Scultore, nato a Castelfrentano il 17 maggio 1938; vive e lavora a Roma. Iniziò la propria attività come ceramista tra il 1955 e il 1959, dopo essersi formato nello studio di Leoncillo a Roma. Le sue prime [...] ricerche datano a partire dal 1962, a contatto con la galleria La Tartaruga, importante centro del cosiddetto neo-dadaismo romano, dove nel 1964 presentò la sua prima personale. Nel 1960 ottiene a Roma il Premio per la giovane scultura, e nel 1966 è ...
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Tendenza affermatasi negli anni 1950, secondo la quale la materia di cui è costituita l’opera d’arte riveste un ruolo fondamentale e non distinguibile dall’immagine, in quanto essa stessa immagine, ovvero [...] m., artisti dell’informale o del neodadaismo, sebbene sia possibile individuare precedenti già nell’ambito del surrealismo, del dadaismo e del futurismo. In diversi artisti e correnti è evidenziabile un interesse basato sul valore intrinseco della ...
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Fotografo e regista cinematografico statunitense di origine ungherese (New York 1928 - Parigi 2022). Dopo avere studiato sociologia, ha lavorato come illustratore; trasferitosi a Parigi (1948), si è dedicato [...] ha pubblicato un lavoro su New York (1956; nuova ed. 1995) che lo ha rivelato come fotografo. Le sue composizioni, ispirate al dadaismo, preludono anche alla pop art. Ha lavorato per Vogue (1955-65) e nel 1957 ha ricevuto il Prix Nadar. Ha pubblicato ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] , che negli anni tra la prima e la seconda guerra mondiale si svolge lungo due direttrici: una che è propria del Dadaismo, dalla forte connotazione ideologica, di negazione di tutta l'a. anche d'avanguardia e dei seppur nuovi sistemi di segni, e ...
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(ceco poetismus) Movimento letterario e artistico fiorito a Praga tra il 1924 e il 1930. Preceduto nel 1922 dalla fondazione del gruppo Devětsil («Il farfaraccio»), il p. raccolse intorno al teorico K. [...] li sosteneva, i poetisti accolsero gli influssi delle avanguardie europee (il futurismo italiano e il cubofuturismo russo, il dadaismo e la poesia di G. Apollinaire e B. Cendrars, il costruttivismo russo e il Bauhaus), riscoprirono arti considerate ...
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ROTELLA, Mimmo
Laura Malvano
Pittore, nato a Catanzaro il 18 ottobre 1918. Inizia la sua attività pittorica a Roma, dove nel 1951 espone per la prima volta. Dopo un soggiorno alla Kansas City University, [...] principali manifestazioni internazionali, specialmente nell'ambito delle rassegne dedicate al "nuovo realismo". Nel 1966 è presente alla Mostra del Dadaismo a Milano.
I suoi legami col Nuoveau Réalisme a Parigi datano dal 1960, ma è già nel 1953 che ...
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Pittore americano, nato a Philadelphia il 7 dicembre 1894, morto a New York il 24 giugno 1964. Fin da giovanissimo conobbe molti artisti (E. Stumm, G. Luks, R. Henri, J. Sloan) che collaboravano al periodico [...] linguaggio che, se pure fondato sulle espressioni dell'avanguardia europea, dal fauvismo al cubismo, al futurismo, al dadaismo, innestandosi in un mondo di immagini e di ritmi tipicamente americani, risulta altamente originale ed espressivo.
Con la ...
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Eggeling, Viking
Alessandro Cappabianca
Pittore e regista cinematografico svedese, di origine tedesca, nato a Lund il 21 ottobre 1880 e morto a Berlino il 19 maggio 1925. Il suo Diagonal Symphonie [...] Arp) e a Zurigo, città nella quale era in pieno sviluppo il movimento Dada, fondato dal poeta T. Tzara (v. dadaismo). Nelle sue esperienze pittoriche, inizialmente influenzate dal primitivismo di H. Rousseau e dal colore strutturato, precubista, di P ...
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Pittore e scrittore (Parigi 1879 - ivi 1953), di padre cubano e di madre francese. Tra le personalità più significative e sconcertanti della prima avanguardia, iniziò a dipingere alla maniera impressionista, [...] acquerelli e disegni) iniziò la fase ispirata alle macchine. Dal 1919 con T. Tzara a Parigi fu tra gli animatori del dadaismo. Dopo il 1925 eseguì le serie dei mostri, delle spagnole e delle trasparenze, in cui inserì elementi figurativi. Dopo avere ...
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Richter, Hans
Bruno Di Marino
Pittore, regista, storico e teorico tedesco del cinema sperimentale, nato a Berlino il 6 aprile 1888 e morto a Muralto (Locarno) il 1° febbraio 1976. Tra i massimi esponenti [...] a una ferita. Dopo aver attraversato in pittura una fase espressionista e una cubista, R. nel 1916 approdò al Dadaismo, frequentando il Cabaret Voltaire di Zurigo dove conobbe il pittore svedese Viking Eggeling. Stabilitisi a Klein-Koelzig, i due ...
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dadaismo
s. m. [dal fr. dadaïsme, der. di dada (v.)]. – Movimento artistico e letterario, sorto a Zurigo nel 1916 e affermatosi in Germania e in Francia dopo la prima guerra mondiale, che metteva in discussione i fondamenti tradizionali dell’arte...
neodadaismo
(o neodada ‹-à›) s. m. [comp. di neo- e dadaismo (o, rispettivam., il fr. dada), sull’esempio dell’ingl. new dadaism e new dada]. – Movimento artistico d’avanguardia diffusosi negli Stati Uniti e in Europa intorno alla fine degli...