolitane e le Regioni – sono “enti autonomi con [...] , Norico, Pannonia, Mesia). Da Claudio furono create le nuove province della Britannia e della Licia-Panfilia, da Traiano la Dacia. Cappadocia (17 d.C.), Mauretania (40), Tracia (46) furono trasformate da regni clienti in province.
Il processo di ...
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ESTE, Alberto d'
Nadia Covini
Figlio legittimato del marchese Niccolò (III), signore di Ferrara e di Modena, e di Filippa della Tavola, visse prevalentemente a Ferrara, alla corte dei fratellastri Lionello, [...] estensi. Il motivo ufficiale del provvedimento - il rifiuto opposto dall'E. di recarsi a Modena per ricevere il re di Dacia - era indubbiamente di una certa gravità, perché, come Ercole scrisse al marchese di Mantova, un signore privo dell'obbedienza ...
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Tematiche delle emigrazioni
Matteo Sanfilippo
Le emigrazioni internazionali hanno una storia lunga, che conosce un’improvvisa accelerazione durante l’Ottocento a causa della congiuntura socio-economica [...] si disperdono in numerose aree di quel vasto impero e in particolare in Gallia, Spagna, Africa del Nord e Dacia. Allo stesso tempo la precoce globalizzazione del mondo romano esalta un ulteriore tipo di migrazione, quella forzata degli schiavi ...
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PERNICE, Angelo
Giuseppe De Santis
PERNICE, Angelo. – Nacque a Catania il 21 novembre del 1873 da Francesco e Carmela Guerrera; sposò Laura Calosi, senza avere figli.
Compì gli studi nella sua città [...] Le Due tribolazioni dell'ordine francescano La questione della Povertà, in Archivio storico italiano, XLVII (1911), pp. 424-427; La Dacia e Roma (Le origini del popolo romeno), in l'Europa orientale, III (1923), n. 1, pp. 1-13; Curtea de ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Goti
Volker Bierbrauer
I goti
La storia e la cultura dei Goti ebbero un notevole impatto su gran parte dell’Europa [...] insediò per periodi sufficientemente lunghi, fatta eccezione per i nove anni di stanziamento continuativo nel Nord delle diocesi di Dacia e Tracia (Bulgaria settentrionale) in seguito al foedus del 382; per il resto questa fase non fu caratterizzata ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Germani
Horst Wolfang Böhme
I germani
L’etnonimo Germani è riferito a diverse popolazioni e tribù dell’Europa [...] sud-est; nel 238 invasero la Mesia, sconfiggendo i Romani capeggiati da Decio. In seguito i Visigoti conquistarono la Dacia. Nello stesso periodo i Gepidi partivano dalla Vistola e, attraversati i Carpazi, dopo il 275 si impossessavano dell’area ...
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Le riforme amministrative di Costantino
Hartwin Brandt
Costantino il Grande non è solo l’imperatore della svolta cristiana, ma anche l’originario promotore di riforme innovative in ambito monetario [...] ’altro assegnò la Macedonia, la Tessaglia, Creta, l’Ellade e le isole circostanti, e i due Epiri; inoltre, l’Illiria, la Dacia, il territorio dei Triballi, la Pannonia sino alla Valeria, e in più la Mesia superiore; al terzo diede tutta l’Italia, la ...
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dacia
dàcia s. f. [adattam. del russo dača, da un’ant. voce slava connessa col verbo dati «dare»; propr. «concessione», da cui il sign. attuale (cfr. anche ucraino dača «tributo, villa, villeggiatura», e slov. dača «tassa, tributo, imposizione»)]...
dacite
s. f. [dal nome della Dacia, antica provincia romana (v. daco1)]. – Roccia effusiva paleovulcanica appartenente ai porfidi quarziferi, nella quale, tra i componenti feldspatici, predomina il plagioclasio.